Giuseppe Vittorio Ugo

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Giuseppe Vittorio Ugo (Palermo, 13 giugno 18971987) è stato un architetto, ingegnere e scenografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia d'artisti, secondogenito dello scultore Antonio Ugo e di Teresa De Lisi, figlia dello scultore Benedetto De Lisi.

Si diplomò al corso speciale di architettura presso il Regio Istituto di Belle Arti, e proseguì gli studi in ingegneria laureandosi nel 1921 alla Regia Scuola d'Applicazione (all'epoca entrambe istituzioni collegate).[1]

Fu tra i discepoli del celebre architetto Ernesto Basile, e assieme ad altri continuatore della sua scuola.

Partecipò a numerosi concorsi in tutta Italia, e aderì al movimento architettonico razionalista.

Durante la prima e la seconda guerra mondiale prestò servizio militare dove per due anni fu esposto sul fronte greco.

Si trasferì a Roma lavorando negli studi di Cinecittà, e collaborando con Gino Morici alle scenografie di alcuni film di Domenico Paolella (Gli ultimi della strada e Angelica fra i paladini), di Pino Mercanti (All'ombra della gloria[2] e I ragazzi di Vallecroce) e di Erminio Macario.

Insieme continueranno presso le strutture cinematografiche della “Favorita Film - cinematografica Palermo”, grazie ai capitali del Conte Enrico Cassina.

Nel secondo dopoguerra impegnò la sua attività nella ricostruzione in Sicilia.

L'"Archivio Ugo", che contiene le carte, i progetti e la documentazione di Antonio (1870-1950), Giuseppe Vittorio (1897-1987) e Vittorio (1938-2005), si trova nel palazzo dove prima sorgeva il villino Ugo, disegnato nel 1908 da Ernesto Basile, in via Sammartino a Palermo.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Ospedale Sanatoriale "Ingrassia" a Palermo (1929-1937);
  • la sede del Circolo del Tennis (1933-1934) sempre a Palermo;
  • Casa Amoroso-Crivello (1934-1935);
  • Villino Castagna a Mondello;
  • Villino Cataldo a Mondello;
  • Villino Casabona a Mondello;
  • Villino Oliveri a Mondello;
  • Villino Verace a Mondello;
  • Villa Sperlinga in via Sammartino a Palermo;
  • Villa Bonedil Tasca Lanza in via Cordova, a Palermo;
  • palazzo della Dogana in via Crispi (1948)
  • progetto per un borgo rurale (1954) a Dagala Fonda (TP);
  • la Casa del pellegrino (1952);
  • la sede del Club Canottieri Roggero di Lauria al Foro Italico (1956);
  • la nuova sede dell'Escal (1964);
  • il nuovo Ospedale civile di Reggio Calabria (1967);
  • la nuova sede dell'EAS (1951);
  • Banca popolare di Canicattì (1956);

Nel 1950 lavorò in collaborazione per i piani regolatori di alcune aree di Palermo (Mondello, parco della Favorita e parco di Monte Pellegrino).

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • La storia dell'abitazione e l'architettura odierna, Palermo 1933.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Matteo Iannello e Glenda Scolaro, Palermo - Guida all'Architettura del '900, Palermo, Salvare Palermo, 2009, ISBN 978-88-95964-06-5.
  • Vittorio Franchetti Pardo, L'architettura nelle città italiane del XX secolo: dagli anni Venti agli anni Ottanta, Milano, Jaca Book, 2003, ISBN 88-16-40632-1.
  • Matteo Iannello, Archivio Giuseppe Vittorio Ugo, in Paola Barbera, Maria Giuffrè (a cura di), Archivi di architetti e ingegneri in Sicilia 1915-1945, edizioni Caracol, Palermo 2011, pp. 160-163 ISBN 978-88-89440-69-8

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Altre[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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