Il Megafono - Lista Crocetta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Il Megafono)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il Megafono - Lista Crocetta
LeaderRosario Crocetta
PresidenteLoredana Lauretta
SegretarioRosario Faraci
StatoBandiera dell'Italia Italia
(Bandiera della Sicilia Sicilia)
SedePalermo
Fondazione2012
Dissoluzione27 luglio 2017
IdeologiaAutonomismo
Socialdemocrazia
CollocazioneCentro-sinistra
CoalizioneItalia. Bene Comune (2013)
Seggi massimi Camera
0 / 630
Seggi massimi Senato
1 / 315
(Nel PD)
Seggi massimi Europarlamento
0 / 73
Seggi massimi ARS
5 / 90
(2012)
Sito webwww.ilmegafono.info/

Il Megafono - Lista Crocetta è stato un partito politico regionalista di centro-sinistra, presieduto dall'ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita[modifica | modifica wikitesto]

Il Megafono compare per la prima volta sulla scena politica come lista elettorale a sostegno di Rosario Crocetta, candidato Presidente di Partito Democratico ed Unione di Centro. La lista consegue 118.346 voti ed il 6,17 %, ottenendo cinque parlamentari all'Assemblea regionale siciliana[1].

La nuova formazione viene costituita ufficialmente il 22 novembre 2012 e viene ribattezzato in Il Megafono - Lista Crocetta; mantiene la sua indipendenza dal Partito Democratico e nascono i coordinamenti provinciali[2].

Elezioni politiche del 2013[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 il Megafono partecipa alla competizione elettorale, prendendo parte alla coalizione di centro-sinistra Italia. Bene Comune (composta da PD, SEL e Centro Democratico) a sostegno del candidato premier Pier Luigi Bersani.[3]

Le liste vengono presentate solamente al Senato della Repubblica in Sicilia. Nonostante nella regione siciliana il premio di maggioranza venga assegnato al centro-destra, Il Megafono riscuote comunque un ragguardevole 6,16%, che consente l'elezione di un senatore, il capolista Giuseppe Lumia.[4][5]

Sviluppi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni amministrative siciliane del 9 e 10 giugno 2013 il Megafono ottiene il 12,11% a Catania, l'8,97% a Messina, il 6,24% a Ragusa ed il 5,71% a Siracusa[6][7].

Nel giugno 2013 aderisce al movimento un consigliere comunale di Firenze, Susanna Agostini, eletta nel PD.[8] Nello stesso periodo nasce il Megafono Toscano[9][10][11].

Il 20 luglio 2013 la direzione siciliana del PD approva una mozione nella quale si ribadisce che "non possono coesistere modalità di doppia militanza" di iscritti del PD nel "Megafono" di Crocetta[12].

Alle elezioni europee del 2014 un esponente del Megafono, l'assessore della giunta Crocetta Michela Stancheris, è candidata nella lista del PD ma non viene eletta.

Alle elezioni amministrative del 31 maggio e del primo giugno 2015 il Megafono a Gela ottiene l'11,63% dei voti.

Il 27 luglio del 2015, il gruppo parlamentare de Il Megafono all'ARS, viene sciolto[13].

Regionali Siciliane del 2017[modifica | modifica wikitesto]

Già nel febbraio 2017 Rosario Crocetta costituisce un'associazione chiamata "#Riparte Sicilia", per "andare oltre il Megafono"[14] ma in luglio annuncia la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza della Regione, ricostituendo la lista "Il Megafono"[15]

Il 19 settembre 2017 viene ricostituito il gruppo parlamentare all'ARS a cui aderiscono, oltre allo stesso Crocetta, anche altri quattro deputati regionali provenienti dal PD.

Nonostante ciò le liste del movimento non vengono ripresentate alle regionali siciliane del 5 novembre 2017, alcuni candidati del Megafono vengono comunque inseriti all'interno di Arcipelago Sicilia-Micari Presidente, lista civica a sostegno del candidato presidente del centro-sinistra Fabrizio Micari[16], ma nessuno viene eletto.

