Leggi Fondamentali di Israele

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Celebrazione del 50º anniversario dall’istituzione della Corte suprema di Israele, il massimo organo giudiziario del paese, responsabile anche del controllo di legittimità costituzionale.

Le Leggi Fondamentali di Israele (in ebraico חוקי היסוד?, Ḥukey HaYesod) sono una raccolta costituzionale di quattordici leggi giuridicamente fondamentali che, insieme, determinano la struttura, ed il vertice dell'ordinamento giuridico israeliano e ne determinano i princìpi, essendo l’ordinamento del paese non dotato di una costituzione codificata in senso proprio.[1]

In generale, tuttavia, regolando il funzionamento intrinseco dello Stato, alcune di queste possono essere modificate solo con un voto a maggioranza qualificata nella Knesset (con requisiti diversi per diverse leggi e sezioni fondamentali). Molte sono basate sulla forma di governo e sulle libertà individuali delineate nella Dichiarazione d'indipendenza israeliana e, spesso, sono state integrate dalla Corte suprema di Israele tramite i precedenti, nel quadro di un sistema misto con caratteristiche di common law[2]. Tra queste, spicca la “Legge Fondamentale: Dignità umana e Libertà”, la quale, godendo di uno status super-legale rafforzato (c.d. “Clausola di limitazione”), consente di nullificare ogni legge che la contraddica (salvo per una legge appropriata ai valori dello Stato e limitata negli effetti), nonché assicura protezioni contro le disposizioni emanate durante uno stato di emergenza[3][4].

Degno di nota è anche il fatto che le leggi fondamentali non coprono chiaramente tutte le questioni costituzionali e non c'è una scadenza fissata per il completamento del processo di fusione, né una regola chiara che determini la gerarchia delle fonti della legislazione fondamentale sulla legislazione ordinaria, lasciando dunque, in molti casi, tali questioni all'interpretazione del sistema giudiziario.

Originariamente previste come bozze di capitoli di una futura costituzione israeliana in senso proprio[5], l’assenza di un consenso in seno ai legislatori (anche per via di questioni più rilevanti come la guerra arabo-israeliana del 1948 e la diffidenza del socialista David Ben-Gurion, fondatore ideale del paese[6][7]) fece sì che tale progetto fosse prima rinviato al 1950 e poi sine die, agendo quest’ultime come una costituzione "de facto" fino alla loro futura incorporazione in una costituzione formale, unitaria e scritta.[8]

L’Assemblea costituente e l’Ordine del giorno Harari

[modifica | modifica wikitesto]
Pagina di copertina per la bozza della Costituzione israeliana proposta dall' “Istituto per le strategie sioniste”.

Sin dalla sua nascita, sebbene Dichiarazione d'indipendenza del 14 maggio 1948 prevedesse un'assemblea costituente che avrebbe dovuto preparare una costituzione entro il 1º ottobre 1948[9], lo Stato di Israele ha avuto una costituzione non codificata. Ciò fu dovuto principalmente alla conformazione dell’ Assemblea Costituente Israeliana (emersa dalle elezioni del 1949 e successivamente meglio nota come “Prima Knesset”) con l’Ordine del giorno Harari (in ebraico הַחְלָטַת הֲרָרִי?) del 13 giugno 1950, adottato per dirimere provvisoriamente le controversie sorte sulla questione.

