Neuchâtel
Neuchâtel città | |
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Veduta aerea di Neuchâtel e dell'omonimo lago | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Neuchâtel |
Distretto | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Moruzzi (PVL) dal 2023 |
Lingue ufficiali | Francese |
Territorio | |
Coordinate | 46°59′24″N 6°55′46″E |
Altitudine | 434 m s.l.m. |
Superficie | 30,09[2] km² |
Abitanti | 44 597[3] (2022) |
Densità | 1 482,12 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Cressier, Enges, Hauterive, Milvignes, Rochefort, Saint-Blase, Val-de-Ruz |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 2000, 2034-2036, 2042 |
Prefisso | 032 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 6458 |
Targa | NE |
Nome abitanti | (DE) Neuenburgern (FR) Neuchâtelois (IT) Neocastellani[1] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Neuchâtel (/nøʃɑtɛl/, toponimo francese; in tedesco Neuenburg[1], in italiano Neocastello[4] o Nuovo Castello[5], desueti) è un comune svizzero di 44 597 abitanti del Canton Neuchâtel; ha il titolo di città ed è la capitale del cantone.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La città sorge sulla sponda settentrionale del lago di Neuchâtel ed è attraversata dal fiume Seyon, interrato[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1930 ha inglobato il comune soppresso di La Coudre e il 1º gennaio 2021, in seguito all'esito favorevole del referendum del 25 ottobre 2020, quelli di Corcelles-Cormondrèche, Peseux e Valangin[1][6].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Collegiata di Neuchâtel, chiesa parrocchiale riformata costruita nel XII secolo[1][7];
- Chiesa parrocchiale riformata (Temple du Bas o Temple Neuf), costruita nel 1696 su progetto di Joseph Humbert-Droz[1][8];
- Cappella riformata della Maladière (già parrocchiale cattolica), costruita nel 1828 su progetto di Frédéric de Morel[1][9];
- Basilica di Nostra Signora dell'Assunzione detta "chiesa rossa", cattolica, costruita nel 1897-1906 su progetto di Guillaume Ritter[1].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Neuchâtel, costruito nel X secolo e ricostruito nel XIV-XV secolo[1], sede ufficiale del Consiglio di Stato (governo del cantone);
- Torre delle prigioni, costruita nel XII secolo e modificata più volte, costituisce la porta[1] ovest della città prima dell'apertura della route de l'Évole[senza fonte];
- Palazzo dei servizi industriali, costruito come ospedale nel 1783 da David de Pury; cessò la sua funzione nel 1914 quando entrò in funzione l'ospedale dei Cadolles[1];
- Palazzo comunale (Hôtel de Ville), costruito nel 1790[1] sul luogo dell'antico ospedale e della porta dell'ospedale[senza fonte];
- Edifici privati e dimore patrizie del quartiere dell'Hôpital, tra i quali Palazzo Pourtalès, Palazzo DuPeyrou[1], Palazzo la Grande Rochette, Palazzo la Petite Rochette e Palazzo de Pury (sede del museo di etnografia)[senza fonte];
- Fontane della Giustizia (1547), del Griffon (1664), del Leone (1664), della rue du Château, del Banneret (1584), della rue des Moulins (1584), del Neuburg (1608), dell'Hôpital (1790)[senza fonte].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[10]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]- Il Collegio latino (place Numa-Droz, 3), eretto nel 1835 su di un antico banco di sabbia formatosi sul terreno alluvionale del Seyon; ospita fin dalla sua apertura la biblioteca pubblica (la prima biblioteca pubblica in Svizzera) e una parte del Liceo Piaget. Ha ospitato inoltre il Museo di Storia naturale dal 1840 al 1983[senza fonte].
Università
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Il Museo di arte e storia & Automates Jaquet-Droz, situato in un edificio eretto per ospitare il Museo delle belle arti o Museo della pittura da Léo Chatelain nel 1885[1][11][12]; consta di più di venti sale di esposizione permanenti e temporanee e presenta collezioni di arte di Neuchâtel, svizzere e francesi, tra le quali gli automi della Jaquet-Droz, ovvero tre androidi datati XVIII secolo. Tre modelli storici della città di Neuchâtel dall'anno mille ai nostri giorni sono permanentemente esposti nelle Galeries de l'histoire, sede distaccata del Museo d'arte e di storia[senza fonte].
