National Gallery of Scotland
National Gallery of Scotland | |
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Visione d'insieme del complesso museale | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Edimburgo |
Indirizzo | Belford Road |
Coordinate | 55°57′03.3″N 3°11′44.4″W / 55.950917°N 3.195667°W |
Caratteristiche | |
Tipo | arte |
Istituzione | 1859 |
Apertura | 1859 |
Visitatori | 1 377 710 (2015) |
Sito web | |
La National Gallery of Scotland (in italiano Galleria Nazionale di Scozia) è una galleria d'arte di Edimburgo, la capitale della Scozia. La costruzione che ospita la galleria è un edificio in stile neoclassico del 1859, anno in cui fu inaugurato il museo, e fu progettata da William Henry Playfair.
La vasta ed importante collezione di opere di grande prestigio fanno del National Gallery di Edimburgo una delle più importanti gallerie d'arte della Gran Bretagna.
Collezione[modifica | modifica wikitesto]
Il museo, che si fondò inizialmente sulle opere della Royal Institution attiva dagli inizi dell'Ottocento, si è andato arricchendo progressivamente fino ad assumere le caratteristiche di una delle più belle 'piccole collezioni' del mondo, come è stato definito, in quanto numericamente non eccessiva come altre gallerie nazionali (come Londra ad esempio), ma comunque ricca di eccezionali capolavori della pittura occidentale.
Sono tre i momenti della sua storia che hanno soprattutto segnato il suo accrescimento. Nel 1946 ha ricevuto, in prestito permanente dai duchi di Sutherland, riconfermato nel 2009 per altri 21 anni, le opere della famosa collezione Bridgewater, già a Londra, che comprende tre opere di Raffaello, cinque di Tiziano, un autoritratto di Rembrandt, e otto dipinti di Poussin, tra cui la famosa seconda serie dei Sette Sacramenti. L'origine di tale galleria si fa risalire a quella già famosissima del duca d'Orléans, reggente di Francia all'inizio del secolo XVIII, venduta poi a Londra nel 1798 e in parte comprata dal duca di Bridgwater.
Nel 1961 la pinacoteca ha avuto in dono la collezione Maitland di impressionisti francesi. Negli ultimi 25 anni, infine, sotto la direzione specialmente di Thymothy Clifford, direttore fino al 2005, la Galleria si è arricchita di capolavori tra gli altri di Botticelli, Guercino, Guido Reni, Gian Lorenzo Bernini e specialmente della seconda versione delle Tre Grazie di Antonio Canova, già del Duca di Bedford, acquistata insieme al Victoria and Albert Museum di Londra nel 1994.
Sono inoltre di proprietà della galleria opere di Vitale da Bologna, Bernardo Daddi, Andrea del Sarto, Tintoretto, Veronese, Ludovico Carracci, Domenichino Claude Lorrain, Rembrandt, Pittoni, Rubens, Van Dyck, Steen, Vermeer, Joshua Reynolds, Thomas Gainsborough, John Crome, Chardin, Watteau, Boucher, Greuze, Velazquez, Zurbaran, Adam Elsheimer, Lorenzo Lotto, Jacopo Bassano, e tra gli impressionisti Vincent van Gogh, Claude Monet, Gauguin. Oltre a queste, La collezione di dipinti di autori scozzesi è, ovviamente, la più ricca del mondo.
Opere principali[modifica | modifica wikitesto]
- Madonna dei Fusi (attr., 1501)
- Adorazione del pastori, 1607-1610 circa
- Madonna col Bambino e santi, 1505 circa
- Pagliai: effetto neve, 1891
- Sacra Famiglia con la palma, 1506
- Madonna Bridgewater, 1507 circa
- Madonna del Passeggio, 1516 circa
- Giovane donna a letto, 1645
- La cuoca, 1640
- Tre età dell'uomo, 1512 circa
- Madonna col Bambino, Giovanni Battista e un santo, 1514 circa
- Venere Anadiomene, 1520 circa
- Diana e Atteone, 1556-1559
- Cristo in casa di Marta e Maria, 1656 circa
- Marte che spoglia Venere con amorino e cane, 1580 circa
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Dean Gallery
- National Galleries of Scotland
- Rinascimento scozzese
- Scottish National Portrait Gallery
- Scottish National Gallery of Modern Art
- Scozia
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) National Gallery of Scotland, su nationalgalleries.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129667249 · ISNI (EN) 0000 0001 2156 2553 · BAV 494/38497 · ULAN (EN) 500293831 · LCCN (EN) n80073803 · GND (DE) 1082428-5 · BNE (ES) XX86459 (data) · BNF (FR) cb12190246b (data) · J9U (EN, HE) 987007265986105171 (topic) · WorldCat Identities (EN) lccn-n80073803 |
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