Per sopperire a tale mancanza, tuttavia, l’Assemblea ha presto dovuto emanare diverse leggi che si occupassero degli aspetti basilari di una democrazia parlamentare e dei diritti umani, venendo poi riconosciute come strumentalmente fondamentali, ai fini dell’organizzazione istituzionale, dal Primo presidente della Corte Suprema israeliana Aharon Barak e, conseguentemente, dai suoi successori, influenzando la determinazione dell’ordinamento in quanto commistione di diritto ebraico, common law e altre fonti, mancando per l’appunto il documento scritto.[10]

Alla fine di tale processo, poiché persistettero i dissidi, si decise di rimettere la risoluzione della materia al successivo organo legislativo emerso dalle Leggi fondamentali e, per questo, il 16 febbraio 1949 l’Assemblea adottò una legge di transizione per trasformarsi nella moderna Knesset e riservare, senza scadenze, alle successive legislature tale potere.[11]

La "Rivoluzione costituzionale" e lo sviluppo del controllo giudiziario

[modifica | modifica wikitesto]

La costituzione israeliana prima del 1992

[modifica | modifica wikitesto]

In tale contesto, tra il 1958 e il 1988, la Knesset passò nove leggi fondamentali, tutte riguardanti le istituzioni dello stato: rilevante, qui, è come il potere di Controllo di legittimità costituzionale, che tecnicamente sarebbe dovuto esistere essendo la legislazione di due tipologie differenti, non sia stato affrontato nella “Legge fondamentale: La Magistratura”, o altrove nelle leggi fondamentali di Israele fino a quel momento, bensì fu, in alcuni casi, rigettato dalla suprema corte, mentre in altri accettato, sebbene solo in alcune circostanze procedurali (come una modifica non attuata a maggioranza assoluta).

La rivoluzione costituzionale del 1992-1995

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, alla fine, la Knesset approvò le prime due leggi fondamentali relative ai diritti umani e all’ordinamento dei poteri di controllo recentemente desunti dalla Corte Suprema.

Questi aggiornamenti furono definiti dal giudice Aharon Barak, come l’avvio di una “rivoluzione costituzionale” in Israele, determinando che, per emendare la raccolta, fosse necessario, paradossalmente, che la Knesset dichiarasse la sua “intenzione di voler violare la legge vigente”, lasciando così alla corte “interpretare e "[dare] contenuto a" quelle leggi”, ammettendo così il definitivo potere di sindacarle, insieme chiaramente alla legislazione ordinaria, poiché comunque parte dell’ordinamento vigente.[12][13][14][15]

Il ragionamento principale della Corte, in tal senso, fu che la Knesset avesse due ruoli distinti all'interno dello stato israeliano a seconda del tipo di legislazione che stesse promulgando: in altre parole, oltre alla sua posizione di ramo legislativo, che occupa quando si tratta di legislazione ordinaria, la Knesset agisce come un'assemblea costituente autorizzata a scrivere una costituzione formale per Israele quando approva le Leggi Fondamentali, derivando questa autorità dal sopracitato Ordine del giorno Harari della Prima Knesset di rimettere il compito di scrivere la costituzione all’ideale “Seconda Knesset”, marcando così un allontanamento dal common law[16] e frenando significativamente la supremazia parlamentare, di eredità britannica, della Knesset, convertendo, secondo alcuni studiosi costituzionali israeliani, la costituzione israeliana da una costituzione non codificata a una costituzione formale e scritta , anche se incompleta.[17]

Procedura di emendamento

[modifica | modifica wikitesto]

Vista la natura non codificata, la Knesset potenzialmente può approvare qualsiasi legge a maggioranza semplice, anche una che potrebbe probabilmente essere in conflitto con le Leggi Fondamentali di Israele, a meno che la legge da emendare non abbia quorum specifici per la sua modifica.

Alcune Leggi Fondamentali che includono condizioni specifiche sono:

  • La “Legge fondamentale: La Knesset”, la quale, all’Art. 4, ossia sul sistema elettorale, prevede la modifica di quest’ultimo solo a maggioranza di 61 dei 120 membri della Knesset, e all’Art. 44, ossia quello che impedisce la modifica della legge con una legislazione di emergenza, prevede la modifica solo a maggioranza di 80 membri.
  • In via generica, invece, la maggioranza dei membri della Knesset può modificare le leggi fondamentali sul governo e sulla libertà di occupazione.[18]

Lista delle Leggi Fondamentali di Israele

[modifica | modifica wikitesto]

