Neoniphon sammara

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Neoniphon sammara
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Beryciformes
Famiglia Holocentridae
Genere Neoniphon
Specie N. sammara
Nomenclatura binomiale
Neoniphon sammara
Forsskål, 1775
Sinonimi

Flammeo sammara (Forsskål, 1775)
Holocentrum sammana (Forsskål, 1775)
(errore ortografico)

Holocentrum sammara (Forsskål, 1775)
Holocentrus rubrofuscus (Lacepède, 1802)
Holocentrus sammara (Forsskål, 1775)
Kutaflammeo sammara (Forsskål, 1775)
Labrus angulosus (Lacepède, 1801)
Sciaena sammara (Forsskål, 1775)
(Fonti: FishBase e WoRMS)

Nomi comuni

Pesce scoiattolo di Sammara

Neoniphon sammara (Forsskål, 1775) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Holocentridae[2], appartiene all'ordine Holocentriformes per FishBase, WoRMS (World Register of Marine Species) e ITIS (Integrated Taxonomic Information System), appartiene all'ordine Beryciformes per NCBI (National Center for Biotechnology Information).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale si estende all'intero Indo-Pacifico dal mar Rosso e le coste orientali dell'Africa alle Hawaii, l'isola di Ducie e le isole Marchesi. A nord giunge al Giappone meridionale e le isole Ogasawara mentre a sud raggiunge l'Australia e l'isola di Lord Howe. È la specie di Neoniphon indopacifica più comune in acque costiere[1][3][4].

Vive in una varietà di habitat soprattutto legati alla barriera corallina, sia in ambienti di laguna che nelle parti esterne, ma anche su fondi duri di altro tipo in alle praterie di alghe o fanerogame marine. Spesso staziona di giorno fra i coralli ramificati del genere Acropora[1][3][4].

La distribuzione batimetrica va da 0 a 46 metri[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto è quello comune a gran parte degli Holocentridae con corpo snello, occhi grandi, bocca ampia e muso appuntito. La colorazione di questa specie è fondamentalmente argentea anziché rossa come la maggioranza delle specie della famiglia. Sul dorso vi sono riflessi rosei mentre su ogni scaglia c'è un punto rosso o nero e una riga rossastra decorre lungo la linea laterale. La parte anteriore della parte spinosa della pinna dorsale porta una macchia rosso bruna. Il margine posteriore della pinna caudale e la parte molle della pinna anale sono rossastre; le pinne pettorali sono rosee e le pinne ventrali sono bianche[3][4].

Raggiunge i 32 cm ma comunemente non supera i 23 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È notturno come tutti gli Holocentridae. Vive solitario o in gruppetti[1][3]. La spina sul preopercolo è velenifera[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di organismi del benthos come crostacei (isopodi, granchi ed altri), molluschi gasteropodi e polipi corallini ma cattura anche piccoli pesci, copepodi planctonici ed alghe[5].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati nella letteratura scientifica casi di predazione da parte di Caranx melampygus ed Epinephelus merra[6]

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

La specie viene catturata perlopiù per caso dalla pesca artigianale, viene utilizzata come esca per i tonni. È relativamente comune sul mercato dei pesci d'acquario[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

N. sammara è comune in tutto il suo vasto areale e non appare soggetto a minacce antropiche. Per questo la lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Neoniphon sammara, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N. (2014), Neoniphon sammara, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d e f g (EN) Neoniphon sammara, su FishBase. URL consultato il 9 agosto 2021.
  4. ^ a b c R. Myers E. Lieske, Collins Pocket Guide: Coral Reef Fishes - Indo-Pacific and Caribbean, Harper Collins Publishers, 1996, ISBN 0002199742.
  5. ^ (EN) Food items reported for Neoniphon sammara, su FishBase. URL consultato il 9 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Organisms Preying on Neoniphon sammara, su FishBase. URL consultato il 9 agosto 2021.

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