Museo archeologico nazionale della Siritide

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Museo archeologico nazionale della Siritide
reperti dagli scavi di Heraclea
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPolicoro
IndirizzoVia Cristoforo Colombo 8, 75025 Policoro
Coordinate40°13′01.44″N 16°40′11.46″E / 40.217068°N 16.66985°E40.217068; 16.66985
Caratteristiche
TipoArcheologia
Apertura1969
Visitatori10 517 (2022)
Sito web

Il Museo archeologico nazionale della Siritide è un museo archeologico situato all'interno del sito archeologico di Heraclea (Herakleia), nei pressi di Policoro, in provincia di Matera.

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Basilicata, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Venne inaugurato nel 1969, presenta i reperti rinvenuti ad Heraclea secondo un percorso cronologico dal neolitico all'età romana.

La prima sezione è dedicata alle testimonianze neolitiche, che provengono dalle grotte di Latronico e dal altre aree della zona e consistono in ceramiche dipinte a fasce rosse risalenti al VI-III millennio a.C.

La seconda sezione si centra invece sull'età del bronzo, a cui appartengono il corredo funerario di una tomba del 2000 a.C. rinvenuta a Tursi e le ceramiche micenee del 1200 a.C. Altri reperti provengono dagli scavi intorno all'antica colonia magnogreca di Siris con testimonianze del tempio arcaico e della necropoli consistenti in statuette votive, decorazioni e bassorilievi e elmi.

La terza sezione è tutta dedicata alla città di Heraclea: sono presenti anche qui statuette votive, laminette bronzee e anche monete mognogreche e romane, matrici per il vasellame, crateri, coppe, vasi e una matrice a rullo per decorare i vasi dei cortili delle case.

Nella quarta sezione sono situati i reperti delle necropoli magnogreche tra cui spicca la Tomba di Policoro con numerosi grandi vasi a figure rosse di tema mitologico.

La quinta e ultima sezione è dedicata alle popolazioni enotrie e lucane stanziate lungo i corsi dei fiumi Agri e Sinni. I reperti provengono dai corredi delle necropoli di Anglona, Chiaromonte, Tursi e Armento e Aliano con un corredo funebre di una principessa e circa mille tombe risalenti a circa VII-VI a.c.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


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