In questo contesto, sono categorizzate come leggi fondamentali:

Anno di approvazione Legge Fondamentale Descrizione
1958 (aggiornata nel 1987) Legge Fondamentale: La Knesset Descrive le funzioni legislative del parlamento dello stato.
1960 Legge Fondamentale: Territori israeliani Assicura che i territori statali restino beni pubblici.
1964 Legge Fondamentale: Il Presidente dello Stato Descrive lo status, l’elezione, i criteri di eleggibilità, i poteri e le procedure del Presidente dello Stato.
1968 Legge Fondamentale: Il Governo Abrogata dalla Legge del 1992, poi ripristinata, con alcuni emendamenti nel 2001.
1975 Legge Fondamentale: L’Economia Statale Regola i pagamenti fatti dallo e verso lo stato, conferendo anche esplicitamente a quest’ultimo il potere di coniazione.
1976 Legge Fondamentale: L’Esercito Rinforza le basi costituzionali e legali per l’operazione delle Forze di difesa israeliane, subordinando quest’ultime al governo, determinando le procedure di arruolamento e vietando l’istituzione e/o il mantenimento di ulteriori forze militari.
1980 Legge Fondamentale: Gerusalemme Determina lo status di Gerusalemme in quanto capitale di Israele, assicurandone l’integrità e l’unità, emanando disposizioni in merito ai luoghi sacri, conferendo diritti ai membri di tutte le religioni e garantendo preferenze speciali nei riguardi dello sviluppo urbano.
1984 Legge Fondamentale: La Magistratura Regola l’autorità, le istituzioni, i princìpi di indipendenza, la trasparenza, la nomina, i criteri di eleggibilità ed i poteri della magistratura.
1988 Legge Fondamentale: Il Controllore di Stato Regola i poteri, i compiti ed i doveri del supervisore degli organi governativi, dei ministri, delle istituzioni, delle autorità, delle agenzie e delle figure operanti per conto dello stato.
1992 Legge Fondamentale: Dignità umana e Libertà Dichiara che i diritti umani in Israele sono basati sul riconoscimento del valore dell’uomo, sulla inviolabilità della vita e sulla sua libertà, definendo quest’ultima come il diritto di entrare ed uscire dal paese, il diritto alla privacy (inclusi i discorsi, gli scritti e le note), il diritto alla riservatezza e la protezione da perquisizioni illecite del domicilio e della persona, riservando alla legge ordinaria le limitate eccezioni. In aggiunta, la legge prevede protezioni contro le disposizioni emanate durante uno stato di emergenza.
1994 Legge Fondamentale: Libertà di occupazione Garantisce ad ogni cittadino israeliano o residente nel paese il diritto di "impegnarsi liberamente in ogni occupazione, professione, o commercio", riservando alla legge ordinaria le limitate eccezioni. In aggiunta, la legge prevede protezioni sulla permanenza degli individui e contro le disposizioni emanate durante uno stato di emergenza.
2001 Legge Fondamentale: Il Governo Abroga l’omonima legge del 1992, riguardo l’elezione diretta del Primo ministro, ripristinando la precedente legge del 1968 con alcuni emendamenti.
2014 Legge Fondamentale: Il Referendum Stabilisce la necessità, qualora il Governo adotti una decisione o stipuli un trattato internazionale sulla materia, che le leggi, la giurisdizione e l’autorità amministrativa dello Stato di Israele possono smettere di essere applicati ad una determinata area geografica solo se o una maggioranza qualificata di 80 rappresentanti l’ha approvata o, se solo la maggioranza assoluta l’ha approvata, anche un referendum l’ha fatto, alludendo dunque, oltre al territorio riconosciuto israeliano, anche a quello internazionalmente disputato, ma riconosciuto in patria (ossia Gerusalemme Est, Alture del Golan ed i territori oltre la Linea verde del 1949).
