Punta Cornour
Punta Cornour | |
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La montagna vista da sud, dalla località Rucas. | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 2 867 m s.l.m. |
Prominenza | 418 m |
Isolamento | 5,6 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°51′01.11″N 7°05′34.87″E / 44.850307°N 7.093019°E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Monginevro |
Supergruppo | Catena Bucie-Grand Queyron-Orsiera |
Gruppo | Gruppo Bucie-Cornour |
Sottogruppo | Costiera Cornour-Cialancia |
Codice | I/A-4.II.A.1.b |
La Punta Cornour, detta anche Punta Cournour[1], è una montagna delle Alpi Cozie alta 2.867 m, situata lungo lo spartiacque tra la val Germanasca e la val Pellice.
Dalla parte della val Germanasca domina l'Altipiano dei 13 Laghi.
Caratteristiche
È un evidente picco dello spartiacque principale tra le valli Germanasca e Pellice, ben visibile anche dalla pianura. La cresta principale si sviluppa da SO a NE; dalla vetta dirama inoltre una cresta secondaria diretta verso S. La vetta si trova sul confine di tre territori comunali: Prali in Val Germanasca, Bobbio Pellice e Villar Pellice in Val Pellice[2]. Il versante S-E, in comune di Villar Pellice, è costituito da pareti rocciose piuttosto scoscese, mentre gli altri versanti sono costituiti da pendii detritici più o meno inclinati.
Dal punto di vista geologico, la montagna appartiene alla serie del massiccio Dora-Maira, ed è costituita da gneiss minuti e micascisti, con lenti di gneiss occhiadini e scisti grafitici, risalente al periodo pre-Triassico[3].
Non sono noti i primi salitori; presumibilmente, la montagna era già salita regolarmente in tempi antichi dai cacciatori.
Sulla vetta della montagna su un pilastrino in ferro a sezione triangolare è collocato il punto geodetico della rete primaria IGM denominato 067905 Punta Cornour [4].
Ascensione alla vetta
Via normale
La via normale si sviluppa lungo la cresta NE.
L'itinerario di accesso parte dalla frazione Ghigo di Prali, presso la stazione della Seggiovia dei 13 Laghi; da qui si risale per sentiero verso il Vallone dei 13 Laghi. Quivi giunti, si prosegue seguendo le indicazioni per la Punta Cialancia; in corrispondenza del bivio per il Lago Rametta, si piega a destra su mulattiera verso il Lago Nero; a questo punto, una traccia di sentiero conduce in cresta. Si segue la traccia verso SO, passando in parte in cresta, in parte poco sotto, e si raggiunge la vetta[5]. È possibile utilizzare la seggiovia nel primo tratto per abbreviare il percorso[5].
Note
- ^ La prima denominazione è riportata sia sulla cartografia escursionistica dell'Istituto Geografico centrale, che sulle tavolette 1:25.000 dell'IGM. La seconda compare ad esempio nell'edizione del 1911 dell'Enciclopedia Britannica (On Line - sito 1)(On line - sito 2)
- ^ Cartografia IGM 1:25.000 on line
- ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 67 - Pinerolo
- ^ cfr: Scheda informativa del punto geodetico, su 87.30.244.175. URL consultato il 14-03-2011.
- ^ a b gulliver.it - scheda della via normale
Altri progetti
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