Gottifredo di Raynaldo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gottifredo di Raynaldo
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
TitoloCardinale diacono di San Giorgio in Velabro
Incarichi ricoperti
 
Natofine XII secolo/inizio XIII secolo
Creato cardinale17 dicembre 1261 da papa Urbano IV
Deceduto1287
 

Gottifredo di Raynaldo, anche noto come Goffredo di Raynaldo o Goffredo da Alatri (Alatri, fine XII secolo/inizio XIII secoloRoma, 3 aprile 1287), fu un cardinale italiano, che ricoprì anche la carica di podestà di Alatri dal 1286 al 1287.

Il Palazzo del cardinale Gottifredo in Alatri

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da nobile famiglia, divenne canonico della Cattedrale di Alatri nel 1229. Nipote del potente cardinale Riccardo Annibaldi venne creato cardinale diacono del titolo di San Giorgio in Velabro nel dicembre del 1261 con una bolla di papa Urbano IV. Nel 1264 curò la divisione dei beni tra il vescovo e il capitolo e dettò il nuovo Statuto Capitolare. Nel 1269 ottenne la signoria di Ceprano, dopo una serie di acquisti di terre da parte della sua famiglia che continuò negli anni successivi.

Dopo un'intensa attività durante la quale riuscì a tessere solide impalcature politiche ottenne simultaneamente quattro canonicati in varie parti d'Europa, dando vita ad uno dei feudi più potenti della zona, annoverando ingenti ricchezze.

Era presente a Bologna quando la città il 29 luglio 1278 riconobbe con atto solenne il dominio papale. In qualità di rettore (dal 1243) della chiesa alatrense di Santo Stefano, nel 1284 ne promosse l'ampliamento.

Nel 1286 venne nominato podestà di Alatri (per celebrare la sua carica, edificò nel luogo centrale della città un imponente palazzo, che resta a testimoniarne il potere).

Con l'elezione del cardinale Giacomo Savelli a papa (Onorio IV), avvenuta il 2 aprile 1285, Goffredo gli subentrò nella carica di cardinale protodiacono.

Il cardinale Gottifredo era un'importante personalità sia in campo politico che religioso. L'inventario della sua eredità, redatto il 31 maggio del 1287, indica l'abbandono della vita terrena nei primi mesi dello stesso anno, probabilmente colpito da peste.

Attività politico-diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

La sua figura è legata ai più importanti eventi della secolare lotta tra il Papa e l'Imperatore.

Il contesto è quello delle divisioni fra le famiglie nobiliari di Alatri, provocate dal contrasto tra il papato e gli ultimi Svevi: alcune parteggiavano con gli svevi, altre erano schierate con gli angioini. Partigiano di queste ultime era il cardinale Gottifredo.

Egli intesse una laboriosa azione diplomatica per conto della Santa Sede: la sua amicizia con il sovrano francese Carlo I d'Angiò, che incoronò egli stesso nel 1266, lo aiutò a comprendere le più sorprendenti mosse diplomatiche a favore del papato e contro le aspirazioni degli Hohenstaufen, contribuendo al definitivo tramonto della dinastia sveva.

Conclavi[modifica | modifica wikitesto]

Durante il suo periodo di cardinalato vi furono ben otto conclavi e Goffredo da Alatri partecipò a tutti:

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale diacono di San Giorgio in Velabro Successore
Pietro Capocci
1244 - 1259
1261 - 1287 Pietro Peregrossi
1288 - 1289
Predecessore Cardinale protodiacono Successore
Giacomo Savelli
1277 - 1285
12851287 Matteo Rubeo Orsini
1287 - 1305