Enea Codotto

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Enea Codotto
NascitaLatisana, 21 aprile 1955
MortePadova, 5 febbraio 1981
Cause della morteConflitto a fuoco
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
GradoCarabiniere Scelto
DecorazioniMedaglia d'oro al valore militare
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Enea Codotto (Latisana, 21 aprile 1955Padova, 5 febbraio 1981) è stato un carabiniere italiano, caduto vittima in uno scontro a fuoco con alcuni terroristi di estrema destra appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari.

Arruolatosi nell'Arma dei carabinieri nel 1975, dopo aver prestato servizio presso la stazione di Teolo (PD), dal 1976 era in forze, come Appuntato, presso il nucleo radiomobile della compagnia di Abano Terme (PD).[1]

L'omicidio[modifica | modifica wikitesto]

La sera del 5 febbraio 1981, la pattuglia del nucleo operativo e radiomobile con a bordo Enea Codotto di 25 anni e Luigi Maronese di 23 anni, avvertiti dalla chiamata di un cittadino, si portano nei pressi del canale Scaricatore, nel quartiere Bassanello alla periferia di Padova.[2] Arrivati sul posto sorprendono alcuni militanti del gruppo terroristico neofascista NAR mentre tentano di recuperare un borsone di armi precedentemente nascoste nel letto del canale.[3]

Scoperti dai militari, il gruppo, composto dai fratelli Cristiano e Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Gilberto Cavallini, Giorgio Vale e Gabriele De Francisci, ingaggia un violento conflitto a fuoco con gli agenti, colpendoli a morte. Prima di essere uccisi, i carabinieri, riescono a colpire il leader del gruppo, Valerio Fioravanti, il quale, gravemente ferito ad entrambe le gambe, verrà poco dopo arrestato.[4]

Il 5 febbraio 2004, in occasione della ricorrenza del conflitto a fuoco in cui il carabiniere morì, la caserma sede del comando provinciale carabinieri di Padova è stata intestata a lui ed al carabiniere Luigi Maronese. Anche la motovedetta CC 818 di Pescara, già dislocata a Taranto, è stata intitolata a Codotto.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Capo equipaggio di autoradio di nucleo operativo e radiomobile, già distintosi in precedente, rischiosa operazione di servizio per la quale era stato promosso per benemerenze d’istituto, interveniva di notte, in località isolata, ove sorprendeva alcune persone sospette, risultate successivamente appartenere a pericoloso gruppo eversivo, mentre recuperavano armi e munizioni precedentemente occultate in un canale. Sostenuto dall’azione del militare autista — che reagiva con l’arma in dotazione, benché ferito da terrorista in agguato — ingaggiava con quest’ultimo violento conflitto a fuoco, incalzandolo e ferendolo gravemente. A sua volta proditoriamente aggredito dagli altri terroristi che gli esplodevano contro numerosi colpi di arma da fuoco, cadeva privo di vita. L’eroico comportamento consentiva la cattura del terrorista ferito, l'identificazione e l’arresto di numerosi componenti del gruppo eversivo e di fiancheggiatori appartenenti alla delinquenza comune, nonché il recupero di un notevole quantitativo di armi, munizioni, esplosivi e documenti rinvenuti anche in diversi covi dagli stessi utilizzati. Mirabile esempio di eccelse virtù militari, fulgido ardimento ed assoluta dedizione al dovere.»
— Padova, 29 gennaio 1982[5][6]

Alla sua memoria è stato intitolato il 104º corso allievi carabinieri ausiliari Fossano (CN) anno 1984

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Schede: Enea Codotto Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. su Memoria.it
  2. ^ L'attentato a Enea Codotto e Luigi Maronese, 5 febbraio 1981 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. su Memoria.it
  3. ^ Nicola Rao, Il piombo e la celtica, Sperling & Kupfer, 7 ottobre 2010, ISBN 978-88-7339-203-3. URL consultato il 29 marzo 2023.
  4. ^ Schede: Enea Codotto Archiviato il 7 maggio 2012 in Internet Archive. su Vittimeterrorismo.it
  5. ^ Medaglia d'oro al valor militare: Enea Codotto su Quirinale.it
  6. ^ Medaglia d'oro al valor militare alla memoria: Enea Codotto su Carabinieri.it

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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