Gastone Picchini

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Gastone Picchini
NascitaPadova, 8 marzo 1916
MorteLinares de Mora, Spagna, 31 maggio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1928-1936
GradoSottotenente a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Gastone Picchini (Padova, 8 marzo 1916Linares de Mora, 31 maggio 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Padova l'8 marzo 1916.[3] Dopo aver compiuto gli studi medi presso l'Istituto tecnico Selvatico della sua città natale, si dedicò all'arte dell'incisione pur continuando a studiare privatamente.[1] Nel luglio 1935 si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di allievo sergente del corso speciale di pilotaggio, a seguito di concorso, e fu assegnato alla Sezione Trasporti Aeronautica (T.A.) dell'aeroporto di Elmas.[1] Nel mese di settembre fu trasferito alla Scuola di pilotaggio dell'Aeroporto di Aviano, e nel mese di ottobre conseguì il brevetto di pilota d'aeroplano su velivolo Caproni Ca.100.[1] Promosso primo aviere pilota venne trasferito 21º Stormo O.A. (Osservazione Aerea) dell'Aeroporto di Padova, dove nel febbraio 1936 ottenne il brevetto di pilota militare su apparecchio Fiat B.R.2 e la promozione a sergente.[1] Nel maggio dello stesso anno fu assegnato al 53º Stormo Caccia Terrestre di stanza sull'aeroporto di Torino-Mirafiori da dove partì per la Spagna il 12 luglio 1937, assegnato all'Aviazione Legionaria.[1] Venne assegnato alla Squadriglia Autonoma Caccia-Mitragliamento[N 1] equipaggiata dapprima con i biplani IMAM Ro.37 Lince, e poi con i caccia Fiat C.R.32.[1] Cadde in combattimento a Linares de Mora il 31 maggio 1938, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una via di Padova porta il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Sergente pilota da caccia, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, in dieci mesi di lotta, si distingueva, per grande valore ed audacia, in moltissime azioni e combattimenti aerei sui fronti di Madrid, Beichite, Huesca e Teruel, rientrando più volte con l’apparecchio colpito. Chiesto ed ottenuto di far parte di una speciale squadriglia di mitragliamento, riconfermava, in travolgenti e temerarie azioni a volo rasente, le sue mirabili doti di combattente e di aviatore. il 31 maggio 1938, mentre a volo rasente, sfidando la furia della reazione antiaerea, mitragliava insistentemente alcune batterie avversarie presso Linares de Mora, immolava gloriosamente la vita colpito dal fuoco nemico, contro il quale aveva portato per 141 volte la sua implacabile azione. Cielo di Spagna, luglio 1937-maggio 1938.[4]»
— Regio Decreto 13 settembre 1938.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Costituita sul campo d'aviazione di Valenzuela, Saragozza, era al comando di Ferruccio Vosilla, e vi cui militavano piloti come Ido Zanetti, Mario Bellagambi, Giuseppe Lo Moro, e Duilio Nicchiarelli.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 237.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]