Giancarlo Castelbarco
Giancarlo Castelbarco | |
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Nascita | Milano, 2 giugno 1884 |
Morte | Campoformido, 29 ottobre 1917 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Cavalleria |
Anni di servizio | 1905-1917 |
Grado | Capitano |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano (1915-1918) |
Battaglie | Battaglia di Caporetto |
Comandante di | 5º Squadrone, Reggimento "Cavalleggeri di Roma" (20°) |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Giancarlo Castelbarco (Milano, 2 giugno 1884 – Campoformido, 29 ottobre 1917) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale[2].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Discendente dei Castelbarco nacque a Milano il 2 giugno 1884, figlio di Alessandro e Pasqua Vivaldi.[N 1][1] Compiuti gli studi, nel 1903 fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì due anni dopo con la nomina a sottotenente assegnato all'arma di cavalleria, in forza al Reggimento "Cavalleggeri di Monferrato" (13º).[1] L'8 maggio 1907 sposò a Torino Emilia Ceriana Mayneri (1884-1955), da cui ebbe tre figli: Maria Teresa, Francesca Franca e Alessandro. Divenuto tenente nel 1908, negli anni successivi lavorò come istruttore di equitazione presso l'Accademia Militare di Modena, venendo promosso capitano nell'agosto 1915, a guerra con l'Impero austro-ungarico già iniziata.[1] Trasferito, dietro sua domanda, al Reggimento "Cavalleggeri di Roma" (20°), che operava appiedato nella zona di Monfalcone, come comandante del 5º Squadrone combattendo insieme ai fanti del Regio Esercito nelle trincee del basso Isonzo.[1] Nell'ottobre 1917, dopo l'esito disastroso della battaglia di Caporetto e la seguente ritirata generale dei reparti dell'esercito dietro la linea del Piave lo squadrone, che era inquadrato nella I Brigata di cavalleria, fu inviato nella pianura friulana per cercare di ritardare il più possibile l'avanzata delle avanguardie nemiche.[1] Il 29 ottobre ricevette l'ordine di occupare con i suoi uomini l'abitato di Pasian Schiavonesco e di mantenere saldamente la posizione per proteggere il ripiegamento delle truppe italiane e trattenere il più possibile il nemico.[1] Schierato a sbarramento dello stradone per Udine, alle 15:00 del 29 ottobre il 5º Squadrone fu investito dalla avanguardie della 5ª Divisione tedesca.[1] Il combattimento infuriò per tutto il giorno ed egli fu l'anima della resistenza.[1] Ferito una prima volta alla gamba sinistra, e poi una seconda volta all'addome, incitò i suoi cavalleggeri alla resistenza fino a che non sopraggiunse la morte.[1] Con Regio Decreto del 19 agosto 1921 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una via di Milano porta il suo nome.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
— Regio Decreto 19 agosto 1921.
— Decreto Luogotenenziale 13 giugno 1918.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il Conte Alessandro Castelbarco Visconti Simonetta era nato il 5 novembre 1848 a Ispra, Varese, ed era deceduto il 14 novembre 1917 a Casatenovo, Lecco. Fanny Vivaldi Pasqua era nata il 22 novembre 1848 a Milano ed era deceduta il 2 dicembre 1921 a Milano.
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gaetano Carolei, Guido Greganti e Giuseppe Modica, Le Medaglie d'oro al Valor Militare 1917, Roma, Tipografia regionale, 1968, p. 174.
- Massimo Coltrinari e Giancarlo Ramaccia, 1917. L'anno terribile: Dalla Bainsizza alla sorpresa strategica di Caporetto, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2018.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Castelbarco, Giancarlo, su Combattenti Liberazione.
- Giancarlo Castelbarco, su Cultura Trentino.
- Il Sante Dorigo, su ANA Conegliano.