Murina cyclotis

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Murina cyclotis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Murininae
Genere Murina
Specie M.cyclotis
Nomenclatura binomiale
Murina cyclotis
Dobson, 1872

Murina cyclotis (Dobson, 1872) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso in Asia sud-orientale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 38 e 50 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 29 e 41 mm, la lunghezza della coda tra 32 e 50 mm, la lunghezza del piede tra 9 e 12 mm, la lunghezza delle orecchie tra 13 e 18 mm e un peso fino a 11 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, densa, lanosa e si estende sulle ali fino all'altezza dei gomiti e delle ginocchia. Le parti dorsali sono arancioni chiare con la base dei peli marrone scura, mentre le parti ventrali sono marroni chiare con la base dei peli più scura. Il muso è stretto, allungato, con le narici protuberanti e tubulari. Gli occhi sono molto piccoli. Le orecchie sono corte, arrotondate e ben separate tra loro. Il trago è lungo, affusolato e bianco. Le membrane alari sono bruno-grigiastre e attaccate posteriormente alla base dell'artiglio dell'alluce. I piedi sono piccoli e ricoperti di peli. La punta della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio, il quale è densamente ricoperto di peli. Il calcar è lungo.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di breve durata, bassa intensità, a banda larga e frequenza modulata iniziale tra 152 e 180 kHz e finale tra 43 e 86 kHz. Tale configurazione è adatta per la predazione all'interno della fitta vegetazione.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in piccoli gruppi nel denso fogliame e talvolta in piccole grotte e tra fessure rocciose. Il volo è lento e altamente manovrato.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti catturati vicino al suolo.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide con due feti sono state catturate nella Penisola malese nei mesi di febbraio e maggio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa dall'India meridionale e lo Sri Lanka, fino all'Indocina, la Cina meridionale ed alle Filippine.

Vive in diversi ambienti forestali, dalle foreste sempreverdi umide alle semi-decidue da 250 a 1.500 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

La sottospecie M.c.peninsularis è stata recentemente elevata al rango di specie distinta[4].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica M.cyclotis come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Bates, P., Francis, C., Rosell-Ambal, G., Tabaranza, B., Heaney, L., Molur, S. & Srinivasulu, C. 2008, Murina cyclotis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Murina cyclotis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Smith & Xie, 2008.
  4. ^ Soisook P, Karapan S, Satasook C, Thong VD, Anwarali Khan FA, Maryanto I, Csorba G, Furey N, Aul B & Bates PJJ, A review of the Murina cyclotis complex (Chiroptera: Vespertilionidae) with descriptions of a new species and subspecies, in Acta Chiropterologica, vol. 15, n. 2, 2013, pp. 271-292.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Lekagul & J.A. McNeely, Mammals of Thailand, Bangkok, 1977, ISBN 9748680614.
  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.

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