Giornale di bordo di Cristoforo Colombo
Giornale di bordo di Cristoforo Colombo | |
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Autore | Cristoforo Colombo |
1ª ed. originale | |
Genere | Cronaca |
Ambientazione | Colonizzazione europea delle Americhe |
Il giornale di bordo di Cristoforo Colombo è il diario redatto dall'ammiraglio genovese durante il suo primo viaggio dal 3 agosto 1492 all’11 marzo 1493. Il documento originale è andato perduto.
Genesi[modifica | modifica wikitesto]
Il giornale doveva rappresentare il resoconto del viaggio da mostrare ai finanziatori, i re di Spagna, al suo ritorno e presentare ciò che era stato scoperto e reclamato dalla Spagna. Il secondo obiettivo era portare una lettera al Gran khan, una volta raggiunte le Indie, e di stabilire rapporti diplomatici.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
Il documento originale è andato perduto e ciò che sappiamo oggi proviene da fonti indirette:
- Bartolomé de Las Casas nella sua Brevissima relazione della distruzione delle Indie racconta delle atrocità commesse nei confronti delle popolazioni native americane durante gli anni del colonialismo spagnolo, ricorrendo spesso a citazioni e stralci tratti dal diario di Colombo.[1]
- Fernando Colombo, figlio secondogenito, scrisse una prima biografia del padre, Historie nelle quali s'ha particolare e vera relatione della vita e de' fatti dell'ammiraglio D. Cristoforo Colombo, suo padre. E dello scoprimento, ch'egli fece dell'Indie occidentali, dette Mondo Nuovo, hora possedute dal serenissimo Re cattolico anch'egli citando diversi passi del primo diario.[2]
L'opera[modifica | modifica wikitesto]
Il testo rappresentava dunque un elenco di scoperte che rientravano sotto i possedimenti dell'Impero spagnolo, oltre a indicare dove si trovassero l'oro e le spezie. Oltre a ciò, Colombo si sofferma spesso sulla descrizione del paesaggio incontrato, dalla fauna e dalla flora, dalle popolazioni, descrivendone gli usi, i costumi e soprattutto la religione, in quanto popoli "conquistati" dovevano essere convertiti alla religione cristiana.
Colombo descrive il paesaggio costituito da isole (oggi i Caraibi) convinto che si trattino delle numerosissime isole al largo di Cipango (Giappone), cercando continuamente quei segni di civiltà che possano indicargli la strada verso il Gran khan.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ GIORNALE DI BORDO DI CRISTOFORO COLOMBO [collegamento interrotto], su zainozingaro.altervista.org. URL consultato il 20/01/2020.
- ^ Fernando Colombo - Historie della vita di Cristoforo Colombo e della scoperta del Nuovo Mondo - 1678, su libriantichionline.com. URL consultato il 20/01/2020.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fernando Colombo, Historie nelle quali s'ha particolare e vera relatione della vita e de' fatti dell'ammiraglio D. Cristoforo Colombo, suo padre. E dello scoprimento, ch'egli fece dell'Indie occidentali, dette Mondo Nuovo, hora possedute dal serenissimo Re cattolico, Venezia, Iseppo Prodocimo, 1678.
- Cristoforo Colombo, Diario del primo viaggio, in Gli scritti, torino, Einaudi, 1992.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]