Vai al contenuto

Pepperoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pepperoni
Origini
Luogo d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Dettagli
Categoriasalume
Settorecarni (e frattaglie) fresche e loro preparazione
Ingredienti principalicarne e grasso di maiale o manzo, sale, spezie

Il pepperoni, abbreviazione di pepperoni sausage, anche detto peperoni, è una varietà di salame originario degli Stati Uniti. Si tratta di un insaccato fatto con carne di maiale e/o di manzo di consistenza soffice, leggermente piccante e affumicato, a grana fine e generalmente di colore rosso vivo.[1][2]

Il nome del salume deriva dalla parola inglese che indica il peperoncino, ovvero pepper, essendo la spezia principale usata per prepararlo.[1]

Il pepperoni venne creato tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del secolo seguente da immigrati italoamericani, basandosi su insaccati piccanti simili prodotti nell'Italia meridionale, come la soppressata. Iniziò poi a diffondersi nei primi decenni del Novecento. Azienda pionieristica nella produzione in massa del pepperoni fu la Armour and Company di Chicago.[1][2]

Negli anni Cinquanta il dipartimento dell'agricoltura statunitense emise uno standard di identità per il pepperoni.[1]

Il pepperoni gode di grande successo in tutto il Nordamerica e nel Regno Unito e viene spesso consumato con altri prodotti. La sua produzione annuale, pari a 113 milioni di kg, supera la somma di tutti i volumi di salame prodotti in Italia e la pizza che lo contiene è oggi la più consumata negli Stati Uniti.[1][2]

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'adattamento italiano di molti film e serie televisive, pepperoni è stato tradotto erroneamente come peperoni, nonostante varie volte fosse chiaramente visibile su schermo che fosse salame, unitamente al fatto che la pizza con i peperoni non è mai stata particolarmente famosa e consumata rispetto a molte altre. Questo errore di adattamento non è mai stato corretto nel tempo.[2]

  1. ^ a b c d e (EN) Andrew F. Smith, "Pepperoni", in The Oxford Companion to American Food and Drink, Oxford University Press, USA, 2007.
  2. ^ a b c d Gaia Masiero, "Pepperoni", l'inspiegabile traduzione Usa, su La cucina italiana, 13 ottobre 2017. URL consultato il 5 dicembre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]