Matteo Bragantini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Matteo Bragantini

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
22 marzo 2018
Legislatura- XVI
- XVII
Gruppo
parlamentare
XVI:
- Lega Nord Padania

XVII:
- Lega Nord e Autonomie (Da inizio legislatura al 23/03/2015)
- Gruppo misto (Dal 26/03/2015 all'11/04/2016)
- Gruppo misto - componente: Fare!-PRI-Liberali (Dall'11/04/2016 al 12/12/2017)'
- Noi con l'Italia-Scelta Civica per l'Italia-MAIE (Dal 12/12/2017 a fine legislatura)

CoalizioneXVI:
Coalizione di centro-destra del 2008
XVII:
Coalizione di centro-destra del 2013
CircoscrizioneVeneto 1
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2022)
In precedenza:
LN (fino al 2015)
Fare! (2015-2022)
Titolo di studioLaurea in Economia e Commercio
UniversitàUniversità degli Studi di Verona
ProfessioneConsulente commerciale

Matteo Bragantini (Verona, 23 settembre 1975) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità scientifica, ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Verona. Ha lavorato come responsabile commerciale di una società di prodotti di telecontrollo ed automazione industriale.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Dall'anno 1994 è iscritto alla Lega Nord-Liga Veneta, partito nel quale ha ricoperto i seguenti ruoli:

  • dal 1997 al 2001 e, successivamente, da gennaio a settembre 2003 è stato segretario cittadino di Verona; dal 28 settembre 2003 al 28 giugno 2011 è stato segretario provinciale di Verona.
  • da luglio 2012 a gennaio 2013 è stato Commissario Federale della Lega Nord Südtirol e componente del Direttivo Nazionale Veneto della Lega Nord - Liga Veneta eletto nel giugno 2012 fino al 2015[2], incarico che aveva già assunto dal 2001 a settembre 2003.

Matteo Bragantini ha poi svolto compiti amministrativi ed istituzionali all'interno della sua attività politica. Da settembre a dicembre dell'anno 1998 è stato consigliere di amministrazione di Verona Mercato S.p.A. Nel luglio 2004 è diventato assessore della Provincia di Verona con deleghe alla Cultura popolare, Identità veneta e manifestazioni locali per il tempo libero. Ha mantenuto quest'ultimo incarico fino a luglio 2008.[3]

Nel 1996 è stato indagato insieme ad altri 45 leghisti per la costituzione dell'associazione delle camicie verdi processo definitivamente chiuso con non luogo a procedere nel 2016.[4]. Nel 2004 è stato condannato dal tribunale di Verona insieme ad altri cinque leghisti veronesi per aver violato la Legge Mancino relativamente all'organizzazione della raccolta firme contro un campo nomadi abusivo.

Attività parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2008 e successivamente alle elezioni politiche del febbraio 2013 è stato eletto deputato per la Lega Nord nella circoscrizione VII (Veneto 1).[1].

Nel corso della XVI legislatura ha presentato come primo firmatario alcuni disegni di legge tra cui i seguenti[5]:

  • Modifica all'articolo 13 del regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 luglio 1939, n. 1272, in materia di erogazione dei trattamenti pensionistici di reversibilità La proposta prevede che nel caso di morte del pensionato o dell'assicurato con un'età superiore ai 50 anni, qualora non vi siano figli, se il coniuge superstite ha un'età anagrafica inferiore ai 40 anni, l'erogazione della pensione di reversibilità sia sospesa fino al compimento da parte del medesimo di un'età anagrafica pari a quella che aveva il defunto al momento del decesso o fino al compimento del 60º anno di età.
  • Istituzione del Coordinamento nazionale per il contrasto delle frodi assicurative approvato il 30 giugno 2011 in testo unificato alla Camera con il nuovo titolo "Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore". Il testo prevede l'istituzione di un gruppo di lavoro che svolga un'opera di prevenzione e di ottimizzazione della capacità dei sistemi di liquidazione dei sinistri delle compagnie assicurative, attraverso l'interazione di banche dati predisposte in enti quali le motorizzazioni, l'ISVAP, l'ACI ecc. in modo da confrontare i dati delle persone coinvolte nei sinistri, indagandone i casi di ricorrenza che potrebbero nascondere delle frodi. L'obiettivo della legge è eliminare tali frodi ed il danno che queste recano alla collettività se causano un aumento dei premi assicurativi.

