Palazzo di Bianca Cappello
Palazzo di Bianca Cappello | |
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Veduta della facciata del palazzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Indirizzo | Via Maggio n. 26 |
Coordinate | 43°46′01.31″N 11°14′56.54″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1570-1574 |
Uso | archivio e dei laboratori di conservazione e restauro dei libri del Gabinetto Vieusseux |
Realizzazione | |
Architetto | Bernardo Buontalenti |
Proprietario | Comune di Firenze |
Committente | Bianca Cappello |
Il Palazzo di Bianca Cappello, originariamente della famiglia Corbinelli, si trova al numero 26 di Via Maggio nel quartiere di Oltrarno a Firenze.
Storia
Fu costruito su richiesta di Francesco I de' Medici per la sua amante Bianca Cappello, su un vecchio edificio dei primi del Quattrocento. È famoso quindi per aver fatto da scena per una delle più chiacchierate storie d'amore del Rinascimento, fra il Granduca e una nobildonna veneziana, della quale il rampollo della famiglia Medici si era follemente innamorato nonostante fosse già sposato con Giovanna d'Austria. I due si frequentarono comunque, con Francesco, ormai granduca, che fece costruire il palazzo di lei da Bernardo Buontalenti (1570-1574) nella posizione più vicina possibile alla residenza granducale di palazzo Pitti, a solo un isolato di distanza. È questa la prima opera sicuramente documentata dell'architetto che divenne in seguito scenografo ed artista di corte.
Con la morte prematura di Giovanna, i due si poterono finalmente sposare nel 1579, ma l'idillio fu turbato dalla riluttanza della famiglia regnante verso questa donna, tanto che si è a lungo sospettato che la morte dei due nella villa medicea di Poggio a Caiano nel 1587, a distanza di solo un giorno l'uno dall'altra, fosse il frutto di un avvelenamento ordito dal cardinale Ferdinando[1].
Nel frattempo il palazzo era stato ceduto da Bianca, dopo che era diventata granduchessa, all'Ospedale di Santa Maria Nuova, e solo allora vi furono dipinte le celebri grottesche sulla facciata, opera felice di Bernardino Poccetti (1579-1580), quando ormai Bianca risiedeva già stabilmente a Palazzo Pitti fin dal 1573.
Venne ceduto a Giovanni Riccardi, il quale lo vendette a Carlo Lasinio, professore dell'Accademia del Disegno fiorentina. Oggi appartiene al Comune di Firenze, che lo ha destinato a sede dell'archivio e dei laboratori di conservazione e restauro dei libri del Gabinetto Vieusseux.
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Facciata
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Lo stemma Cappello
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Dettaglio architettonico a forma di pipistrello
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Particolare della facciata
Note
- ^ http://www.paleopatologia.it/articoli/aticolo.php?recordID=159 URL consultato in data 16-03-2015
Bibliografia
- Marcello Vannucci, Splendidi palazzi di Firenze, Le Lettere, Firenze 1995.
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