It's My Life (No Doubt)

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It's My Life
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaNo Doubt
Pubblicazione30 ottobre 2003
Durata3:45
Album di provenienzaThe Singles 1992-2003
GenereNew wave
Pop
EtichettaInterscope
ProduttoreNellee Hooper, No Doubt
Registrazione2003
FormatiCD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Dischi di platinoBandiera della Norvegia Norvegia[2]
(vendite: 10 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[3]
(vendite: 1 000 000+)
No Doubt - cronologia
Singolo precedente
(2003)
Singolo successivo
(2012)

It's My Life è un brano musicale del gruppo californiano No Doubt, cover dell'omonimo singolo dei Talk Talk del 1984.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è stato pubblicato come singolo circa un mese prima della pubblicazione del primo greatest hits del gruppo, The Singles 1992-2003, pubblicato il 25 novembre 2003.

La canzone è stata prodotta dagli stessi No Doubt con Nellee Hooper, registrata da Karl Derfler e missata da Mark "Spike" Stent.

Il brano è stato in nomination ai Grammy Award nella categoria "Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocal".

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale è stato diretto da David LaChapelle.[4] Esso è ambientato negli anni trenta e vede protagonista Gwen Stefani, ritratta come una vedova nera, il cui look assomiglia a quello dell'attrice Jean Harlow. Gwen interpreta una donna che viene processata e condannata a morte per l'omicidio di tre uomini, interpretati dai tre componenti maschili del gruppo. La prima vittima, interpretata da Tom Dumont, muore avvelenata durante una cena; la seconda (Tony Kanal) viene investita dall'auto della donna; mentre la terza (Adrian Young) viene folgorata dopo che la donna butta il phon nella vasca da bagno in cui l'uomo si stava lavando. Il video si chiude mostrando i tre uomini, presumibilmente dall'oltretomba, che ridono mentre assistono per televisione all'esecuzione della loro assassina nella camera a gas.

Il video si è aggiudicato due premi agli MTV Video Music Awards del 2004, nelle categorie "Best Pop" e "Best Group". Inoltre era in nomination anche nelle categorie "miglior regia", "miglior scenografia" e "miglior sceneggiatura".

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. It's My Life – 3:48
  2. Sunday Morning (live) – 4:49
  3. Rock Steady (live) – 5:53
  4. Bathwater (live) – 4:01

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2003)[5] Massima
posizione
Australia 12
Belgio 11
Germania 9
Irlanda 6
Regno Unito 17
Classifica (2004) Massima
posizione
Australia 7
Francia 19
Italia 7
Paesi Bassi 4
Stati Uniti 10
Stati Uniti (adult contemporary) 20
Stati Uniti (alternative) 32
Stati Uniti (dance) 16
Stati Uniti (Top 40 Adult Recurrents) 1
Svezia 4
Svizzera 12

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti
  • Gabrial McNair – tastiere

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://aria.com.au/pages/aria-charts-accreditations-singles-2003.htm
  2. ^ ifpi.no, https://web.archive.org/web/20121105012246/http://www.ifpi.no/sok/lst_trofeer_sok.asp?type=artist (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  3. ^ (EN) No Doubt - It's My Life – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 12 marzo 2021.
  4. ^ LaChapelle Studio - Music Videos, su lachapellestudio.com. URL consultato il 5 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2011).
  5. ^ It's my life by No Doubt peaked up to #1 in Argentina Archiviato il 3 marzo 2007 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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