Demareteion

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Demaréteion (greco antico Δημαρέτειον) è il nome dato già in antichità ad una moneta di Siracusa da Diodoro Siculo e da Esichio che ne dà una descrizione simile a quella di Diodoro.

Si tratta di una moneta molto rara, coniata già in origine in pochi esemplari.

La sua importanza deriva dall'essere la prima decadramma, cioè una moneta dal valore di dieci dracme, e una delle poche monete citate dai classici.

La moneta è attribuita al periodo di Gelone (485-478 a.C.). Il nome viene da Demarete, la moglie di Gelone.

Diodoro Siculo ne parla nella Bibliotheca historica. Secondo Diodoro Siculo le motivazioni della dedica alla moglie sarebbero da ricercare nell'intervento della donna a favore dei prigionieri cartaginesi che sarebbero stati liberati grazie a lei e che per gratitudine avrebbero regalato alla città cento talenti d'oro.

«...I Cartaginesi, avendo ottenuto inaspettatamente la loro liberazione, non solo accettarono queste condizioni, ma promisero di dare anche una corona d'oro a Demarete, la moglie di Gelone. Giacché Demarete in base alla loro richiesta aveva dato il massimo aiuto per la conclusione della pace; e quando ella ebbe ricevuto da loro la corona d'oro da cento talenti, ella coniò una moneta che da lei fu chiamata Damareteion. Questa valeva 10 dracme ateniesi e fu chiamata dai Sicelioti, in base al suo peso, un pentekontalitron...»

Esichio di Alessandria, un grammatico greco, nel suo glossario, dà alla moneta questo nome con le stesse motivazioni di Diodoro

(EL)

«<Δημαρέτειον>· νόμισμα ἐν Σικελίᾳ, ὑπὸ Γέλωνος κοπέν, ἐπιδούσης αὐτῷ Δημαρέτης τῆς γυναικὸς εἰς αὐτὸ τὸν κόσμον»

(IT)

«<Demareteion>: moneta della Sicilia, battuta sotto Gelone, avendogli dato sua moglie Demarete i gioielli»

Secondo alcuni autori[2] la moneta fu coniata dopo la vittoria sui Cartaginesi nella battaglia di Imera.

Questa datazione non è sicura.

Rovescio
Esemplare del Münzkabinett di Berlino
Al dritto è rappresentato un auriga alla guida di una quadriga passante verso destra: tiene il kentron nella mano sinistra e le redini nella destra. Una Nike in volo verso destra tiene una corona. In esergo è raffigurato un leone che corre verso destra.
Al rovescio è raffigurata una testa femminile volta verso destra. I capelli dietro sono raccolti. Reca una corona di foglie d'alloro. Intorno quattro delfini che nuotano in senso orario. L'etnico, cioè il nome degli abitanti al genitivo plurale, è scritto in senso antiorario ed intervallato ai delfini: ΣΥ - RA - KΟΣ - ΙΟΝ (syrakosion). Da notare la rho arcaica e la non differenziazione tra la omicron e la omega.

Conii e catalogazione

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Del demareteion sono noti tre conii d'incudine (dritto) e cinque conii di martello (rovescio).

Questi coni sono associati in sette diverse combinazioni[3]:

combinazione dritto rovescio esemplari noti collezioni
C1 O1 R1 3 Berlino, Londra, Parigi
C2 O1 R2 2 Londra, coll. privata
C3 O2 R1 2 Boston, New York
C4 O1 R2 3 Londra, Glasgow, San Pietroburgo
C5 O2 R2 2 Berlino, Lisbona
C6 O2 R4 1 Acireale
C7 O3 R5 4 Bruxelles, coll. privata, Vienna, coll. privata
Catalogazione
Sear 920
Boehringer 375
BMC 63
Gulbenkian 254

Il maestro del demareteion

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Leontini: tetradracma
Quadriga lenta condotta da auriga incoronato dalla Nike che vola; leone corrente in esergo. L EO N TIN O Testa laureata di Apollo, tre foglie di alloro intorno, in basso leone.
AR, 16,10g; circa 470-465 a.C.

Il nome dell'incisore dei conii del demareteion non è noto, tuttavia allo stesso artista, noto come "Maestro del demareteion", sono attribuite altre monete, coniate nello stesso periodo e con alcune caratteristiche simili

  • tetradracma di Siracusa che ha la stessa descrizione del demareteion (Boehringer 380, B.M.C. 64)
  • tetradracma di Leontini: la quadriga è molto simile al demareteion, all'esergo presenta il leone. La testa è di Apollo ed è circondata da quattro chicchi di orzo (B.M.C. 9)
  • tetradracma di Leontini: la quadriga è molto simile al demareteion, all'esergo presenta il leone. La testa è femminile ed ai lati sono raffigurate tre foglie di alloro. Un leone è raffigurato anche sotto la testa femminile (B.M.C. 10)
  • tetradracma di Leontini: simile alla precedente. La testa al rovescio è di Apollo. (B.M.C. 10)

Fonti antiche

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  1. ^ Γλώσσαι
  2. ^ Klutz, Head, Boehinger etc.
  3. ^ Schwabacher: Das Demareteion

Voci correlate

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