Nahuatlea

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Nahuatlea
Immagine di Nahuatlea mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Gochnatioideae
Tribù Gochnatieae
Genere Nahuatlea
V.A.Funk, 2017
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Specie
(Vedi testo)

Nahuatlea V.A.Funk, 2017 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2][3][4][5]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico (Nahuatlea) deriva dal nahuatl, la principale lingua indigena parlata nell'area in cui si sono raccolte la maggior parte delle specie.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

In questo gruppo sono presenti sia arbusti che alberi caratterizzate da fusti con brevi rami. Sono presenti specie monoiche.[5][6][7][8][9][10]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; sono brevemente picciolate (lunghezza del picciolo 5 mm) o sub-sessili. La forma, in genere intera e semplice, varia da ellittica a ovata, quasi sempre con apice acuto. Le venature sono del tipo pennato. La consistenza in genere è coriacea o cartacea. I margini sono revoluti, generalmente scoloriti (argentei o cinereo-tomentosi di sotto).

Le infiorescenze sono composte da capolini e raggruppati a grappoli terminali (raramente i capolini sono solitari). I capolini sono brevemente peduncolati o sessili. Sono presenti capolini omogami di tipo discoide. I capolini sono formati da un involucro a forma da obconica (a spirale) o campanulata, più corto dei fiori, composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, simili a foglie coriacee o subcoriacee, sono disposte su 4 - 10 serie in modo embricato e scalate in altezza. Il ricettacolo, glabro e alveolati, è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (ricettacolo nudo).

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono omomorfi (tutti uguali) con corolle tubolari (corolle actinomorfe). In genere i fiori sono ermafroditi e fertili.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: il colore delle corolle è bianco o giallo. Le corolle sono profondamente pentalobate con i lobi uguali, revoluti e più corti del tubo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[12] Le antere in genere hanno una forma sagittata con appendici apicali acute. Le teche sono calcarate (provviste di speroni) ed hanno code lunghe (1 – 3 mm), lisce o pelose. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
  • Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[12]. Lo stilo è unico e con due stigmi; è ispessito sotto gli stigmi. Gli stigmi sono corti con terminazioni arrotondate e creste marginali; dorsalmente sono glabri. L'ovulo è unico e anatropo.

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è cuneato-cilindrica (raramente è compressa) con 5 coste longitudinali e superficie sericea. Il carpoforo (o carpopodium) è anulare o cilindrico ed è cospicuo. L'endosperma è cellulare. Il pappo è formato da setole scabre disposte su una sola serie (o 2) con lunghezze graduate. Le setole sono larghe e raramente sono appiattite nelle punte. Il pappo è direttamente inserito nel pericarpo o è connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo genere si trovano nel Messico e USA (meridionali).[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La sottofamiglia Gochnatioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione più o meno "basale" (si è evoluta prima rispetto al resto della maggior parte delle sottofamiglie) ed è molto vicina alle sottofamiglie Wunderlichioideae e Hecastocleidoideae; con la sottofamiglia Wunderlichioideae forma un "gruppo fratello". La sottofamiglia ha solamente la tribù Gochnatieae ed è caratterizzata da specie più o meno arbustive, capolini eterogami, ricettacoli alveolati, appendice dell'antere apicolate, stilo ispessito sotto gli stigmi e acheni a 5 coste.[1]

Nell'ambito delle Gochnatieae il genere Nahuatlea insieme ai generi Tehuasca e Anastraphia formano uno dei due cladi principali, quello dei generi discoidi, della ribù (l'altro clade è formato dai generi Gochnatia, Richterago e Cnicothamnus).[4]

Questo genere è caratterizzata da una combinazione di caratteri: i ramoscelli sono frondosi e corti; i margini delle foglie sono interi e revoluti; i capolini formano grappoli sessili o peduncolati in corrispondenza o in prossimità della cima dei rami; i peduncoli sono densamente squamosi (quando presenti); il pappo è biseriato, graduato e con le setole ugualmente larghe dalla base all'apice.[5]

L'età di formazione della sottofamiglia/tribù varia (secondo varie ricerche) da 36 a 18 milioni di anni fa.[1]

Elenco specie[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti 6 specie:[2]

La specie Nahuatlea magna (M.C.Johnst. ex Cabrera) V.A.Funk recentemente è stata segregata da questo genere e inclusa nel genere Tehuasca (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019 (Tehuasca magna (M. C. Johnst. ex Cabrera) Panero, 2019 ).[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  3. ^ Telleria et al. 2013.
  4. ^ a b c Panero 2019.
  5. ^ a b c d Funk et al. 2017.
  6. ^ Funk & Susanna, pag. 250.
  7. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 116.
  8. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  9. ^ Judd 2007, pag.517.
  10. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Nahuatlea Royal Botanic Gardens KEW - Database
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