L'indagine per finanziamento illecito[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 maggio 2018 Rosario Crocetta riceve un avviso di garanzia dalla procura di Caltanissetta perché indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e per finanziamento illecito ai partiti, nell'ambito dell'inchiesta "Double face", che ha portato all'arresto dell'ex vicepresidente di Confindustria Antonello Montante e diversi esponenti delle forze dell'ordine. Avrebbe ricevuto un milione di euro nel 2012 da 5 imprenditori per la sua campagna elettorale e della lista il Megafono. [17]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

È strutturato in circoli comunali che dipendono dai coordinamenti provinciali. Non sono ancora stati convocati congressi. Il presidente Crocetta ha "previsto la possibilità di una doppia tessera"[18].

Nelle istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Rosario Crocetta, leader de "Il Megafono".

Assemblea Regionale Siciliana[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2012 aderiscono al gruppo de Il Megafono Lista Crocetta dell'ARS 6 deputati regionali[19], che restano 5 perché Crocetta nel novembre 2013 ha lasciato il gruppo per aderire a quello del PD. Nel giugno 2014 i 5 lasciano Il Megafono e creano un gruppo autonomo "Territorio e socialisti"[20].

Alle elezioni regionali del novembre 2017 non presentano lista autonoma e nessuno dei suoi esponenti candidati nelle liste di centrosinistra viene eletto.

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Eletto nella lista del Megafono nel Senato della Repubblica:

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Voti % Seggi
Regionali Sicilia 2012 118.346 6,03 5
Politiche 2013 Camera
(non presente)
- - -
Senato
(presente solo in Sicilia)
138.581 0,45 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni Regionali del 28 ottobre 2012 - Riepilogo Regionale, in Regione Siciliana. URL consultato il 26 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2013).
  2. ^ Il governatore presenta il suo movimento porte aperte ai delusi del centrosinistra, in la Repubblica, 22 novembre 2012, p. 4 sez.Palermo. URL consultato il 3 marzo 2013.
  3. ^ Crocetta: 'La società civile è con noi faremo un gruppo autonomista-democratico', in la Repubblica, 22 gennaio 2013, p. 2 sez.Palermo. URL consultato il 31 gennaio 2013.
  4. ^ a b Gli eletti al Senato in Sicilia, in Giornale di Sicilia, 25 febbraio 2013. URL consultato il 3 marzo 2013.
  5. ^ Scheda di attività di Giuseppe Lumia, in Sito ufficiale Senato della Repubblica. URL consultato il 21 giugno 2013.
  6. ^ Report Voti Candidati Sindaco e Liste, in Informatizzazione Dati Elezioni Comunali 2013, 21 giugno 2013. URL consultato il 21 giugno 2013.
  7. ^ Giacinto Pipitone, Il Megafono cresce e si avvicina al Pd, in Giornale di Sicilia, 21 giugno 2013. URL consultato il 21 giugno 2013.
  8. ^ Il Megafono Lista Crocetta approda in Toscana, su sicilianews24.it. URL consultato il 3 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
  9. ^ GoNews - Archivio, su archivio.gonews.it. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  10. ^ Provincia Livorno (PDF), su provincia.livorno.it (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2015).
  11. ^ Val Tiberina Informa, su valtiberinainforma.it. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2015).
  12. ^ Direzione del Pd, sul "Caso Megafono" il partito non fa sconti a Crocetta - Live Sicilia, su livesicilia.it. URL consultato il 21 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2013).
  13. ^ Dal sito istituzionale ARS, su ars.sicilia.it.
  14. ^ Repubblica - Palermo
  15. ^ www.canicattiweb.com
  16. ^ Regionali, c'è l'intesa fra Pd e Crocetta Il Megafono confluisce nella lista Micari, in Giornale di Sicilia. URL consultato l'11 ottobre 2017.
  17. ^ Live Sicilia, su livesicilia.it (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2018).
  18. ^ gesù - SiciliaInformazioni, su siciliainformazioni.com. URL consultato il 21 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  19. ^ Deputati del Gruppo Il Megafono Lista Crocetta, in ars.sicilia.it. URL consultato il 14 maggio 2013.
  20. ^ "Addio al Megafono? È un golpe Vadano pure all'opposizione" - Live Sicilia, su livesicilia.it. URL consultato il 19 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Blog ufficiale, su megafonotoscano.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2018).
  • Gruppo parlamentare ARS, su ars.sicilia.it. URL consultato il 19 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).