- Il Museo di storia naturale, che si trova nell'antico Collège de jeunes filles, disegnato da Rychner e terminato nel 1853[13], presenta un'esposizione permanente di mammiferi e uccelli della Svizzera nel loro ambiente (diorama sonorizzato per gli uccelli)[senza fonte].
- Il Museo di Etnografia di Neuchâtel, ospitato dal 1904 dall'antico Evole Pury, residenza dell'omonima famiglia[12], presenta esposizioni permanenti sull'Antico Egitto, sull'Himalaya (collezioni del Bhutan e del Tibet), il gabinetto di storia naturale del XVIII secolo del generale Charles-Daniel de Meuron e il gabinetto delle curiosità del XX secolo[senza fonte].
- Il Centre Dürrenmatt Neuchâtel, inaugurato nel 2000 e sito nel fabbricato progettato da Mario Botta, comprende uno spazio espositivo riservato alla letteratura e alle arti visive. L'istituzione dipende dalla Biblioteca nazionale svizzera e dall'Ufficio federale della cultura: vi si organizzano conferenze, dibattiti e concerti di musica contemporanea.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni e quartieri
[modifica | modifica wikitesto]Chaumont, La Coudre, Monruz, Peseux, Serrières, Valangin.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Nel comune è presente la stazione ferroviaria omonima, che è servita dalla rete filoviaria di Neuchâtel e dalla rete tranviaria di Neuchâtel.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Sansepolcro, dal 1997
- Besançon, dal 1985[senza fonte]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Nella città hanno sede varie società sportive: Football Club Cantonal Neuchâtel (calcio), Football Club Neuchâtel (calcio), Neuchâtel Université Club Volleyball (pallavolo), Neuchâtel Knights (football americano), Neuchâtel Xamax Football Club Serrières (calcio), Union Neuchâtel Basket (pallacanestro), Young Sprinters Hockey Club (hockey su ghiaccio), Katori shinto ryu (arte marziale / Bushidō).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Michel Egloff, Jean-Pierre Jelmini, Neuchâtel, in Dizionario storico della Svizzera, 8 settembre 2021. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ (DE, FR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ (DE, EN, FR, IT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2022, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 24 agosto 2023. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ Umberto Tirelli, Neuchâtel, valle verde tra Dürrenmatt e cacao, in Corriere della Sera, 24 maggio 2010. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ Nicola De Jacobis, Nuovo Castello, in Dizionario universale portatile di lingua italiana, geografia, storia sacra, ecclesiastica e profana, mitologia, medicina, chirurgia, veterinaria, farmaceutica, fisica, chimica, zoologia, botanica, mineralogia, scienze, arti, mestieri, ecc., vol. 2, 1845, p. 571. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ (FR) Fusion Neuchâtel, su neuchatelville.ch, sito istituzionale del comune di Neuchâtel. URL consultato il 22 giugno 2024.
- ^ (FR) La Collégiale, su eren.ch. URL consultato il 26 giugno 2024.
- ^ (FR) Le Temple du Bas, su eren.ch. URL consultato il 26 giugno 2024.
- ^ (FR) La Chapelle de la Maladière, su eren.ch. URL consultato il 26 giugno 2024.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
- ^ (FR) Jürg Schetty, Neuchâtel ... il y a 100 ans, Auvernier, Édition d'autore, 1994.
- ^ a b (FR) Jean-Pierre Jelmini, Neuchâtel, l'esprit - la pierre - l'histoire, 1994.
- ^ (FR) Patrice Allanfranchini, Neuchâtel, 1642-1942, trois siècles d'iconographie, Chézard-Saint-Martin, Éditions de la Chatière, 2005, ISBN 2-940239-07-X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jean-Pierre Jelmini, Neuchâtel 1011-2011, mille ans - mille questions - mille et une réponses, Ville de Hauterive (Ne), Edition Attenger, 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Neuchâtel
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Neuchâtel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su neuchatelville.ch.
- Ville de Neuchâtel chaîne officielle (canale), su YouTube.
- (EN) Neuchâtel, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Michel Egloff, Jean-Pierre Jelmini, Neuchâtel, in Dizionario storico della Svizzera, 22 febbraio 2017. URL consultato il 26 giugno 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134787144 · ISNI (EN) 0000 0001 2162 2632 · SBN PUVL002422 · LCCN (EN) n50004037 · GND (DE) 4075303-7 · J9U (EN, HE) 987007554834405171 |
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