Diocesi di Vitoria

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Diocesi di Vitoria
Dioecesis Victoriensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
 
VescovoJuan Carlos Elizalde Espinal
Presbiteri251, di cui 193 secolari e 58 regolari
903 battezzati per presbitero
Religiosi103 uomini, 549 donne
Diaconi6 permanenti
 
Abitanti337.629
Battezzati226.886 (67,2% del totale)
StatoSpagna
Superficie3.350 km²
Parrocchie423
 
Erezione8 settembre 1861
Ritoromano
CattedraleSanta Maria Immacolata
IndirizzoCalle Vicente Goicoechea 7, 01008 Vitoria, España
Sito webdiocesisvitoria.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Il santuario di Arantzazu.
Il seminario diocesano.

La diocesi di Vitoria (in latino: Dioecesis Victoriensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Burgos. Nel 2020 contava 226.886 battezzati su 337.629 abitanti. È retta dal vescovo Juan Carlos Elizalde Espinal.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende la provincia di Álava, i comuni di Condado de Treviño e di La Puebla de Arganzón nella provincia di Burgos, e quello di Orduña in Biscaglia.[1]

Sede vescovile è la città di Vitoria, dove si trovano la cattedrale di Santa Maria Immacolata e l'ex cattedrale di Santa Maria. A Oñati sorge la basilica minore e santuario di Arantzazu.

Il territorio è suddiviso in 423 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'alto medioevo la regione di Álava fu sede di una diocesi omonima, documentata dal IX all'XI secolo, in seguito soppressa e assorbita dalla diocesi di Calahorra (oggi diocesi di Calahorra e La Calzada-Logroño).

La diocesi è stata eretta l'8 settembre 1861 con la bolla In celsissima di papa Pio IX, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Burgos e dalle diocesi di Calahorra e La Calzada, di Pamplona (oggi arcidiocesi di Pamplona e Tudela) e di Santander. Comprendeva in origine le tre province basche.

Nel 1880 è stato inaugurato il seminario diocesano, cui nel 1930 ha fatto seguito il seminario attuale.

Il 2 novembre 1949, in forza della bolla Quo commodius di papa Pio XII ha ceduto le province di Biscaglia e di Gipuzkoa a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Bilbao e di San Sebastián; inoltre ha acquisito il territorio del comune di Condado de Treviño, in precedenza appartenuto alla diocesi di Calahorra e La Calzada. Contestualmente San Prudenzio di Armentia è stato proclamato patrono principale della diocesi.[2]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 337.629 persone contava 226.886 battezzati, corrispondenti al 67,2% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.016.500 1.017.843 99,9 2.649 1.907 742 383 6.568 736
1970 207.000 207.681 99,7 482 386 96 429 269 1.124 417
1980 254.002 267.036 95,1 471 364 107 539 310 1.019 503
1990 267.000 280.000 95,4 432 327 105 618 306 979 419
1999 276.000 289.902 95,2 387 284 103 713 3 211 852 422
2000 279.000 291.983 95,6 396 288 108 704 3 227 839 412
2001 278.000 291.161 95,5 376 284 92 739 3 193 784 422
2002 281.000 294.322 95,5 372 274 98 755 3 195 818 422
2003 280.000 298.345 93,9 357 264 93 784 3 185 740 422
2004 278.134 302.164 92,0 349 259 90 796 3 177 730 422
2010 276.745 325.579 85,0 314 232 82 881 4 144 651 422
2014 298.000 329.900 90,3 291 219 72 1.024 5 138 600 432
2017 237.000 330.116 71,8 270 207 63 877 7 121 590 423
2020 226.886 337.629 67,2 251 193 58 903 6 103 549 423

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Municipios de la diócesis de Vitoria, www.conferenciaepiscopal.es
  2. ^ (LA) Bolla Quo commodius, AAS 42 (1950), pp. 535-536.
  3. ^ Il 27 marzo 1882 fu confermato vescovo di Oviedo.
  4. ^ Nominato vescovo titolare di Cinna.
  5. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Antiochia di Pisidia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (LA) Bolla In celsissima, in Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars prima, Vol. III, Romae, 1864, pp. 262–280

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