Giovanni Casimiro del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg
Giovanni Casimiro | |
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Giovanni Casimiro del Palatinato ritratto da David Beck nel 1645 circa | |
Conte palatino di Kleeburg | |
In carica | 12 agosto 1604 – 18 giugno 1652 |
Predecessore | Giovanni I |
Successore | Carlo Gustavo |
Nascita | Zweibrücken, 20 aprile 1589 |
Morte | Castello di Stegeborg, 18 giugno 1652 (63 anni) |
Casa reale | Wittelsbach |
Padre | Giovanni I del Palatinato-Zweibrücken |
Madre | Maddalena di Jülich-Kleve-Berg |
Consorte | Caterina di Svezia |
Figli | Cristina Maddalena Carlo Gustavo Maria Eufrosina Eleonora Caterina Adolfo Giovanni |
Religione | Protestantesimo |
Giovanni Casimiro del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg (Zweibrücken, 20 aprile 1589 – Castello di Stegeborg, 18 giugno 1652) fu il terzo figlio del conte palatino Giovanni I del Palatinato-Zweibrücken e di Maddalena di Jülich-Kleve-Berg.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu dal 1611 al 1617 conte palatino di Zweibrücken-Neukastel e dal 1617 al 1652 conte palatino di Zweibrücken-Kleeburg, con residenza a Birlenbach, nel castello di Unterelsaß. Fondò la dinastia dei Kleeburgi, una linea dei conti palatini di Zweibrücken.
Nel 1613 si recò per conto dell'Unione protestante a Stoccolma dal re Gustavo II Adolfo di Svezia, allo scopo di sostenere le tesi dei protestanti tedeschi. Qui conobbe la propria futura moglie e il 21 giugno 1615 sposò a Stoccolma la principessa Caterina di Svezia (10 novembre 1584 - 13 dicembre 1638), figlia del re Carlo IX di Svezia e sorellastra di Gustavo II Adolfo. A causa della confusione derivata dallo scoppio della Guerra dei trent'anni si stabilì in Svezia nel 1622, dove ottenne come feudo il castello di Stegeborg dal re Gustavo Adolfo.
Dopo la morte del re nella battaglia di Lützen del 1632 e durante il successivo governo di tutela del cancelliere Axel Oxenstierna per la minorenne regina Cristina, si distinse come oppositore del cancelliere, nella speranza di ottenere il trono svedese per la propria famiglia. Quando Cristina raggiunse l'età adulta nel 1644, simpatizzò con lui, il quale aveva prontamente provveduto a che la giovane regina crescesse coi suoi due figli, Carlo Gustavo e Adolfo Giovanni. Nel 1647 ella nominò Carlo Gustavo generalissimus delle truppe svedesi, ponendolo a capo dell'esercito che si recò in Germania, segnalando con questo gesto la sua volontà di sposarlo. Nel 1650 Cristina si rese conto che non sarebbe mai riuscita a sposare l'amato a causa dell'opposizione della corte, ma il 6 giugno 1654 nominò Carlo Gustavo suo erede universale al trono, consentendogli alla sua morte di salire al potere con il nome di Carlo X. Egli lasciò per questo i propri possedimenti tedeschi nelle mani del fratello Adolfo Giovanni.
Matrimonio e figli
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Casimiro e Caterina Vasa ebbero otto figli:
- Cristina Maddalena (27 maggio 1616 a Nyköping - 14 agosto 1662 al castello di Karlburg), sposò nel 1642 il margravio Federico VI di Baden-Durlach (1617-1677);
- Carlo Federico (13 luglio 1618 a Meisenheim - 13 settembre 1619);
- Elisabetta Amalia (11 settembre 1619 - 2 luglio 1628);
- Carlo Gustavo (18 novembre 1622 a Nyköping - 23 febbraio 1660 a Göteborg), 1652-1660 conte palatino di Zweibrücken-Kleeberg, 1654-60 col nome di Carlo X Gustavo, re di Svezia; sposò a Stoccolma nel 1654 la contessa Maria Eleonora di Holstein-Gottorp (1636-1715);
- Maria Eufrosina (14 febbraio 1625 - 24 ottobre 1687 a Höjentorp), sposò nel 1647 a Stoccolma Magnus Gabriel De la Gardie († 1686);
- Eleonora Caterina (17 maggio 1626 - 1692 a Osterholz); nel 1646 a Stoccolma sposò il langravio Federico d'Assia-Eschwege (1617-1655);
- Adolfo Giovanni (21 ottobre 1629 - 24 ottobre 1689), 1654-1689 come successore del fratello Carlo Gustavo divenuto re di Svezia, fu conte palatino di Zweibrücken-Kleeberg; nel 1649 a Stoccolma sposò la contessa Else Beata Brahe (1629-1653);
- Giovanni Gustavo (n. circa 1630).
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marlis Zeus: A Pfälzer in Stockholm: Johann Casimir of Pfalz Zweibrücken, brother-in-law and trusted friend Gustavs IITH Adolf in the Dreißigjährigen war, 2nd edition, helmet publishing house Karlsruhe, 2004, ISBN 3-9808133-7-1
- Michael Shrubs: Absolutism and army reform: Of Sweden military at the end 17. Century; Europe in history, volume 4; Winkler, Bochum, 2000. Ktn. ISBN 978-3-930083-58-9, LN. ISBN 978-3-930083-62-6 (P. 61-62)
- Ludwig Holzfurtner, the Wittelsbacher: State and dynasty in eight centuries, W. Kohl hammer, Stuttgart 2005, ISBN 3170181912
- Lothar K. Kinzinger: Sweden and Pfalz Zweibrücken - problems of a mutual integration. The Principality of Pfalz Zweibrücken under Swedish foreign rule (1681 - 1719); 1988
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Casimiro del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg
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