Gaetano di Borbone-Due Sicilie
Gaetano di Borbone-Due Sicilie | |
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Conte di Girgenti | |
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Nome completo | Gaetano Maria Federico |
Nascita | Napoli, Due Sicilie, 12 gennaio 1846 |
Morte | Lucerna, Svizzera, 26 novembre 1871 |
Luogo di sepoltura | El Escorial, Madrid, Spagna |
Padre | Ferdinando II delle Due Sicilie |
Madre | Maria Teresa d'Austria |
Consorte | Isabella di Borbone-Spagna |
Gaetano di Borbone-Due Sicilie, Conte di Girgenti (Napoli, 12 gennaio 1846 – Lucerna, 26 novembre 1871), era il settimo dei figli di Ferdinando II delle Due Sicilie e della seconda moglie Maria Teresa d'Austria. Gaetano era un membro del Casato di Borbone-Due Sicilie e consorte di Isabella, Principessa delle Asturie, per due volte riconosciuta erede presuntiva al trono di Spagna. Attraverso questa unione, Gaetano fu creato un Infante di Spagna.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Aveva un carattere allegro e insieme ai fratelli Luigi e Alfonso si divertiva ad organizzare scherzi ai gentiluomini della corte. Alle loro scorribande si aggiunse poi Maria Sofia di Baviera, moglie del fratellastro Francesco. Anche il padre Ferdinando era un tipo allegro e scherzoso e si comportava affettuosamente nei confronti dei figli come qualsiasi padre di famiglia.
La madre invece era molto riservata e preferiva vivere appartata lontano dalla mondanità e dalla vita di corte, occupandosi soltanto dei figli.
Gaetano seguì il destino della sua esule famiglia che, dopo la fuga da Napoli, visse a Roma presso il palazzo del Quirinale.
Matrimonio e morte[modifica | modifica wikitesto]
Fu scelta per lui come sposa l'infanta Maria Isabella di Spagna, figlia di Isabella II di Spagna e divenne egli Infante di Spagna [1], decorato con onorificenze spagnole [2]. Il matrimonio avvenne nel 1868 e restò senza figli.
Gaetano si ammalò di una grave forma di depressione che lo portò a suicidarsi nel novembre del 1871 a Lucerna. Dato che probabilmente anche il fratello Luigi morì suicida (ma il fatto fu forse tenuto segreto), può darsi che la prospettiva di vivere per tutta la vita in esilio, senza poter tornare nel proprio regno di nascita e di appartenenza e senza una propria identità sia stata una condizione troppo pesante da accettare.
Antenati[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Regno di Spagna) |
— 1868 (1020°) |
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Cavaliere di Gran Croce del Reale e distinto ordine spagnolo di Carlo III |
— 1868 |
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica |
— 1868 |
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Cavaliere di Gran Croce Ordine del Merito di San Lodovico |
«Nomina del 15 ottobre 1869» |
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Arrigo Petacco. La regina del sud. Milano, Mondadori, 1992. ISBN 88-04-43391-4
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