Nicholas Nickleby

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Nicholas Nickleby
Titolo originaleThe Life and Adventures of Nicholas Nickleby
Altri titoliLe avventure di Nicola Nickleby, Nicholas Nickleby e il signor Squeers, Vita e avventure di Nicholas Nickleby[1]
Copertina della serie, Vol. 13, 1839
AutoreCharles Dickens
1ª ed. originale1839
GenereRomanzo
SottogenereCritica Sociale
Lingua originaleinglese
AmbientazioneInghilterra

Nicholas Nickleby, pubblicato in Italia anche con i titoli Nicholas Nickleby e il signor Squeers, Vita e avventure di Nicholas Nickleby (Nicholas Nickleby),[1] è un romanzo di Charles Dickens, pubblicato originariamente in capitoli sul settimanale edito da Chapman and Hall tra l'aprile del 1838 e l'ottobre del 1839. La prima edizione in volume è del 1839, sempre per i tipi di Chapman and Hall.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Come usa spesso Dickens la storia si svolge in un tempo contemporaneo all'autore, la maggior parte delle scene si svolgono a Londra e alcune a Portsmouth.

Il tono della narrazione è ironicamente critico, volto a sottolineare ciò che lui interpreta come ingiustizie sociali. Sebbene Nicholas Nickleby sia un romanzo scritto in contemporanea con il più celebre Oliver Twist e composto con una gravità minore rispetto a quello, conserva comunque la qualità di essere altrettanto commovente e significativo.

La storia di Nicholas Nickleby è degna degli intrecci e delle complicazioni umane tipici della letteratura di Charles Dickens. Il giovane Nicholas Nickleby si trova, in giovane età, a dover sostenere la sua famiglia dopo la perdita del padre. La famiglia, trasferitasi nella caotica Londra del 1800, cerca appoggio nella figura del fratello del defunto, Ralph Nickleby, che rivelerà ben presto la sua natura perfida ed egoistica. Fondendo drammaticità, spunti critici (si pensi alla situazione di Dotheboys Hall, in cui i bambini giunti lì da famiglie benestanti, che però hanno necessità di liberarsene, vengono ridotti in una semiprigionia dai coniugi Squeers; o agli spunti descrittivi della Londra benestante, se non avvolti nel mantello dell'egoismo, almeno ridotti nel banale costruttivismo di opportunità effimere e lontane dall'umanità che ci si aspetta), satira e avventura, Dickens costruisce una trama ricca di fascino, con personaggi psicologicamente intensi, sebbene, a volte, stereotipati (si ricordi, oltre al protagonista eponimo, Smike, il giovane, prima schiavo degli Squeers, e poi amico del liberatore Nicholas, anche Ralph Nickleby, il perfido zio), e con ambientazioni ricche di particolari.

Nicholas Nickleby al cinema e in tv[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo di Dickens è stato adattato per lo schermo già nel 1903 con un corto britannico diretto da Alf Collins.

Nel 1912, George Nichols ha diretto un Nicholas Nickleby interpretato da Harry Benham, prodotto dalla Thanhouser Film Corporation.

La prima versione sonora del romanzo è il film I misteri di Londra (The Life and Adventures of Nicholas Nickleby) diretto nel 1947 dal regista Alberto Cavalcanti.

Per la televisione è stato realizzato un adattamento a cura di Alessandro De Stefani, per la regia di Daniele D'Anza nel 1958, con Antonio Cifariello, Leonora Ruffo e Arnoldo Foà.

Nel 2002 è stato realizzato un film diretto da Douglas McGrath, in cui compaiono nomi celebri quali: Charlie Hunnam, nel ruolo del protagonista, Nicholas Nickleby; Anne Hathaway, nella parte di Madeline Bray; Christopher Plummer, nel ruolo di Ralph Nickleby; Jim Broadbent e Juliet Stevenson nei ruoli dei coniugi Squeers; Nathan Lane, nella parte di Vincent Crummles; Romola Garai, nel ruolo della sorella di Nicholas, Kate Nickleby, e Jamie Bell, nel ruolo di Smike.

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • trad. di Silvio Spaventa Filippi, Firenze La Nuova Italia, 1928; Milano, Sonzogno, 1930; Roma, Gherardo Casini, 1956; illustrazioni di Phiz, Firenze, Sansoni, 1971.
  • trad. di Elisa Volpe Serpieri, Federazione italiana delle biblioteche popolari, 1928. (edizione ridotta)
  • trad. di Fluffy Mella Mazzucato, Introduzione di Felicina Rota, Milano, Mursia, 1958, 1967.
  • a cura di Dante Virgili, Bologna, Capitol, 1959.
  • a cura di Gino Regini, Torino, UTET, 1961. (edizione ridotta e illustrata da Sergio Toppi)
  • trad. di Laura Marchiori, Milano, Rizzoli, 1962.
  • trad. di Frida Ballini, Minerva, 1965; Milano, Edizioni Paoline, 1971. (edizione ridotta, col titolo Nicholas Nickleby e il signor Squeers)
  • trad. di Anna Gerola, Ginevra, Ferni, 1974.
  • trad. di Ombretta Polvara, Milano, Aldo Peruzzo, 1986. (edizione ridotta)
  • trad. di Daniela Padoan, Milano, Fabbri Editori, 1990. (edizione ridotta)
  • trad. di Riccardo Reim, Roma, Newton Compton, 2015, ISBN 978-88-541-7506-8.
  • trad. di Livio Crescenzi e Chiara Voltini, Collana Classici, Fidenza, Mattioli 1885, 2024, ISBN 978-88-626-1910-3.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Catalogo SBN, su sbn.it. URL consultato il 26-10-2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Praz, «Vita e avventure di Nicholas Nickleby|The Life and Adventures of Nicholas Nickleby», in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature, X, Milano, Bompiani, 2005, pp. 11020-21, ISSN 1825-7887 (WC · ACNP).

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