Pellicola per negativi
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La pellicola per negativi è un tipo particolare di pellicola fotografica che memorizza le informazioni sull'immagine latente con i valori tonali invertiti rispetto al soggetto inquadrato. A seguito dello sviluppo fotografico, l'immagine positiva (cioè avente le stesse tonalità caratteristiche dell'originale) è prodotta dalla stampa del fotogramma in camera oscura oppure, più recentemente, dalla sua scansione digitale e contestuale inversione.
Principio di funzionamento[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Pellicola negativa in bianco e nero[modifica | modifica wikitesto]
Quando si sviluppa un negativo bianco e nero si procede estraendo la pellicola dal caricatore per poi avvolgerla in un contenitore a spirale a sua volta inserito nella tank. Questa operazione va effettuata al buio completo, tipicamente nella camera oscura. Lo sviluppo della pellicola è una fase cruciale del processo fotografico. La densità e il contrasto del negativo vengono determinate, oltre che dal tipo di rivelatore usato, anche dal tempo di sviluppo, dalla temperatura dei bagni, dall'agitazione della tank. Il tempo di sviluppo viene indicato dal produttore, insieme alle correzioni da apportare in funzione della temperatura del bagno, che non deve discostarsi molto dai 20 °C.
Pellicola negativa a colori[modifica | modifica wikitesto]
Nella pellicola negativa a colori, ogni colore è rappresentato dal suo complementare.
Nell'immagine seguente è mostrato come avviene, in una pellicola negativa a colori, la sintesi dei colori (a sinistra) a partire dai tre strati ciano, magenta e giallo. Si è supposto che la sintesi sia di tipo sottrattivo (come accade nelle moderne pellicole a colori) e, per semplicità, che la pellicola sia senza maschera.
Nell'immagine seguente è mostrato come, dopo la stampa del positivo, si ottiene per sintesi sottrattiva un'immagine a colori pieni (a sinistra) a partire dai tre strati ciano, magenta e giallo.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Andreas Feininger, La nuova tecnica della fotografia, Milano, 1970. ISBN non esistente.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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