Pentziinae

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Pentziinae
Immagine di Pentziinae mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Pentziinae
Oberprieler & Himmelreich, 2007
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Pentziinae Oberprieler & Himmelreich, 2007 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae).

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere più importante Pentzia Thunb., 1800 il cui nome a sua volta è stato dato in ricordo del collezionista di piante svedese Hendrik Christian Pentz (1738-1803).[1]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici contemporanei Christoph Oberprieler (1964-) e Sven Himmelreich nella pubblicazione "Willdenowia. Mitteilungen aus dem Botanischen Garten und Museum Berlin-Dahlem. Berlin-Dahlem - 37(1): 99 (-100). 2007" del 2007.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo sono perlopiù arbustive (Cymbopappus, Marasmodes e Pentzia) o annuali (Foveolina, Myxopappus, Oncosiphon e Rennera) con indumento lanoso o formato da peli basefissi.[3][4][5][6]

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno (raramente opposto in Pentzia e Rennera); a volte sulle piante si presentano in modo "affollato". La lamina è intera (lineare) o 1-2-pennatosetta.

Le infiorescenze sono composte da capolini radiati, discoidi o disciformi sia solitari che in corimbi lassi. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro emisferico/cilindrico (raramente urceolato in Marasmodes) composto da diverse squame (o brattee) su più serie (3 – 5) disposte in modo embricato che fanno da protezione al ricettacolo piano-convesso (senza pagliette) sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni raggianti ligulati e quelli interni del disco tubulosi. Le squame al margine a volte sono scariose e colorate di bruno, in altri casi sono strette e appuntite e non scariose, mentre al centro può essere presente un canale resinoso. I fiori periferici in alcune specie possono essere assenti (Foveolina).

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori periferici sono femminili e fertili o anche sterili, mentre quelli del disco (centrali) sono ermafroditi o funzionalmente maschili. La forma è zigomorfa per quelli ligulati e actinomorfa per quelli tubulosi.

  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[7]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: il colore dei fiori è bianco, rosa o purpureo per quelli radiali; giallo per quelli del disco. La parte basale di fiori tubulosi è rigonfia in alcune specie (Oncosiphon). Inoltre la corolla di questi fiori che normalmente nella parte apicale ha 5 lobi a volte può presentarsi con un numero minore di lobi (genere Foveolina).

Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[8]

Gineceo: il gineceo ha uno stilo in genere filiforme; mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[8] Le linee stigmatiche sono marginali.[9]

Il frutto è un achenio oblungo (o obvoide) con 3 - 5 coste longitudinali. All'apice può essere presente una coroncina di 3 – 10 squame.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo sono distribuite soprattutto in Africa nell'emisfero australe con habitat da temperato a subtropicale. Nella tabella sottostante sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai vari generi della sottotribù.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[10] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[11]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Anthemideae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Anthemideae a sua volta è suddivisa in 14 sottotribù (Pentziinae è una di queste).
Inizialmente tutte le specie erano raggruppate nel genere Pentzia, in seguito studi successivi hanno smembrato il genere nell'attuale configurazione. Gli ultimi studi sulla tribù Anthemideae la descrivono in 4 parti o divisioni: (1) emisfero meridionale, (2) Africa e Asia meridionale, (3) Eurasia e (4) clade mediterraneo. La sottotribù Pentziinae è assegnata alla divisione "Africa e Asia meridionale" insieme alle sottotribù Artemisiinae e Handeliinae.[6]
Genere tipo: Pentzia Thunb. (a sua volta specie tipo Pentzia crenata Thunb.).
Numero cromosomico delle specie della sottotribù: 2n = 12, 14, 16 e 18.[5]

Composizione della sottotribù[modifica | modifica wikitesto]

La sottotribù comprende 7 generi e 49 specie.[6]

Genere N. specie Distribuzione
Cymbopappus B. Nord., 1976 3 spp. Sudafrica
Foveolina Källersjö, 1988 5 spp. Sudafrica e Namibia
Marasmodes DC., 1838 4 spp. Sudafrica
Myxopappus Källersjö, 1988 2 spp. Sudafrica e Namibia
Oncosiphon Källersjö, 1988 8 spp. Sudafrica, Namibia e Lesotho
Pentzia Thunb., 1800 23 spp. Sudafrica, Africa mediterranea, Ciad, Somalia e Yemen
Rennera Merxm., 1999 4 spp. Sudafrica, Botswana e Namibia

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della sottotribù

Da analisi filogenetiche questo gruppo risulta essere un “forte” clade (monofiletico) formato da 6 generi: Cymbopappus, Foveolina, Marasmodes, Oncosiphon, Pentzia e Rennera, mentre il genere Myxopappus per il momento ha una posizione ambigua in quanto per alcuni caratteri può essere considerato “gruppo fratello” del resto della sottotribù, ma per altre caratteristiche si trova più vicino alla sottotribù Artemisiinae. Il cladogramma a lato (estratto dallo studio citato e semplificato) costruito sull'analisi molecolare di alcune specie della sottotribù propone una possibile configurazione filogenetica di questa sottotribù dalla quale si vede chiaramente la posizione ancora non risolta del genere Myxopappus.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 14 maggio 2014.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 maggio 2014.
  3. ^ a b Oberprieler 2009, pag. 643.
  4. ^ Oberprieler 2007, pag. 99.
  5. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 355.
  6. ^ a b c Funk & Susanna, pag. 643.
  7. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  8. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  9. ^ Judd 2007, pag. 523.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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