Gioacchino Francesco Caprini

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Gioacchino Francesco Caprini
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Bitetto (1718-1729)
 
Nato27 aprile 1663 ad Arischia o all'Aquila
Ordinato presbitero4 giugno 1689
Nominato vescovo24 gennaio 1718 da papa Clemente XI
Consacrato vescovo6 febbraio 1718 dal cardinale Sebastiano Antonio Tanara
Deceduto20 aprile 1729 (65 anni) a Bitetto
 

Gioacchino Francesco Caprini (27 aprile 1663Bitetto, 20 aprile 1729) è stato un vescovo cattolico italiano, dal 1718 vescovo di Bitetto.

Biografia e ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo e l’anno di nascita di Gioacchino Francesco Caprini sono stati dibattuti: Arischia[1] e L’Aquila si contendono i natali del presule. La nobile famiglia arischiese Caprini, come molte altre casate aristocratiche locali, aveva scelto di inurbarsi a L’Aquila, pur mantenendo possedimenti nella nativa Arischia.[2]

Diventato sacerdote, fu nominato canonico del Duomo aquilano.

Il vescovo aquilano Ignacio de la Cerda lo nominò vicario generale e, successivamente, i cardinali Francesco Barberini e Tommaso Ruffo lo delegarono alla reggenza della Vicaria di Farfa.

Nel centro sabino Gioacchino Francesco Caprini ospitò il fuggiasco vescovo aquilano Ignacio de la Cerda, malvisto dal governo borbonico e bandito dal Regno di Napoli.

Il 24 gennaio 1718 papa Clemente XI lo nominò vescovo di Bitetto. Fu ordinato il 6 febbraio dello stesso anno dal cardinale Sebastiano Antonio Tanara, vescovo di Frascati, co-consacranti José Gasch, arcivescovo di Palermo, e Bartolomeo Castelli, vescovo di Mazara del Vallo. Curò il restauro del tetto della cattedrale di Bitetto.[3]

Attività letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Cura l’edizione e la pubblicazione del Mazzetto di vari discorsi sagri opera dello zio, l’agostiniano Giovanni Paolo Caprini.[4]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angelo Signorini, La diocesi di Aquila descritta ed illustrata, Aquila, Grossi, 1868.
  2. ^ La palestra aternina, Aquila, Vecchioni, 1889.
  3. ^ Chiesa di San Michele Arcangelo <Bitetto>
  4. ^ Alfonso Dragonetti, Le vite degli illustri aquilani, Aquila, Perchiazzi, 1847.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]