Pecci (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Pecci" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Pecci (disambigua).
Pecci
D'azzurro, al cipresso piantato su una pianura, il tutto di verde, alla fascia d'argento attraversante, accompagnata nel cantone destro del capo da una stella cometa d'oro disposta in banda e in punta da due gigli del medesimo
StatoBandiera dello Stato Pontificio Stato Pontificio
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Titoli
FondatoreSalvatore Pecci
Data di fondazioneXVI secolo
Etniasenese-carpinetano-romana
Rami cadetti
Stemma papale di Casa Pecci nella Galleria dei Candelabri all'interno dei Musei Vaticani

La Casata dei Pecci è una famiglia nobile di origine senese. Un ramo della famiglia, nel XVI secolo, si trasferì a Carpineto, presso Roma, piccolo e antico borgo abbarbicato sui monti Lepini, abitato in epoca preromana dai Volsci.

Il prestigio del Casato crebbe alla fine dell'Ottocento, quando il cardinale Vincenzo Gioacchino Pecci salì al soglio pontificio con il nome di Leone XIII (1810-1903).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Carpineto Romano nel 1878

I Pecci romani derivavano dall'omonimo antico ed influente casato di Siena. Antonio si stabilì a Carpineto acquistando il 29 agosto 1500 un Palazzo adiacente al castello De Ceccano che, dopo il 1575, passerà in proprietà dei suoi eredi. I due figli di Antonio, Pietro e Leonardo, ripartirono la famiglia in due diramazioni.

Leone XIII papa[modifica | modifica wikitesto]

Papa Leone XIII ritratto da Philip de László nel 1900

I discendenti di Pietro ricoprirono importanti funzioni nel settore militare e della medicina: nell'Ottocento si ricongiunsero con il ramo di Leonardo, di cui faceva parte il protonotario apostolico Giuseppe e Leone XIII, tramite le nozze di Michelangelo con Anna Maria, sorella del pontefice.

Domenico Lodovico Pecci

Il fratello di Giuseppe, Carlo, colonnello delle milizie carpinetane, fu il genitore di Domenico Lodovico, sposo della nobile Anna Prosperi Buzi.

Il cardinale Giuseppe fotografato nel 1887

La coppia ebbe sette rampolli tra cui: Vincenzo Gioacchino (il futuro Papa), Giuseppe (l'ultimo cardinal nipote), la menzionata Anna Maria e Giovanni Battista, progenitore, con la consorte Angela Salina, degli attuali Pecci e riconfermato Conte sul cognome, in virtù di un breve sottoscritto nel 1880 dal fratello, valido anche per i suoi eredi primogeniti maschi.[3]

La linea comitale di Giovanni Battista ebbe la cappella gentilizia in San Nicola di Carpineto e nelle chiese romane di Santa Maria in Costantinopoli, delle Santissime Stimmate e San Crisostomo. I Pecci risiedevano abitualmente nel palazzo di Roma e in quello rinascimentale di Carpineto, restaurato dall'architetto Augusto Bonanni.[4]

Palazzi, ville e hôtel[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Struttura Località Costruzione Appaltatore Note
Palazzo Pecci
Carpineto Romano, Lazio
XVI secolo Antonio Pecci Questo Palazzo, proprietà della famiglia Pecci dal Cinquecento, è stato la casa natale di papa Leone XIII
Palazzo Pecci
Maenza, Lazio
XIX secolo Gioacchino Pecci Oggi ospita alcuni uffici del Comune
Palazzo Pecci-Blunt
Roma, Lazio
XVI secolo Paluzzi degli Albertoni Conosciuto come Palazzo Fani Pecci Blunt o Palazzo Fani Ruspoli Pecci Blunt o palazzo Malatesta[5], è un edificio manierista che si trova a Roma, all'angolo tra piazza d'Aracoeli e via della Tribuna di Tor de' Specchi, nel rione Campitelli; accanto c'è palazzo Massimo di Rignano.
Villa Reale di Marlia
Marlia, Toscana
Il complesso architettonico, denominato reale per essere stato proprietà di Elisa Bonaparte Baciocchi, tra gli altri, fu acquistato da Anna Laetitia Pecci nel 1923
Hôtel de Pecci-Blunt
Parigi
1768 Dominique-Joseph de Cassini Si tratta di un hôtel particulier di Parigi, ora proprietà dello Stato francese

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vincenzo Giacchino Pecci (18101903) fu pontefice della Chiesa cattolica, con il nome di Leone XIII, dal 1878 alla morte.
  2. ^ Amayden, p. 92
  3. ^ Amayden, p. 93
  4. ^ I luoghi di Leone XIII, p. 15
  5. ^ InfoRoma

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., I luoghi di Leone XIII. Palazzo Pecci a Carpineto, Provincia di Roma e Comune di Carpineto Romano, Roma 1991.
  • AA. VV., Lazio, Touring Club Italiano, Milano 1981.
  • Teodoro Amayden, La storia delle famiglie romane, Forni, Bologna 1967.
  • Franca Fedeli Bernardini (a cura di), Carpineto. La Reggia dei Volsci, Bonsignori, Roma 2006.
  • Ulisse Diligenti, Storia delle famiglie illustri italiane, Diligenti, Firenze 1880.
  • P. O. Moretti Taeti, Aneddoti della vita di S. S. Leone XIII, Casa Editrice della Rassegna Nazionale, Roma 1904.
  • Claudio Rendina, Le grandi famiglie di Roma, Newton & Compton, Roma 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]