Nel luglio 2008 ha presentato un emendamento[6] perché la pensione sociale sia concessa agli aventi diritto a condizione che abbiano soggiornato in via continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale. L'emendamento è stato approvato ed è confluito nella Legge 133/2008 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"[7].

Dal 19 marzo 2013 è vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera dei deputati nella XVII legislatura fino al 2015.[8]

Alla Camera dei deputati è stato membro della prima commissione parlamentare (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni), della Giunta per le Autorizzazioni e del Comitato Parlamentare per i Procedimenti di Accusa.

Il 26 marzo 2015, assieme ad altri due deputati (Roberto Caon, Emanuele Prataviera) e tre senatori (Emanuela Munerato, Patrizia Bisinella, Raffaela Bellot) veneti, lascia la Lega Nord, a causa dell'espulsione di Flavio Tosi dal partito il 14 marzo, approdando quindi al Gruppo misto.[9]

Alle elezioni politiche del 2018 è candidato alla Camera nella lista Noi con l'Italia-UDC nella Collegio plurinominale Veneto 2 - 03 di Verona e Rovigo.[10] La lista, fermatasi all'1,30% a livello nazionale, non accede alla distribuzione dei seggi in quota proporzionale e pertanto Bragantini non viene eletto.

Alle elezioni comunali a Verona del 2022, sostiene Tosi come candidato sindaco. Promuove anche la candidatura di Tosi alla Camera dei Deputati con Forza Italia a settembre dello stesso anno.

Nel dicembre del 2022 si iscrive a Forza Italia e nel gennaio 2024 diventa responsabile organizativo provinciale di Verona di Forza Italia.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Biografia su Camera.it
  2. ^ Sei maroniani e quattro bossiani - il mattino di Padova dal 2003.it» Ricerca Il Mattino, 4 giugno 2012
  3. ^ Matteo Bragantini su Openpolitici, Openparlamento
  4. ^ [http://qn.quotidiano.net/cronaca/2010/01/23/284356-rinvio_giudizio.shtml Quotidiano Net - Rinvio a giudizio per 36 'camicie verdi" L'accusa �� di banda armata] Quotidiano Net, 23 gennaio 2010
  5. ^ Atti presentati in Parlamento da On.Matteo Bragantini, Openparlamento
  6. ^ [http://parlamento.openpolis.it/emendamento/91332 Emendamento 20.19 al ddl C.1386 Legge su Sviluppo, Pubblica Amm., Piano Casa, Scuola, Universit�� - L. 133/2008 Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivit����, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria <br />approvato con il nuovo titolo<br />"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivit����, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria " - OpenParlamento], Openparlamento
  7. ^ Legge 6 agosto 2008, n. 133 Archiviato il 29 marzo 2009 in Internet Archive., Parlamento Italiano
  8. ^ Camera, Bragantini vice del gruppo Lega, L'Arena,20 marzo 2013
  9. ^ Matteo Bragantini, il più produttivo della Camera cambia gruppo, in l'Espresso, 30 marzo 2015.
  10. ^ Elezioni politiche 2018: tutti i candidati in Veneto, su Il Mattino di Padova, 2 febbraio 2018. URL consultato il 13 agosto 2022.
  11. ^ Claudio Perillo, CONGRESSO PROVINCIALE DI FORZA ITALIA: CLAUDIO MELOTTI CONFERMATO ALLA GUIDA DEL PARTITO E ROBERTO DONÀ TRA I VICE., su Il Nuovo Giornale Web - Pianura Veronese. URL consultato il 22 marzo 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie