Muerte a Secuestradores

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Muerte a Secuestradores
Descrizione generale
Attiva1981-anni 90
NazioneBandiera della Colombia Colombia
RuoloNarcoterrorismo, vigilantes
SoprannomeMAS
Battaglie/guerreConflitto armato colombiano
Comandanti
Comandante in capoPablo Escobar, Jorge Luis Ochoa Vásquez, José Gonzalo Rodríguez Gacha
Simboli
SimboloIniziali MAS
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Muerte a Secuestradores (in italiano Morte ai Sequestratori) o MAS, è stato un gruppo paramilitare colombiano supportato dai cartelli della droga, società americane, politici colombiani e ricchi proprietari terrieri durante gli anni '80 per proteggere i loro interessi economici e combattere i sequestri di persona. Muerte a Secuestradores ha assassinato oppositori politici e organizzatori comunitari e ha salariato la controguerriglia di movimenti come la FARC e la M-19.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Molti baroni della droga iniziarono ad acquistare immensi terreni, in modo tale da riciclare i loro soldi ricavati dalla vendita della droga e per ottenere uno stato sociale tra l'elite tradizionale colombiana. Entro la fine degli anni '80, la nuova classe di narcotrafficanti erano i principali proprietari terrieri in Colombia. Usarono la maggior parte di queste terre per far pascolare il bestiame o le lasciarono completamente spoglie come segno di ricchezza. Inoltre, costituirono eserciti privati per combattere i guerriglieri che cercavano di ridistribuire le loro terre ai contadini locali, di rapirli o di estorcere la tassa gramaje che era comunemente riscossa dalla elite terriera.[1][2] All'epoca, molti ribelli comunisti trovarono un modo per trarre profitto dai rapimenti di membri delle famiglie dei baroni della droga. Il più famoso sequestro di persona fu quello di Martha Nieves Ochoa Vasquez, la sorella dei fratelli Ochoa, nel 1981. I baroni della droga, specialmente gli esponenti del cartello di Medellín, reagirono usando le loro tattiche di assassini contro gang rivali agli insorgenti.[1][3][4]

ACDEGAM[modifica | modifica wikitesto]

Verso la fine del 1981 e l'inizio del 1982, i membri del cartello di Medellín, dell'esercito colombiano, della corporation americana Texas Petroleum, del corpo legislativo colombiano, alcuni piccoli industriali e ricchi proprietari di ranch di bovini si incontrarono in una serie di riunioni a Puerto Boyacá e formarono un'organizzazione paramilitare conosciuta come Muerte a Secuestradores (MAS) per difendere i loro interessi economici, combattere i guerriglieri e fornire protezione alle elite locali dai sequestri ed estorsioni.[5][6][7] Nel 1983, in Colombia si registrarono, per mano degli squadroni della morte del MAS, 240 omicidi di politici, specialmente di leader di comunità, funzionari eletti e contadini.[8]

L'anno seguente, la Asociación Campesina de Ganaderos y Agricultores del Magdalena Medio (in italiano Associazione di proprietari di Ranch e Agricoltori del Magdalena Medio, ACDEGAM) venne creata per gestire sia la logistica che le relazioni pubbliche dell'organizzazione e inoltre fornire un fronte legale per molteplici gruppi paramilitari. ACDEGAM lavorò per promuovere politiche contro il lavoro e minacciò ogni soggetto a favore dei diritti del lavoro o dei contadini. Le minacce vennero sostenute dal MAS che attaccava o assassinata chiunque fosse sospettato di essere un "sovversivo".[5][9] Inoltre, ACDEGAM costruì scuole con l'obiettivo dichiarato di creare un ambiente istruttivo "patriottico e anti-comunista", ma anche strade, ponti e cliniche. Il reclutamento paramilitare, l'immagazzinamento di armi, le comunicazioni, la propaganda e i servizi medici erano tutti gestiti dal quartiere generale dell'ACDEGAM.[9][10]

