Orville Peck

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Orville Peck
NazionalitàBandiera del Sudafrica Sudafrica
GenereCountry
Rock alternativo
Periodo di attività musicale2017 – in attività
Strumentovoce, batteria, chitarra, tastiera
EtichettaColumbia, Sub Pop
Album pubblicati2
Studio2
Sito ufficiale

Orville Peck, pseudonimo di Daniel Pitout[1] (Johannesburg, 6 gennaio 1988), è un cantante e polistrumentista sudafricano residente in Canada[2].

Si è imposto all'attenzione internazionale grazie alla sua immagine pubblica caratterizzata dall'indossare una maschera frangiata che copre totalmente il suo volto.[3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Peck è nato a Johannesburg dove ha vissuto fino all'età di 15 anni.[5] Sin da giovane ha sviluppato un grande interesse per la musica, imparando a suonare sia la chitarra che la tastiera.[6] Durante l'adolescenza, ha studiato danza classica per 12 anni che gli ha permesso di esibirsi a molte tournée nazionali di musical.[7] All'età di 20 anni si è trasferito a Londra per studiare recitazione alla London Academy of Music and Dramatic Art, recitando poi in uno spettacolo teatrale nella zona di West End.[7]

È salito alla ribalta nel 2019 con la pubblicazione del suo album di debutto Pony, pubblicato dall'etichetta Sub Pop.[8] Nel giugno dello stesso anno, si è esibito con i singoli Dead of Night e Take You Back in diretta al programma Q su CBC Radio One.[9] L'album è stato inserito nella lista preliminare dell'edizione 2019 del Polaris Music Prize per il miglior album discografico canadese,[10] nonché una candidatura ai Juno Awards 2020 all'Alternative album dell'anno.[11]

A gennaio 2020 si è esibito con Dead of Night al Jimmy Kimmel Live!, annunciando inoltre una mini tournée in alcune città statunitensi, con alcune tappe svoltasi anche al Coachella ed al Stagecoach Festival.[12] Nel maggio 2020, Peck ha annunciato il seguito del suo album di debutto, un EP dal titolo Show Pony, con data di uscita prevista per il 12 giugno 2020.[13] Tuttavia l'uscita dell'EP è stata posticipata per il mese di agosto, come gesto di solidarietà al movimento Black Lives Matter e delle proteste in corso contro la brutalità della polizia negli Stati Uniti.[14] Nel 2021 ha collaborato con artisti del calibro di Trixie Mattel, Lady Gaga e K.d. lang.[15][16]

Stile musicale e temi[modifica | modifica wikitesto]

Immagine[modifica | modifica wikitesto]

Prima di annunciare pubblicamente la sua vera identità, questa è stata tenuta nascosta al pubblico fino al 2022.[17] È stato successivamente confermato che Orville Peck è un personaggio di Daniel Pitout, ex batterista del gruppo punk canadese Nü Sensae. In precedenza si era ipotizzato che Pitout fosse Peck in base a varie somiglianze artistiche dei due personaggi tra cui i tatuaggi,[18][19] le origini sudafricane[20] e alle esperienze teatrali nella zona di West End.[21] Pitout è inoltre accredidato dall'ASCAP come autore di varie canzone di Orville Peck tra cui Old River e Roses Are Falling.

Influenze[modifica | modifica wikitesto]

Peck afferma che è stato fortemente ispirato alla musica country degli anni settanta e cita come influenze musicali artisti del calibro di Waylon Jennings, George Jones, Tammy Wynette, Johnny Cash, Willie Nelson, Gram Parsons, Emmylou Harris, Bobbie Gentry, Reba McEntire e Dolly Parton. Della Parton ha affermato in particolare che: "quando l'ho scoperta per la prima volta, pensavo che fosse come un personaggio; non sapevo che fosse una persona reale che faceva musica. È questa la bellezza di quell'epoca della musica country che mi ispira: queste versioni amplificate di te stesso, così che da un lato è davvero sincero e dall'altro è più grande della vita, ma è bello che queste cose possano vivere fianco a fianco". Peck afferma che Merle Haggard è il suo artista preferito di quel periodo, poiché è strettamente legato allo stile di scrittura di Haggard delle sue canzoni nonostante la sua natura riservata, spiegando: "Si trattiene molto, ma così facendo credo che abbia rivelato molto. Io non sono una persona molto aperta per natura, ma credo che la sincerità sia arrivata attraverso la mia musica e i miei testi, perché trovo molto difficile essere aperto nella vita di tutti i giorni". Al di fuori della musica country, Peck ha citato come influenze Roy Orbison, gli Oasis, Whitney Houston, Doja Cat e Lana Del Rey e i registi David Lynch e John Waters.[22][23]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Orville Peck è apertamente omosessuale.[18][24] Riguardo alle ragioni che lo spingono a indossare una maschera per esibirsi, Peck ha dichiarato che "l'unica ragione per cui non ne parlo in modo approfondito non è perché voglio evitare qualsiasi domanda, ma perché voglio che le persone abbiano la loro opinione in merito. Non voglio spiegarlo e puntualizzare. Non credo che sia importante".[25]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2019 – Pony
  • 2022 – Bronco

