Otaria (sommergibile 1935)
Otaria | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile |
Classe | Glauco |
Proprietà | ![]() |
Cantiere | CRDA, Monfalcone |
Impostazione | 17 novembre 1933 |
Varo | 20 marzo 1935 |
Entrata in servizio | 20 ottobre 1935 |
Radiazione | 1º febbraio 1948 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 1312 t |
Dislocamento in emersione | 1059 t |
Lunghezza | 73 m |
Larghezza | 7,2 m |
Pescaggio | 5,09 m |
Profondità operativa | collaudo: 100 m |
Propulsione | 2 motori diesel FIAT da 3000 hp complessivi, 2 motori elettrici C.R.D.A da 1120 hp totali 1 batteria di accumulatori al piombo composta da 108 elementi. |
Velocità in immersione | 8 nodi |
Velocità in emersione | 17 nodi |
Autonomia | 2815 miglia a 17 nodi; 9860 miglia a 8 nodi; 8 miglia a 8 nodi, 110 miglia a 3 nodi in immersione |
Equipaggio | 7 ufficiali, 50 tra sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Artiglieria |
|
Siluri | 4 tubi lanciasiluri anteriori da 533mm, 4 posteriori |
dati presi da[1],[2][3] e [1] | |
voci di sommergibili presenti su Wikipedia |
L’Otaria è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
Dopo l'entrata in servizio fu destinato al IV Gruppo Sommergibili di Taranto e nel 1936 fu trasferito a Napoli[2]. Fra il dicembre 1936 e l'agosto 1937 prese clandestinamente parte alla guerra di Spagna con due missioni (operando sia in acque spagnole che nel canale di Sicilia[4]); in un solo caso giunse a portare a termine l'attacco, lanciando infruttuosamente un siluro contro un cacciatorpediniere[2].
Nel 1938 operò in Mar Rosso e in Oceano Indiano (con base a Massaua) per verificare le qualità della classe nei mari caldi[2]. Allo scoppio della guerra era comunque rientrato in Italia.
Dal 19 giugno al 5 luglio 1939 compì una crociera in Oceano Indiano insieme ad un altro sommergibile, il Brin, con risultati piuttosto deludenti[5].
Dopo un breve periodo in Mediterraneo si decise di inviarlo in Atlantico. L’Otaria partì da La Spezia il 23 settembre 1940 e passò lo stretto di Gibilterra cinque giorni dopo; si verificarono però gravi avarie che obbligarono il sommergibile a dirigere immediatamente per Bordeaux (sede della base atlantica di Betasom)[2][6][7].
Il 14 ottobre lasciò la base per la seconda missione atlantica; il 17 ottobre fu oggetto dell'attacco di un idrovolante Short Sunderland, ma riuscì a respingerlo e a danneggiarlo[2]. Fra il 30 ottobre ed il 3 novembre avvistò più volte vari mercantili, ma non poté attaccarli causa guasti e maltempo[6]. Il 5 novembre cercò di colpire un mercantile di grosse dimensioni con due siluri, senza però riuscirci; quattro giorni dopo individuò una portaerei e tre cacciatorpediniere, ma non riuscì ad avvicinarsi a causa delle avverse condizioni meteomarine[2][8].
Il 24 gennaio salpò per la terza missione ma sopraggiunsero importanti guasti che costrinsero al rientro: l’Otaria arrivò a Bordeaux il 1º febbraio[2][6].
Il 6 febbraio poté ripartire e dopo una settimana arrivò nella sua zona d'agguato; non avendo però trovato nessuna nave intraprese la rotta di ritorno il 24, giungendo a destinazione il 1º marzo[2].
L'8 maggio lasciò Bordeaux al comando del capitano di corvetta Giuseppe Vocaturo e, nonostante nuovi problemi meccanici, riuscì il 20 maggio a silurare e affondare il piroscafo inglese Starcross (4662 tsl)[2]. Tre giorni dopo, al largo della Gironda, trasse in salvo due sopravvissuti (gli unici) del peschereccio francese Notre Dame de Chalet, colato a picco da un sommergibile inglese; il 25 maggio l’Otaria attraccò a Bordeaux[2].
Il 7 settembre 1941 lasciò Bordeaux per rientrare in Mediterraneo: dopo una settimana attraversò lo stretto di Gibilterra (subendo anche caccia antisommergibile che però non causò danni gravi) e il 19 arrivò a Napoli[2].
Il 31 gennaio 1942 partecipò ai tentativi di salvataggio degli uomini rimasti intrappolati nel relitto del sommergibile Medusa, affondato dal britannico Thorn[9]. A partire dall'1.20 del 1º febbraio l'Otaria (al comando del capitano di corvetta Emilio Berengan) iniziò a pompare aria all'interno del relitto e proseguì sino alle 19 del giorno successivo, quando la violenza del mare (il tempo era infatti andato peggiorando) fece perdere alla sua àncora la presa sul fondale: l'Otaria iniziò a essere spinto dalle onde e questo provocò la rottura delle manichette[9]. Il sommergibile fu obbligato ad allontanarsi (quando, il 4 febbraio, la tempesta si placò, i sopravvissuti del Medusa erano ormai morti)[9].
Il 13 giugno 1942 (mentre si trovava in mare nell'ambito della Battaglia di mezzo giugno) fu attaccato da un ricognitore Sunderland che colpì con le mitragliere, danneggiandolo e obbligandolo a ritirarsi[2].
Svolse poi quattro missioni di trasporto per la Libia, per un totale di 119 tonnellate di rifornimenti trasportate (63 di benzina, 45,3 di munizioni e 11,3 di provviste)[2].
Partecipò alla Battaglia di mezzo agosto, ma non riuscì a portarsi all'attacco[10].
Logorato dal servizio di guerra, nel febbraio 1943 fu assegnato alla Scuola Sommergibili di Pola per la quale effettuò 101 missioni di addestramento[2].
In seguito all'armistizio si consegnò agli Alleati ad Augusta e da lì si trasferì a Malta; il 6 ottobre 1943 tornò in Italia[2] e fu poi impiegato per esercitazioni antisommergibili dagli Alleati[2].
Il 1º febbraio 1948 fu radiato e quindi avviato alla demolizione[2].
Aveva svolto 14 missioni offensive (6 in Atlantico e 8 in Mediterraneo), 14 di trasferimento, 4 di trasporto e 101 addestrative, navigando nel solo Mediterraneo per 14.439 miglia in superficie e 1355 in immersione[2].
Note
- ^ Regio Sommergibile Otaria
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Museo della Cantieristica Archiviato il 22 luglio 2014 in Internet Archive..
- ^ Sommergibile Glauco.
- ^ Giorgerini, pp. 191-193-197.
- ^ Giorgerini, p. 217.
- ^ a b c Regio Sommergibile Otaria.
- ^ Giorgerini, p. 448.
- ^ Giorgerini, p. 467.
- ^ a b c Regio Sommergibile Medusa.
- ^ Giorgerini, pp. 333-336.
Bibliografia
- Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50537-2.