Jeran

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Jeran
Nome Proto-germanico Antico inglese
*Jē₂ran / *Jē₂raz Gēr / Ior
Significato anno, annata, raccolto
Forma Fuþark antico Fuþorc
Unicode
U+16C3

U+16C4

U+16E1
Traslitterazione j io
Trascrizione j io
IPA [j] [jo]
Ordine alfab. 12 28 o 29

*Jēran o *Jēraz (tema *jē2ra-[1]; gotico jēr, anglo-frisone ȝēr /yēr/, alto tedesco antico ed antico sassone jār, antico norreno ār), che significa "raccolto", "annata", è il nome proto-germanico ricostruito della runa del Fuþark antico j (carattere Unicode ᛃ).

Discendenti di tale runa sono le due rune del Fuþorc Gēr (ᛄ) e Ior (ᛡ, una runa legata) e la runa del Fuþark recente Ar (ᛅ). Il nome della lettera corrispondente nell'alfabeto gotico (, 𐌾) è jer.

Il proto-germanico *jē2ran è collegato all'avestico yāre ("anno"), ai greci ὧρος (oros, "anno") e ὥρα (ora, "stagione"), allo slavonico jarŭ ("primavera") ed all'-or nel latino hornus ("di quest'anno", da *ho-jōrinus), tutti derivati da un tema *yer-o- del proto-indoeuropeo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La derivazione della runa del Fuþark antico è incerta; alcuni studiosi la vedono come una modificazione della lettera latina G (una C con un tratto, dunque legata anche alla runa kaunan) mentre altri la ritengono un'innovazione germanica; in ogni caso essa compare fin dalle prime iscrizioni runiche, apparendo sul pettine di Vimose (harja). La trasformazione della runa fu una delle più radicali, ed essa dovette possedere numerose versioni[2].

La runa jeran passò poi nel Fuþorc anglosassone e frisone in due versioni, gēr (ᛄ) e ior (ᛡ), quest'ultima una runa legata di gyfu ed is (vedi la runa ear); gēr viene scritta molto frequentemente con l'altro simbolo, ᛡ, sulle epigrafi e sui manufatti, mentre la forma ᛄ compare solo raramente su manoscritti tardi (delineandosi come un simbolo differente da ior).

Anche la lettera jer (𐌾) dell'alfabeto gotico è basata sulla forma della runa del Fuþark antico: questo è uno dei due soli casi (l'altro è urus, derivato da uruz) in cui la runa ha dato origine alla lettera gotica. Questo è dovuto al fatto che, al tempo dell'introduzione del gotico, né l'alfabeto latino né quello greco (da cui derivano solitamente le lettere gotiche) possedeva grafemi distinti per i/j e per u/w, e perciò essi furono ricavati dal Fuþark antico.

Fuþark recente[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ar (runa).
L'evoluzione della runa.

Durante il VII e l'VIII secolo, la j iniziale in *jara si perse nel proto-norreno, che cambiò anche il valore fonetico della runa da /j/ ad /a/; dopo svariate modifiche e riutilizzi di altre versioni come grafemi di suoni differenti (che coinvolsero anche le rune sowilo, naudiz e haglaz), alla fine la runa jēran diede origine alla ár del Fuþark recente (, ᛅ).

Poemi runici[modifica | modifica wikitesto]

La runa jeran compare nel poema runico anglosassone con il nome di Ger:

Poema runico:[3] Traduzione:

Antico inglese
Ger byÞ gumena hiht, ðonne God læteþ,
halig heofones cyning, hrusan syllan
beorhte bleda beornum ond ðearfum.


L'estate è una gioia per l'uomo, quando Dio, il santo Re del Paradiso,
permette alla terra di produrre frutti scintillanti
per i ricchi come per i poveri.

Nei poemi runici norvegese ed islandese compare invece la runa ár.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Page (2005:15); la parola potrebbe essere stata neutra o maschile in proto-germanico.
  2. ^ Enoksen 1998:51.
  3. ^ Poemi originali e traduzioni inglesi sono presenti qui Archiviato il 1º maggio 1999 in Internet Archive..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enoksen, Lars Magnar (1998). Runor: historia, tydning, tolkning. Historiska Media, Falun. ISBN 91-88930-32-7
  • Looijenga, J. H. (1997). Rune intorno al Mare del Nord e sul Continente tra il 150 e il 700 (disponibile qui), pagina 76. Dissertazione, Università di Groninga.
  • Page, R.I. (2005). Runes. The British Museum Press. ISBN 0-7141-8065-3