Francesco Conconi

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Francesco Conconi

Rettore dell'Università degli Studi di Ferrara
Durata mandato1 novembre 1998 –
31 ottobre 2004
SuccessorePatrizio Bianchi

Francesco Conconi (Como, 19 aprile 1935) è un medico italiano.

È stato rettore dell'Università di Ferrara, ed è direttore del Centro Studi Biomedici Applicati allo Sport dello stesso ateneo.

Salito alla ribalta delle cronache sportive per le sue innovative prestazioni del doping ematico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente esperto di talassemia, agli inizi degli anni ottanta sviluppò un test - denominato Test di Conconi - che tramite la correlazione tra sforzo fisico e battito cardiaco indicava la soglia anaerobica. Questo test divenne molto diffuso per la misurazione delle prestazioni degli atleti e successivamente per lo sviluppo di algoritmi per il funzionamento di orologi da fitness, tapis roulant e cyclette.[1]

Negli anni ottanta e novanta il suo laboratorio fece anche sperimentazioni sull'uso di steroidi e eritropoietina per il miglioramento delle prestazioni atletiche e in seguito fu accusato di praticare doping.[1]

Assistenza al Coni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 presentò la proposta al Comitato olimpico nazionale italiano di fornire l'assistenza del proprio staff universitario per migliorare le prestazioni di alcuni atleti italiani, in particolare nel ciclismo, canottaggio, sci di fondo, pattinaggio di velocità, nuoto e lotta, tutti sport i cui atleti avrebbero maggiormente beneficiato del suo trattamento. La sua proposta venne accettata, ma secondo le ricerche condotte dal dirigente sportivo Sandro Donati l'assistenza fornita dal professore ferrarese sarebbe stata basata sul doping del sangue.

Tuttavia grazie alla ricerca di Conconi, finanziata con fondi pubblici, diversi atleti azzurri ottennero risultati di prestigio, culminati ai XVII Giochi olimpici invernali, dove l'Italia trionfò raccogliendo un totale di venti medaglie. Come venne documentato in seguito, molti degli atleti dello sci di fondo, disciplina dove gli azzurri vinsero 9 medaglie, registrarono un tasso di ematocrito superiore al 50%: il dato costituisce un indizio dell'uso dell'eritropoietina e comporterebbe oggi (ma non nel 1992 e 1994) la sospensione dell'atleta in via cautelativa per motivi di salute.[2]

Il centro studi dell'Università degli Studi di Ferrara guidato da Conconi assisteva inoltre numerosi ciclisti e altri atleti: un altro assistente del professore, Michele Ferrari, ha pubblicamente ammesso di assistere atleti nel doping del sangue.[3]

Sentenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003, Conconi, insieme ai collaboratori Ilario Casoni e Giovanni Grazzi, è stato riconosciuto colpevole dei reati legati al doping[4] con sentenza n. 533-2003 del Tribunale di Ferrara, depositata il 16 febbraio 2004; il tribunale ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti degli imputati solo per intervenuta prescrizione, riconoscendone comunque la colpevolezza fino alla data del 9 agosto 1995. Conconi e i suoi collaboratori sono stati assolti non sussistendo alcuna colpa, limitatamente ai fatti successivi al 9 agosto 1995.[5]

Atleti coinvolti[modifica | modifica wikitesto]

Il numero degli atleti i cui dati sono inseriti nel file DBLAB è notevolmente maggiore (470 secondo quanto riportato dalla sentenza del Tribunale di Ferrara).[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marco Bonarrigo, Costruire campioni dal cuore pazzo, Corriere della sera (suppl. Corriere Innovazione) 26 marzo 2021, pag. 20
  2. ^ O. S. Andersen, N. C. Jung, Danskerlaegen, 2000.
  3. ^ Sports Illustrated; Cycling News; Bicycling Archiviato il 18 aprile 2010 in Internet Archive.; Cycling News Archiviato il 7 settembre 2008 in Internet Archive..
  4. ^ Di cui agli articoli. 81 cpv, 110 c.p. e 1. L. 13 dicembre 1989 n. 401.
  5. ^ Le motivazioni della sentenza Conconi Archiviato il 30 settembre 2012 in Internet Archive., 2004.
  6. ^ la Repubblica/sport: Conconi, la lista choc L'Epo a 22 campioni, su repubblica.it. URL consultato l'11 luglio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Bonarrigo, Costruire campioni dal cuore pazzo, Corriere della sera (suppl. Corriere Innovazione) 26 marzo 2021, pag. 20
  • Alessandro Donati, Campioni senza valore ed. 1989, capitolo "Los Angeles è vicina" pag. 39.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Rettore dell'Università di Ferrara Successore
Pietro Dalpiaz 1998-2001 Francesco Conconi I
Francesco Conconi 2001-2004 Patrizio Bianchi II
Controllo di autoritàVIAF (EN43480466 · ISNI (EN0000 0003 5783 2919 · SBN CFIV089424 · LCCN (ENn91061214 · J9U (ENHE987007366253205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n91061214