Palazzo Fani

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Palazzo Fani
Il palazzo giallo sul centro, con l'altana, a piazza d'Aracoeli, è il Palazzo Fani. Sulla sinistra si vede palazzo Massimo di Rignano.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMunicipio Roma I
LocalitàRoma
IndirizzoPiazza d'Aracoeli 3
Coordinate41°53′38″N 12°28′53″E / 41.893889°N 12.481389°E41.893889; 12.481389
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo

Il Palazzo Fani, conosciuto come Palazzo Fani Pecci Blunt o Palazzo Fani Ruspoli Pecci Blunt o palazzo Malatesta[1], è un edificio manierista che si trova a Roma, all'angolo tra piazza d'Aracoeli e via della Tribuna di Tor de' Specchi, nel rione Campitelli; accanto c'è palazzo Massimo di Rignano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Fani[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo fu costruito per la famiglia Paluzzi degli Albertoni, dei nobili che lo vendettero subito dopo ai Gottardi. Questi lo vendettero poco dopo ai Fani, una famiglia toscana, che assunse Giacomo Della Porta per rinnovarlo. Nel 1599 ci visse il cardinale Federico Borromeo e, due anni dopo, il cardinale Paolo Emilio Sfondrati.

Palazzo Spada Ruspoli[modifica | modifica wikitesto]

Guido Reni, Ritratto del cardinale Bernardino Spada (1631); olio su tela, 222x147 cm, Galleria Spada, Roma

Nel 1611 i Fani vendettero di nuovo l'edificio, e nel 1626 l'edificio passò nelle mani di Giacomo Filippo Spada, che viveva lì con suo fratello, il cardinale Bernardino Spada. Quando i due si trasferirono a Palazzo Capodiferro, l'edificio fu acquistato dalla famiglia senese dei Ruspoli, come loro prima residenza a Roma. Rimasero lì fino al 1745, quando si trasferirono a Palazzo Ruspoli.

Palazzo Pecci-Blunt[modifica | modifica wikitesto]

Anna Laetitia Pecci nel 1952

Dopo un breve periodo di proprietà dei conti Malatesta, l'edificio fu acquisito già nel XIX secolo dai conti Pecci Blunt, che lo possiedono ancora oggi. La famiglia è erede di Anna Laetitia Pecci, nipote di papa Leone XIII, e di Cecil Blumenthal, un ricco banchiere americano[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Fani Pecci-Blunt

La facciata si sviluppa su due piani oltre il piano terra. Nella piazza si apre un portale con un architrave con la scritta "PECCI BLUNT" ; il portale è fiancheggiata da quattro finestre architravate con parapetti supportati da mensole sopra piccole aperture[3].

Oltre il portale si trova uno stretto atrio che conduce a un elegante cortile quadrangolare decorato nella parete di fondo con una bella fontana incorniciata da due lesene di travertino. La fontana è in una nicchia, coperta di pietra vulcanica sotto una cornice ad arco al centro della quale è una statua di Bacco giovane posta su una base di travertino con un grappolo d'uva nella mano sinistra e un'anfora sulla destra; dall'anfora scorre l'acqua che cade in una conchiglia sostenuta da due delfini e da qui in una grande vasca semicircolare e da questa verso una vasca a livello del suolo con un bordo arrotondato.

Nella via della Tribuna di Tor de' Specchi c'è un altro grande portale con bugnato rustico. La torre con la loggia[2] è un'aggiunta del XIX secolo ordinata da Giovanni Battista Giovenali[1]. Una grossa cornice marcapiano corre per la base dalle finestre del secondo piano e un'altra sulla base di quelle del terzo. Il cornicione è sostenuto da mensole con rose e un ricco fregio floreale[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b InfoRoma
  2. ^ a b (EN) SS. Venanzio e Ansovino, in Rome Art Lover.
  3. ^ a b Piazza d'Aracoeli, su Roma Segreta.

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