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2020 – Show Pony
  • 2022 – Bronco: Chapter 1
  • 2022 – Bronco: Chapter 1 & 2

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Come featuring[modifica | modifica wikitesto]

Con i Nü Sensae[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – Self Titled
  • 2010 – TV, Death and the Devil
  • 2012 – Sundowning

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Micco Caporale, . "When Orville Peck's mask came off, his walls went up, su chicagoreader.com, 6 aprile 2022. URL consultato l'11 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Erin Lebar, Canadian country crooner a man of mystery, su winnipegfreepress.com, 25 marzo 2019. URL consultato l'11 marzo 2023.
  3. ^ Matthew Moyer, Lonesome drifter Orville Peck rides into Orlando this September, su orlandoweekly.com, 20 giugno 2019. URL consultato l'11 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2019).
  4. ^ (EN) Get to Know Orville Peck, Country's Resident Mystery Music Man, su lofficielusa.com. URL consultato l'11 marzo 2023.
  5. ^ Bronco by Orville Peck, Liner notes, su music.apple.com, 9 aprile 2022. URL consultato l'11 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2022).
    «Everyone thinks I'm Canadian because I lived in Canada for a long time, but I'm not. I was born in South Africa—I grew up in Johannesburg until I was 15. I never talked about where I was from only because I wanted to wait—obviously, I'm a man of mystery and I like to not give everyone everything all at once. ... There's a sense of guilt and regret in the song about leaving somewhere that you don't really want to leave because you have to go make your way in the world. I'm so proud to be South African. I go back there all the time.»
  6. ^ (EN) Jacob Uitti, Orville Peck: "I learned to play guitar without the high E string - I didn’t know how to change it when it broke!", su guitarworld.com, 14 agosto 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  7. ^ a b (EN) Sloppy Seconds with Big Dipper & Meatball, su foreverdogpodcasts.com. URL consultato l'11 marzo 2023.
  8. ^ (EN) Condé Nast, Meet Orville Peck, Country Music’s Anonymous Masked Musician, su vogue.com, 13 giugno 2019. URL consultato l'11 marzo 2023.
  9. ^ (EN) Meet Orville Peck, the masked country music star, su cbc.ca. URL consultato l'11 marzo 2023.
  10. ^ (EN) Holly Gordon, Find out who made the 2019 Polaris Music Prize long list, su cbc.ca. URL consultato l'11 marzo 2023.
  11. ^ (EN) Melody Lau, Alessia Cara and Tory Lanez lead the 2020 Juno nominations, su cbc.ca. URL consultato l'11 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Jon Freeman, Orville Peck Performs "Dead of Night" on "Kimmel!", su rollingstone.com. URL consultato l'11 marzo 2023.
  13. ^ (EN) Rhian Daly, Orville Peck confirms new release date for "Show Pony" EP, su nme.com, 14 luglio 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  14. ^ (EN) Jon Freeman, Orville Peck Announces New EP "Show Pony", Teases Shania Twain Duet, su rollingstone.com, 29 maggio 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  15. ^ (EN) Sarah Curran, Orville Peck And Trixie Mattel Team Up For Foot Stomping Cover Of ‘Jackson’, su ET Canada, 30 aprile 2021. URL consultato l'11 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2021).
  16. ^ (EN) Allie Gregory, "Orville Peck Turns Lady Gaga's "Born This Way" into a Country Anthem". Exclaim!, su exclaim.ca. URL consultato l'11 marzo 2023.
  17. ^ (EN) Micco Caporale, When Orville Peck’s mask came off, his walls went up, su Chicago Reader, 6 aprile 2022. URL consultato l'11 marzo 2023.
  18. ^ a b (EN) Alex Hawgood, Orville Peck, a Masked Gay Country Star, Rides Into Brooklyn, in The New York Times, 12 ottobre 2019. URL consultato l'11 marzo 2023.
  19. ^ (EN) Meet Orville Peck, the mysterious new country artist who plays in Ottawa Thursday, su ottawacitizen. URL consultato l'11 marzo 2023.
  20. ^ Eating Out with Daniel Pitout, su GAYLETTER, 24 febbraio 2014. URL consultato l'11 marzo 2023.
  21. ^ (EN) Daniel Pitout: Credits, Bio, News & More | Broadway World, su www.broadwayworld.com. URL consultato l'11 marzo 2023.
  22. ^ (EN) Leonie Cooper, Orville Peck: “Female rappers like Doja Cat have a lot of cowboy energy”, su NME, 3 aprile 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  23. ^ (EN) Orville Peck – The outlaw country singer who believes effort is king, su Loud And Quiet. URL consultato l'11 marzo 2023.
  24. ^ (EN) Masked country king Orville Peck would like his own version of The Bachelor, su The FADER. URL consultato l'11 marzo 2023.
  25. ^ (EN) Queer Cowboy Orville Peck Is Redefining Country Music For A New Generation Of Fans, su gq.com.au. URL consultato l'11 marzo 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7157222871784972260 · ISNI (EN0000 0004 9261 7146