2018 Legge Fondamentale: Lo Stato-Nazione Definisce Israele come lo stato nazionale del popolo ebraico, dichiarando per quest’ultimo l’unica rivendicazione ed autodeterminazione nello stato, definendo l’ebraico la lingua ufficiale e fornendo all’arabo uno status speciale. Infine, definisce ulteriormente i simboli, le festività ed il calendario nazionale.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (EN) Basic Laws, su knesset.gov.il.
  2. ^ (EN) Aeyal Gross, The Politics of Rights in Israelian Constitutional Law, vol. 3.2, Israel Studies, 1998, pp. 80–118, DOI:10.2979/ISR.1998.3.2.80.
  3. ^ (EN) Q&A on the Override Clause, su en.idi.org.il.
  4. ^ (EN) Basic Law: Human Dignity and Liberty, su knesset.gov.il.
  5. ^ (EN) Ruth Gavison, The Controversy over Israel's Bill of Rights (PDF), in Israel Yearbook of Human Rights, vol. 15, 1985, pp. 113–154.
  6. ^ (EN) Orit Rozin, "Forming a Collective Identity: The Debate over the Proposed Constitution, 1948–1950", vol. 26.2, Journal of Israeli History, 2007, p. 251.
  7. ^ (EN) The Documented History of Israel: Who needs a Constitution?, su israelsdocuments.blogspot.com.au, 25 aprile 2013.
  8. ^ Dalia Dorner, Israel has a Constitution?, in Saint Louis University Law Journal, vol. 43, 1999, pp. 1325–1366.
  9. ^ (EN) Declaration of establishment of the State of Israel [Dichiarazione di istituzione dello Stato di Israele], su mfa.gov.il, 14 maggio 1948.
    «[...] fino all'istituzione delle autorità elette e regolari dello Stato in conformità con la Costituzione che sarà adottata dall'Assemblea Eletta Costituente entro e non oltre il 1º ottobre 1948, il Consiglio del Popolo agirà come Consiglio provvisorio di Stato e il suo organo esecutivo, l'Amministrazione popolare, sarà il Governo provvisorio dello Stato ebraico, che sarà chiamato "Israele".»
  10. ^ (EN) United Mizrahi Bank v. Migdal Cooperative Village | Cardozo Israel Israeli Supreme Court Project, su versa.cardozo.yu.edu.
  11. ^ (EN) The Constituent Assembly, su knesset.gov.il.
  12. ^ Aharon Barak, “A Constitutional Revolution: Israel’s Basic Laws,” Constitutional Forum / Forum Constitutionnel4, no. 1–4 (October 11, 2011): 1993, DOI10.21991/C92D47
  13. ^ Basic Law: Freedom of Occupation, sec. 7
  14. ^ Stephen Gardbaum, “The New Commonwealth Model of Constitutionalism,” The American Journal of Comparative Law49, no. 4 (Autumn 2001): 720–22, DOI10.2307/841055
  15. ^ Navot, Suzi. The Constitution of Israel: A Contextual Analysis. Constitutional Systems of The World. Oxford, United Kingdom ; Portland, Oregon: Hart Publishing, 2014, 31-32.
  16. ^ Navot, Suzi. The Constitution of Israel: A Contextual Analysis. Constitutional Systems of The World. Oxford, United Kingdom ; Portland, Oregon: Hart Publishing, 2014, 33-34.
  17. ^ Navot, Suzi. “The Migration of Proportionality: From Human Rights to the Principle of Equality in Elections — The Case of Israel.” In Human Rights Human Rights in Contemporary World: Essays in Honour of Professor Leszek Garlicki, edited by Marek Zubik, 1. Auflage. Warsaw: Wadywnictwo Sejmowe, 2017, 2-3.
  18. ^ (EN) Basic Laws - Introduction, su knesset.gov.il, The Knesset.
  Portale Israele: accedi alle voci di Wikipedia che parlano d'Israele