Verso la fine degli anni '80, ACDEGAM e MAS avevano vissuto una significante crescita. Nel 1985, i potenti narcotrafficanti Pablo Escobar, Jorge Luis Ochoa e Gonzalo Rodríguez Gacha iniziarono a convogliare grandi quantità di denaro nell'organizzazione per pagare armi, equipaggiamento e l'addestramento. I fondi per progetti sociali vennero tagliati e furono diretti al rafforzamento del MAS. Vennero comprati fucili moderni come il Galil, HK G3, FN FAL e AKM dai militari e l'INUNDIL e attraverso vendite private finanziate dal narcotraffico. L'organizzazione aveva computer e gestiva un centro di comunicazione coordinato con l'ufficio di telecomunicazioni dello Stato. Avevano trenta piloti e un assortimento di elicotteri e aerei ad ala fissa. Vennero assunti istruttori militari statunitensi, israeliani, britannici e australiani per insegnare ai centri di addestramento dei paramilitari.[5][7][9][10][11][12]

MORENA[modifica | modifica wikitesto]

Verso la fine degli anni '80, il MAS aveva una presenza significativa in 8 su 32 dipartimenti colombiani – Antioquia, Boyacá, Caquetá, Córdoba, Cundinamarca, Meta, Putumayo e Santander. In questo periodo, uno degli obiettivi dichiarati dei gruppi era quello di uccidere i membri del Fronte Patriottico o qualsiasi gruppo politico che si opponesse al narcotraffico.[5][9] Contemporaneamente, iniziarono a partecipare più intensamente nelle politiche locali, regionali e nazionali. Nell'agosto del 1989, il Movimiento de Restauración Nacional (in italiano Movimento di Restaurazione Nazionale, MORENA) venne formato da alcuni membri dell'ACDEGAM.[senza fonte]

Violenza attribuita erroneamente[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso un'indagine, il governo colombiano scoprì che nel 1983 diversi omicidi vennero erroneamente attribuiti al MAS. Invece, questi 59 omicidi furono compiuti da agenti statali in servizio, tra cui poliziotti e militari.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marc Chernick, The Paramilitarization of the War in Colombia, in NACLA Report on the Americas, vol. 31, n. 5, 1º marzo 1998, pp. 28–33, DOI:10.1080/10714839.1998.11722772. URL consultato il 4 maggio 2022.
  2. ^ James J. Brittain, Revolutionary social change in Colombia : the origin and direction of the FARC-EP, Pluto Press, 2010, ISBN 978-1-84964-423-5, OCLC 656846654. URL consultato il 4 maggio 2022.
  3. ^ Brittain, 2010, p. pp. 129-131.
  4. ^ Forrest Hylton, Evil hour in Colombia, Verso, 2006, ISBN 1-84467-072-4, OCLC 64746766. URL consultato il 4 maggio 2022.
  5. ^ a b c d Colombia's Killer Networks: The Military - Paramilitary Partnership and the United States, su hrw.org. URL consultato il 4 maggio 2022.
  6. ^ Phillip Hough e Nazih Richani, Systems of Violence: The Political Economy of War and Peace in Colombia, in Contemporary Sociology, vol. 32, n. 5, 2003-09, pp. 625, DOI:10.2307/1556508. URL consultato il 4 maggio 2022.
  7. ^ a b Jasmin Hristov, Blood and capital : the paramilitarization of Colombia, Ohio University Press, 2009, ISBN 978-0-89680-267-4, OCLC 230198926. URL consultato il 4 maggio 2022.
  8. ^ Peter Santina, Army of terror, in Harvard International Review, 21, Issue 1, 1998/1999.
  9. ^ a b c d G. L. Simons, Colombia : a brutal history, Saqi, 2004, ISBN 0-86356-758-4, OCLC 56460385. URL consultato il 6 maggio 2022.
  10. ^ a b Jenny Pearce, Colombia, inside the labyrinth, Latin America Bureau (Research and Action), 1990, ISBN 0-906156-45-9, OCLC 22660660. URL consultato il 4 maggio 2022.
  11. ^ Democracy Now! | Who Is Israel's Yair Klein and What Was He Doing in Colombia and Sierra Leone?, su web.archive.org, 14 marzo 2007. URL consultato il 5 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2007).
  12. ^ Kline, Harvey F., State building and conflict resolution in Colombia, 1986-1994, University of Alabama Press, 2002, ISBN 0-8173-1148-3, OCLC 1262358112. URL consultato il 5 maggio 2022.
  13. ^ Rachel Kleinfeld e Elena Barham, Complicit States and the Governing Strategy of Privilege Violence: When Weakness Is Not the Problem, in Annual Review of Political Science, vol. 21, n. 1, 11 maggio 2018, pp. 215–238, DOI:10.1146/annurev-polisci-041916-015628. URL consultato il 6 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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