Luigi Natoli (arcivescovo)

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Luigi Natoli
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Caltagirone
Arcivescovo di Messina
 
Nato15 giugno 1799 a Patti (ME)
Consacrato vescovo22 marzo 1858 dal cardinale Girolamo D'Andrea
Elevato arcivescovo22 febbraio 1867
Deceduto25 febbraio 1875 a Messina
 

Luigi Natoli (Patti, 15 giugno 1799Messina, 25 febbraio 1875) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia

Figlio di Girolamo Natoli e della nobil Donna Nicoletta Piccolo, nato a Patti il 15 giugno 1799, ordinato sacerdote agli inizi del 1822, fu parroco, docente, rettore e prefetto degli studi nel Seminario diocesano, vicario generale e vicario capitolare.

Gli studi umanistici, teologici e giuridici, condotti brillantemente, orientarono la sua attività al vicino seminario, dove ben presto si fece valere non solo come docente, ma anche come responsabile degli studi, per elevare i quali mons. Giuseppe Saitta (1834-1838) aveva invitato il meglio che era riuscito a trovare in diocesi e fuori, e tra essi appunto il Natoli.

Dopo la morte del Saitta il Natoli, che aveva già ricoperto la carica di Vicario generale, resse la diocesi di Patti per alcuni mesi, tra il 1843 e il 1844, come Vicario capitolare, ma la sua attività prevalente, anche sotto il vescovo Orsino (1844-1860), fu sempre quella di docente e responsabile degli studi in seminario; ad essa s'accompagnava quella di poeta d'occasione e, soprattutto, di oratore. Proprio in questo periodo potrebbe porsi il floruit della sua attività e della sua produzione; una volta nominato vescovo, forse, l'attività pastorale ridusse questi impegni culturali a vantaggio di quelli specifici di ministero.

Progettava e sperava appunto di dedicarsi alla direzione degli studi, all'insegnamento, all'oratoria e alla cura delle anime nell'amata Patti quando, su proposta di Ferdinando II delle Due Sicilie, fu eletto da papa Pio IX vescovo di Caltagirone il 15 febbraio, e consacrato a Roma, dal cardinale Girolamo D'Andrea nella chiesa di San Gregorio al Celio, il 22 marzo del 1858; prese possesso della diocesi nell'aprile successivo, facendosi precedere da un'epistola in bel latino, inviata alla sua chiesa da Roma il giorno stesso della consacrazione.

Buone doti di equilibrio ha certamente mostrato nel governo della diocesi se, nel 1867, fu chiamato a guidare l'arcidiocesi di Messina, retta prima da mons. Giuseppe Maria Papardo come amministratore sede plena, e vacante da sei anni per la morte (13 giugno 1861) del cardinale Francesco di Paola Villadecani; questi motivi interni di crisi non erano certo positivamente favoriti dalla situazione esterna e dalle turbolenze seguite all'unità d'Italia, che avevano coinvolto e lacerato l'alto e il basso clero; è anche probabile che a questa promozione abbia contribuito la posizione del Natoli, comune ad alcuni altri vescovi siciliani, meno soggetti al monarca borbone e dichiaratamente fedeli al Papa.[senza fonte] Nel 1870, al Concilio Vaticano I, in diversi suoi interventi, sostenne fortemente la definizione del Dogma dell'infallibilità del papa.[senza fonte]

Morì nel 1875. Riposa nel duomo di Messina.

Genealogia episcopale

Lo stesso argomento in dettaglio: Genealogia episcopale.

Bibliografia

  • Scritti vari di Monsignor Natoli, Tip. Del Progresso, Messina 1877.
  • F. Pisciotta, Natoli Luigi, in F. Armetta (ed.), Dizionario Enciclopedico dei Pensatori e Teologi di Sicilia. Secc. XIX-XX, Palermo 2010.

Voci correlate

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