Diocesi di Łomża

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Diocesi di Łomża
Dioecesis Łomżensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Białystok
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoJanusz Stepnowski
AusiliariTadeusz Bronakowski[1]
Presbiteri515, di cui 495 secolari e 20 regolari
962 battezzati per presbitero
Religiosi27 uomini, 103 donne
 
Abitanti502.162
Battezzati495.674 (98,7% del totale)
StatoPolonia
Superficie11.500 km²
Parrocchie183
 
Erezione16 marzo 1799
Ritoromano
Indirizzoul. Sadowa 3, 18-400 Łomża, Polska
Sito webwww.diecezja.lomza.pl
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Polonia

La diocesi di Łomża (in latino: Dioecesis Łomżensis) è una sede della Chiesa cattolica in Polonia suffraganea dell'arcidiocesi di Białystok. Nel 2021 contava 495.674 battezzati su 502.162 abitanti. È retta dal vescovo Janusz Stepnowski.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi si estende principalmente sui voivodadi della Podlachia e della Masovia; una parrochia è compresa nel voivodato della Varmia-Masuria.[2]

Sede vescovile è la città di Łomża, dove si trova la cattedrale di San Michele arcangelo. In diocesi vi sono anche 2 basiliche minori: la basilica collegiata della Santissima Trinità a Myszyniec, e la basilica dell'Assunzione della Beata Vergine Maria a Sokoły.

Il territorio è suddiviso in 24 decanati e 183 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua breve storia, questa diocesi cambiò nome quattro volte: Wigry (1799-1818), Sejny (1818-1821), Augustów (1821-1925), Łomża (dal 1925).

La diocesi di Wigry fu eretta da papa Pio VI con la bolla Saepe factum est del 16 marzo 1799,[3] con la quale venivano riunite in una nuova diocesi le parrocchie che, dopo la terza spartizione della Polonia (1795), si vennero a trovare nel regno di Prussia, ossia 90 parrocchie della diocesi di Vilnius, 44 parrocchie della diocesi di Luc'k e 15 parrocchie della diocesi di Samogizia (oggi arcidiocesi di Kaunas). La sede vescovile si trovava nel villaggio di Wigry, oggi nel distretto di Suwałki. La diocesi di Wigry era immediatamente soggetta alla Santa Sede.[4]

Assunse il nome di diocesi di Sejny, in seguito al trasferimento della sede vescovile in questa città, il 30 giugno 1818 per effetto della bolla Ex imposita nobis di papa Pio VII, con cui i confini diocesani venivano adattati ai confini politici stabiliti dal Congresso di Vienna e pertanto al territorio diocesano vennero aggiunti tre decanati che erano appartenuti alla diocesi di Płock, ma perse, a favore della diocesi di Vilnius, oltre 50 parrocchie che, dopo la pace di Tilsit, si trovarono nell'impero russo.[5] Contestualmente la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Varsavia.

Il 20 luglio 1821 per effetto della bolla Sedium episcopalium di papa Pio VII la sede fu nuovamente traslata ad Augustów e la diocesi assunse il nome di diocesi di Augustów.

Nel 1872 la diocesi, suddivisa in 11 decanati, comprendeva 121 parrocchie, 3 monasteri maschili, 1 monastero femminile, 272 sacerdoti, 554.235 fedeli. Nel 1914 il numero delle parrocchie era salito a 128, i sacerdoti a 352 e il numero dei fedeli a 695.414.[6]

Dopo la prima guerra mondiale, la diocesi si trovò divisa fra due stati: la parte orientale, costituita da 11 decanati e 82 parrocchie, che si trovava in Lituania; e la parte occidentale, con 13 decanati e 93 parrocchie, in Polonia. Il vescovo Antoni Karaś pose la sua sede a Vilkaviškis, in Lituania, mentre il vescovo ausiliare Romuald Jałbrzykowski governò la parte polacca con residenza a Łomża; Augustów venne lasciata perché ormai si venne a trovare ai margini orientali di questa porzione della diocesi.[7]

Il 28 ottobre 1925 con la bolla Vixdum Poloniae unitas, con cui papa Pio XI ridefiniva e riorganizzava le diocesi della Polonia, la parte polacca della diocesi si ampliò, includendo nel proprio territorio altri tre decanati e un totale di 27 parrocchie, già appartenuti alla diocesi di Płock. Contestualmente ha assunto il nome attuale, per il definitivo trasferimento della sede episcopale da Augustów a Łomża; la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Vilnius.[8]

Il 4 aprile 1926, la parte lituana della diocesi di Augustów fu ceduta a vantaggio dell'erezione della diocesi di Vilkaviškis; ne divenne primo vescovo Antoni Karaś, ultimo vescovo di Augustów.[9]

Dopo questi cambiamenti, nel 1926 la diocesi era suddivisa in 15 decanati e 131 parrocchie, con 223 sacerdoti diocesani e una popolazione di 530.124 battezzati.[10]

Dopo le variazioni dei confini seguite alla Seconda guerra mondiale un decanato della diocesi si trovò in territorio bielorusso e il 13 aprile 1991 è stato definitivamente ceduto alla diocesi di Hrodna.

Il 25 marzo 1992 nell'ambito della riorganizzazione delle diocesi polacche voluta da papa Giovanni Paolo II con la bolla Totus tuus Poloniae populus, ha ceduto una porzione di territorio, per un totale di 38 parrocchie, a vantaggio dell'erezione della diocesi di Ełk[11] e ha ampliato il proprio territorio con 31 parrocchie appartenute alla diocesi di Płock[12][13]; contestualmente è diventata suffraganea dell'arcidiocesi di Białystok.

