Coordinate: 38°28′54.32″N 16°27′10″E

Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria

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Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCalabria
Indirizzovallata dello Stilaro, Calabria, Italia
Coordinate38°28′54.32″N 16°27′10″E
Caratteristiche
TipoArcheologia industriale
Istituzione1982
Sito web

L'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria è un progetto dall'ACAI (Associazione Calabrese Archeologia Industriale, con sede a Bivongi) nato nel 1982.

Lo scopo del progetto è quello della ricerca, studio, salvaguardia e promozione culturale del patrimonio dell'archeologia industriale calabrese, ed in particolare di quello esistente nella vallata dello Stilaro, definita "culla della prima industrializzazione meridionale".

L'ecomuseo intende valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio da quelle forestali a quelle minerarie, dalle paesaggistiche alle monumentali, anche per un recupero delle radici culturali degli stessi abitanti del luogo.

Storia

Miniera di Bivongi

La grande ricchezza mineraria del sottosuolo (ferro, molibdeno...) ha fatto si che durante il corso della storia si sfruttasse questa risorsa con la creazione di ferriere, fonderie (come a Mongiana) e villaggi minerari (il villaggio Ziia, Campoli, frazione di Caulonia) e diede sviluppo a paesi come Pazzano e Bivongi. La zona si specializzò quindi nel campo della siderurgia e metallurgia.

La presenza di tali industrie ha attirato in quest'area, tra il XVI e il XIX secolo, numerosi tecnici specializzati e imprenditori, provenienti dai distretti minerari europei (in particolare da Francia, Belgio, Austria, Spagna) e italiani (da Toscana, bergamasco e bresciano). Ma la presenza di insediamenti minerari risale fin dall'epoca romana, per passare poi a quella bizantina, normanna, sveva, aragonese, francese e borbonica per ultima.

Oggi

Da alcuni anni, nel comune di Bivongi si recupera e restaura: una antica bocca di miniera, una centrale idroelettrica del 1913, due mulini idraulici ,una antica conceria, già ferriera Fieramosca ,una casa albergo, annessa ad uno stabilimento termale.

Nell'ex convento Basiliano San Giovanni Theresti a Stilo inoltre è attivo il "Museo di Archeologia industriale e della cultura materiale", il primo del genere nel Sud Italia. Con il Comune di Pazzano invece si ha intenzione di realizzare un museo della "Cultura mineraria".

Il 27 marzo del 2008 in un convegno a Stilo si discute della possibilià di mettere in opera a Pazzano un parco geo-archeo minerario già discusso nell agosto del 2007 mentre a Stilo il Parco del Ferro in zona chiesa vecchia nel bosco di Stilo.[1]

A Pazzano si vuole anche realizzare un museo della Cultura mineraria. A Giugno del 2008 sono iniziati i lavori per creare il museo.

Le 5 aree

Elenco delle attrazioni dell'Ecomuseo, divise per itinerario

Itinerario delle acque e della metallurgia

Cascata del Marmarico

Itinerario delle miniere

Grotta di Monte Stella
  • Antica miniera con fornace nelle vicinanze
  • Fontana Vecchia (o dei minatori)
  • Cappella di San Rocco
  • Grotta S.Angelo
  • Eremo di Monte Stella
  • Grotta Madonna della Stella
  • Area delle miniere e delle cave
  • Mulino Vrisa

Itinerario dei mulini

Mulino do Regnante
  • Mulino do Regnante
  • Mulino Gargano
  • Mulino Poteda 1
  • Mulino Poteda 2
  • Mulino Mastru Cicciu
  • Mulino Midia

Itinerario religioso

La Cattolica (Gentile concessione)

Galleria

Note

  1. ^ Calabria Ora del 30-03-2008 - Un parco del ferro per Stilo di Elia Fiorenza

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni