Publio Sulpicio Galba Massimo
Publio Sulpicio Galba Massimo | |
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Console della Repubblica romana
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Nome originale | Publius Sulpicius Galba Maximus |
Gens | Sulpicia |
Consolato | 211 a.C.[1] 200 a.C. |
Proconsolato | nel 210 a.C. in Macedonia[2][3] prorogato anche nel 209 a.C.[4] |
Publio Sulpicio Galba Massimo[5] (latino: Publius Sulpicius Galba Maximus) (floruit 211 a.C.-200 a.C.; ... – ...) è stato un politico romano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Fu console nel 211 a.C. insieme a Gneo Fulvio Centumalo Massimo.[1] Sulpicio Galba, insieme all'altro console, Fulvio Centumalo, una volta assunta la carica alle idi di marzo, convocarono il senato in Campidoglio per consultarlo sugli affari politici, sulla condotta della guerra e riguardo alle problematiche di province ed eserciti.[6] Ai consoli venne poi prescritto di reclutare rinforzi, ove fosse necessario.[7]
Entrambi i consoli di quell'anno ottennero l'Apulia come provincia, con lo scopo di controllare Annibale e le mosse dell'esercito cartaginese. Visto che la guerra iniziava a volgere a favore dei Romani, il Senato decise di lasciare in Apulia un solo console, mentre a Sulpicio Galba venne affidata la provincia della Macedonia, dove sarebbe subentrato a Marco Valerio Levino come proconsole (fine del 211 a.C.).[2] A Galba venne ordinato di congedare l'intero esercito di terra a parte la flotta.[3]
A Publio Sulpicio fu prorogato il comando di un altro anno (per il 209 a.C.) con la stessa legione e la stessa flotta con le quali aveva controllato la Macedonia.[4]
Nel 200 a.C., eletto console per la seconda volta ed ottenuta la Macedonia come provincia, condusse con grande vigore ed abilità la guerra contro la Lega achea espugnando Egina, Dime e Oreo nell'Eubea e contro Filippo V di Macedonia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), VII e VIII. Versione in inglese qui.
- (LA) Cicerone, Brutus.
- (LA) Cornelio Nepote, De viris illustribus.
- (LA) Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, III.
- (LA) Orosio, Historiarum adversos paganos libri VII.
- (GRC) Plutarco, Vite Parallele: Marcello.
- (GRC) Polibio, Storie (Ἰστορίαι), VIII. Versioni in inglese disponibili qui e qui.
- (GRC) Strabone, Geografia, V. Versione in inglese disponibile qui.
- (LA) Tito Livio, Ab Urbe condita libri.
- (LA) Tito Livio, Periochae.
- (LA) Valerio Massimo, Factorum et dictorum memorabilium libri IX.
- Fonti storiografiche moderne
- Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Bologna, Patron, 1997, ISBN 978-88-555-2419-3.
- André Piganiol, Le conquiste dei romani, Milano, Il Saggiatore, 1989.
- Howard H.Scullard, Storia del mondo romano. Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine, vol.I, Milano, BUR, 1992, ISBN 9788817119030.