Brutalità poliziesca
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Brutalità poliziesca è un'espressione utilizzata per indicare una serie di comportamenti connotati da violenza, repressione, abuso di potere, corruzione, abusi sessuali, uso eccessivo della forza, profilo razziale, intimidazione[1]
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
Il primo caso di cronaca in cui furono coinvolte forze dell'ordine pubblico è datato 1633[2], ma il termine "brutalità poliziesca" pare coniato dal The New York Times in un articolo di cronaca del 1893.[3]
Cause[modifica | modifica wikitesto]
La brutalità poliziesca, come altri fenomeni della società, è un argomento di studio e dibattito. Secondo vari teorici, tra cui il professore Jerome Skolnick, questo comportamento si radicalizza negli anni di attività e carriera, ove, avendo a che fare con elementi disagiati e deviati, forzatura della legge, casi di violenza e omicidio molto sensibili, la mente degli addetti all'ordine subisce un regredimento assumendo posizioni di carattere autoritario e repressivo giustificate come unico mezzo di mantenimento della legge.[4]
Secondo un rapporto della Royal Canadian Mounted Police, è un fenomeno prettamente individuale e raramente localizzato in gruppi omogenei. Sembra infatti che fattori psicologici e ambientali siano la principale causa del comportamento violento.[5] Anche lo scarso controllo nei commissariati e centrali potrebbe influire sulla condotta delle autorità.[5]
Altre teorie optano per tesi alternative, in cui la brutalità della polizia sia tipica di alcuni paesi in cui una "cultura dell'ordine" abbia portato l'insorgere del fenomeno come risposta a un elevato tasso di criminalità e alla volontà delle autorità di travalicare la legge.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Amnesty International Report 2007, Amnesty International, 2007 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2007).
- ^ Oxford English Dictionary
- ^ Police officers in trouble: Charges against policeman McManus by his sergeant, The New York Times, 23 giugno 1893.
- ^ Jerome H. Skolnick, Fyfe, James D., Community-Oriented Policing Would Prevent Police Brutality, in Winters, Paul A. (a cura di), Policing the Police, San Diego, Greenhaven Press, 1995, pp. 45–55, ISBN 1-56510-262-2.
- ^ a b Don Loree, Corruption in Policing: Causes and Consequences; A Review of the Literature (PDF), su Research and Evaluation Community, Contract and Aboriginal Policing Services Directorate, Royal Canadian Mounted Police, 2006. URL consultato il 1º settembre 2007.
- ^ Jerome H. Skolnick, Corruption and the Blue Code of Silence, in Police Practice and Research, 3(1), 2002, p. 7.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Merle Stetser, The Use of Force in Police Control of Violence: Incidents Resulting in Assaults on Officers, New York, LFB Scholarly Publishing L.L.C., 2001, ISBN 1-931202-08-7.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Caso Aldrovandi
- Morte di Stefano Cucchi
- Carlo Giuliani
- Disordini in Grecia del 2008
- Fatti del G8 di Genova
- Fatti della scuola Diaz
- Massacro di Sharpeville
- Omicidio di Riccardo Rasman
- Omicidio di Michael Brown
- Giuseppe Pinelli
- Sparatoria della Kent State
- Stephen Biko
- Rodney King
- Morte di George Floyd
- Black Lives Matter
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Archivio sui casi di brutalità poliziesca, su policebrutality.info.
- (EN) Names of Victims of Police Brutality In Canada, su members.fortunecity.com. URL consultato il 12 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2007).
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