Friðrik Dór

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Friðrik Dór
Friðrik Dór all'Iceland Airwaves 2011
NazionalitàBandiera dell'Islanda Islanda
Genere[1]Contemporary R&B
Pop
Periodo di attività musicale2010 – in attività
EtichettaAlda Music
Album pubblicati5
Studio4
Live1

Friðrik Dór Jónsson (Hafnarfjörður, 7 ottobre 1988) è un cantante islandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Hafnarfjörður, Friðrik Dór ha intrapreso la carriera musicale nel 2010 con la pubblicazione del suo album in studio di debutto Allt sem þú átt, che nel corso dell'anno ha venduto 1 948 copie fisiche, risultando uno dei dischi più venduti secondo la Félag Hljómplötuframleiðenda.[2] L'anno seguente ha totalizzato altre 700 vendite.[3] Nel 2017, invece, ha aggiunto al suo totale altre 598 unità, nel 2018, 2019 e 2020 ne ha aggiunte rispettivamente 743, 665 e 540.[4][5][6][7]

Nel 2012 viene messo in commercio Vélrænn, che è riuscito a totalizzare 923 vendite pure in suolo islandese, terminando come il 55º album più venduto nella classifica annuale.[8] Tre anni dopo ha preso parte a Söngvakeppnin, il processo di selezione nazionale per l'Eurovision Song Contest, con il brano Í síðasta skipti, raggiungendo la serata finale, ove si è classificato secondo.[9]

Nel 2016 Dönsum (eins og hálfvitar), Fröken Reykjavík e Ástin á sér stað sono state tre delle venti hit di maggior successo nella Tónlistinn, che combina dati streaming e passaggi radiofonici in territorio islandese.[10] Anche Hringd'í mig, pubblicato l'anno successivo, ha riscosso successo nazionalmente, terminando 11º nella classifica dei singoli annuale.[11] All'Íslensku tónlistarverðlaunin, il principale riconoscimento musicale islandese, ha ottenuto diverse candidature, tra cui una come Cantante dell'anno.[12][13][14]

Dætur, il quarto LP uscito nel gennaio 2021,[15] gli ha permesso di conseguire la numero uno sia nella classifica dischi che in quella dedicata ai singoli contemporaneamente, piazzando Þú al vertice di quest'ultima graduatoria; inoltre, tutte le album track tratte dal progetto sono figurate all'interno della top twenty nazionale.[16] Dallo stesso anche Bleikur og blár si è imposto in vetta alla Tónlistinn.[17]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 – Allt sem þú átt
  • 2012 – Vélrænn
  • 2018 – Segir ekki neitt
  • 2022 – Dætur

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2020 – Í síðasta skipti: Friðrik D'or í Kaplakrika 06.10.18

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2024 – Mæður

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Sjomleh (con Sveppi e Auðunn Blöndal)
  • 2013 – Glaðasti hundur í heimi
  • 2013 – Í kvöld (con Emmsjé Gauti)
  • 2014 – Alveg sama (til í allt pt. II) (con Bent e Steindi Jr.)
  • 2015 – Skál fyrir þér
  • 2016 – Dönsum (eins og hálfvitar)
  • 2016 – Fröken Reykjavík
  • 2017 – Hringd'í mig
  • 2018 – Fyrir fáeinum sumrum
  • 2018 – Á sama tíma, á sama stað/Heimaey (con Jón Jónsson)
  • 2018 – Segir ekki neitt
  • 2018 – Hata að hafa þig ekki hér (con Bríet)
  • 2019 – Ekki stinga mig af
  • 2019 – Hingað þangað (con Aron Can)
  • 2019 – Einn tveir (con Huginn)
  • 2021 – Segðu mér
  • 2021 – Hvílíkur dagur
  • 2022 – Risar
  • 2022 – Jólabróðir (con Jón Jónsson)
  • 2023 – Vinn við það (con Herra Hnetusmjör e Þormóður)
  • 2023 – Springur út (con GDRN e Moses Hightower feat. Stórsveit Reykjavíkur)
  • 2023 – Skóinn út í glugga (con Laddi)
  • 2024 – Úthverfi (con i Kvikindi)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Laura Studarus, Ólafur Arnalds and the Curious Case of Reykjavík Chips, su Paste, 28 dicembre 2016. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2021).
  2. ^ (IS) Upplagseftirlit 2010 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 12 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  3. ^ (IS) Upplagseftirlit 2011 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 12 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  4. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2017, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  5. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2018, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  6. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2019, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  7. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  8. ^ (IS) Upplagseftirlit 2012 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  9. ^ (EN) Victor M. Escudero, It's María Ólafsdóttir for Iceland!, su Eurovision Song Contest. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2015).
  10. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - 2016, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  11. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - 2017, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  12. ^ (IS) Íslensku tónlistarverðlaunin 2015, su Ríkisútvarpið, 4 marzo 2016. URL consultato il 13 marzo 2021.
  13. ^ (IS) Atli Þór Ægisson, Emmsjé Gauti hlaut flest verðlaun, su Ríkisútvarpið, 2 marzo 2017. URL consultato il 13 marzo 2021.
  14. ^ (IS) Atli Þór Ægisson, Íslensku tónlistarverðlaunin – samantekt, su Ríkisútvarpið, 14 marzo 2018. URL consultato il 13 marzo 2021.
  15. ^ (IS) Friðrik Dór: „Mig langaði bara í þennan fíling aftur“, su K100, 31 gennaio 2022. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  16. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - Vika 5, 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 7 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2022).
  17. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - Vika 14, 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 10 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2022).

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