In seguito a queste modifiche territoriali, le antiche sedi di Wigry, Sejny e Augustów sono entrate a far parte della nuova diocesi di Ełk.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Michał Franciszek Karpowicz † (28 marzo 1799 - 5 novembre 1803 deceduto)
  • Jan Klemens Gołaszewski † (26 giugno 1805 - 8 marzo 1820 deceduto)
  • Ignacy Stanisław Czyżewski † (29 maggio 1820 - 11 dicembre 1823 deceduto)
  • Mikołaj Jan Manugiewicz † (19 dicembre 1825 - 25 giugno 1834 deceduto)
  • Paweł Straszyński † (21 novembre 1836 - 20 giugno 1847 deceduto)
  • Konstanty Ireneusz Łubieński † (21 maggio 1862 - 16 giugno 1869 deceduto)
  • Piotr Paweł Wierzhowski † (23 febbraio 1872 - 1º luglio 1893 deceduto)
  • Antoni Baranowski † (21 luglio 1897 - 26 novembre 1902 deceduto)
  • Antoni Karaś † (7 aprile 1910 - 5 aprile 1926 nominato vescovo di Vilkaviškis)
  • Romuald Jałbrzykowski † (14 dicembre 1925 - 24 giugno 1926 nominato arcivescovo di Vilnius)
  • Stanisław Kostka Łukomski † (24 giugno 1926 - 28 ottobre 1948 deceduto)
  • Czesław Falkowski † (24 febbraio 1949 - 25 agosto 1969 deceduto)
  • Mikołaj Sasinowski † (19 marzo 1970 - 6 settembre 1982 deceduto)
  • Juliusz Paetz † (20 dicembre 1982 - 11 aprile 1996 nominato arcivescovo di Poznań)
  • Stanisław Stefanek, S.Chr. † (26 ottobre 1996 - 11 novembre 2011 ritirato)
  • Janusz Stepnowski, dall'11 novembre 2011

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 502.162 persone contava 495.674 battezzati, corrispondenti al 98,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 558.724 600.000 93,1 235 229 6 2.377 13 110 136
1970 570.000 580.000 98,3 325 317 8 1.753 25 190 136
1980 605.000 637.000 95,0 352 335 17 1.718 24 200 142
1990 628.000 637.000 98,6 410 382 28 1.531 35 220 164
1999 578.066 587.173 98,4 433 415 18 1.335 27 190 169
2000 574.656 581.172 98,9 449 430 19 1.279 27 190 174
2001 574.387 580.723 98,9 460 439 21 1.248 29 183 176
2002 576.197 583.387 98,8 460 438 22 1.252 30 182 177
2003 570.403 579.280 98,5 465 444 21 1.226 30 182 177
2004 567.035 573.647 98,8 476 453 23 1.191 32 181 179
2013 538.065 542.975 99,1 519 490 29 1.036 34 138 181
2016 518.458 522.801 99,2 519 490 29 998 37 128 183
2019 502.655 506.818 99,2 525 498 27 957 1 36 117 183
2021 495.674 502.162 98,7 515 495 20 962 27 103 183

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Tigisi di Mauritania.
  2. ^ (PL) Dal sito web della diocesi.
  3. ^ Testo della bolla in: (PLLA) Bolesław Kumor, Bulla erekcyjna diecezji wigierskiej, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne 14, 1967, pp. 260-269.
  4. ^ (PL) Adam Ornatek, "Wpływ pruskiego prawa krajowego na powstanie i realizację konstytucji apostolskiej Piusa VI Saepe factum est z 16 marca 1799 roku", in Studia Redemptorystowskie, 2016, 14:481-494, pp. 486, 493
  5. ^ (PL) Bolesław Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich (966-1939), Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 20, 1970, pp. 340-341.
  6. ^ (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, p. 341.
  7. ^ (PL) Bolesław Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich (966-1939), Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 22, 1971, p. 331.
  8. ^ (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 22, 1971, pp. 331 e 334.
  9. ^ (LT) Dal sito web della diocesi di Vilkaviškis.
  10. ^ (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 22, 1971, p. 334.
  11. ^ La diocesi di Ełk ha acquisito i decanati di Augustów Est, Augustów Ovest, Sejny, Suwałki Sud, Suwałki Nord e le parrocchie di Pruska (Wólka Karwowska), Rajgród e Rydzewo, scorporate dal decanato di Grajewo; dall'arcidiocesi di Varmia ha acquisito i decanati di Biała Piska, Ełk, Giżycko, Gołdap e Mikołajki. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 152
  12. ^ Dalla diocesi di Płock ha acquisito i decanati di Różan, Wyszków (tranne la parrocchia di Rybienko Leśne) e le seguenti parrocchie: Brodowe Łąki, Chorzele Olszewka, Parciaki, Zaręby (scorporate dal decanato di Chorzele); Gąsewo, Jaciążek, Krasnosielc, Płoniawy, Sypniewo (scorporate dal decanato di Maków Mazowiecki); Baranowo, Drążdżewo, Jednorożec (scorporate dal decanato di Przasnysz). Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 153
  13. ^ Il numero delle parrocchie è definito nella pagina storica del sito web della diocesi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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