Glucosio-6-fosfato isomerasi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da GPI (gene))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
glucosio-6-fosfato isomerasi
Modello tridimensionale dell'enzima
Struttura tridimensionale della glucosio-6-fosfato isomerasi di coniglio[1]
Numero EC5.3.1.9
ClasseIsomerasi
Nome sistematico
D-glucosio-6-fosfato aldoso-ketoso-isomerasi
Altri nomi
fosfoesoso isomerasi; fosfoesomutasi; esosofosfato isomerasi; glucosio fosfato isomerasi; fattore autocrino di motilità
Banche datiBRENDA, EXPASY, GTD, PDB (RCSB PDB PDBe PDBj PDBsum)
Fonte: IUBMB

La glucosio-6-fosfato isomerasi (o fosfoglucosio isomerasi) è un enzima appartenente alla classe delle isomerasi. Catalizza la reazione all'equilibrio di conversione del glucosio 6-fosfato in fruttosio 6-fosfato:

D-glucosio 6-fosfato <=> D-fruttosio 6-fosfato

L'enzima viene codificato dal gene GPI localizzato sul Cromosoma 19 19q12-13.2 a 39.55-39.58Mb[2].

La proteina ha diverse funzioni sia all'interno che all'esterno della cellula. Nel citoplasma, viene coinvolta nella glicolisi, nella gluconeogenesi e nella via del pentosio-fosfato (fase delle interconversioni) mentre al di fuori della cellula assolve il ruolo di fattore neurotrofico per i neuroni spinali e sensoriali. Difetti nel gene GPI sono la causa principale di una forma di anemia emolitica e di deficit enzimatico e danni neurologici anche incompatibili con la vita[3].

La reazione più importante nella quale viene coinvolto l'enzima è la catalisi dell'isomerizzazione o modificazione geometrica del fosfoglucosio o glucosio-6-fosfato (G6P) a fruttosio-6-fosfato (F6P), durante la prima fase della glicolisi. Questo enzima sposta l'equilibrio della reazione verso la forma enolica del glucosio la quale è identica alla forma enolica del fruttosio, la reazione si completa quando la forma enolica si "trasforma" in fruttosio per opera dell'enzima.

La glucosio-6-fosfato isomerasi viene anche secreta da alcune cellule tumorali, dove però prende il nome di fattore autocrino di motilità[4] agisce stimolando il processo di metastasi[5].

  1. ^ Jeffery, C.J., Bahnson, B.J., Chien, W., Ringe, D., Petsko, G.A., Crystal structure of rabbit phosphoglucose isomerase, a glycolytic enzyme that moonlights as neuroleukin, autocrine motility factor, and differentiation mediator., in Biochemistry, n. 39, 2000, pp. 955-964, PMID 10653639.
  2. ^ Sequenza
  3. ^ Entrez Gene: GPI glucose phosphate isomerase, su ncbi.nlm.nih.gov.
  4. ^ Dobashi Y, Watanabe H, Sato Y, et al., Differential expression and pathological significance of autocrine motility factor/glucose-6-phosphate isomerase expression in human lung carcinomas, in J. Pathol., vol. 210, n. 4, dicembre 2006, pp. 431–40, DOI:10.1002/path.2069, PMID 17029220.
  5. ^ Watanabe H, Takehana K, Date M, Shinozaki T, Raz A, Tumor cell autocrine motility factor is the neuroleukin/phosphohexose isomerase polypeptide, in Cancer Res., vol. 56, n. 13, 1º luglio 1996, pp. 2960–3, PMID 8674049.