Contardo Giorgi

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Contardo Giorgi (Broni, 16 settembre 1938Barcelona (Venezuela), 6 dicembre 1976) è stato un aviatore italiano. Viticoltore con la passione degli aerei, volò nel 1975 da Voghera a Fortaleza in Brasile con un piccolo aereo da turismo da lui modificato e poi nel 1976, sempre da Voghera, fino alle Galapagos.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giorgi nacque a Broni il 16 settembre 1938.[1] Il suo nome è quello del patrono di Broni, san Contardo d'Este. Nel 1961 svolge il servizio di leva come sottufficiale di fanteria a Udine, dove comincia ad appassionarsi agli aerei presso il campo volo di Campoformio.[2] Finito il servizio di leva consegue il brevetto di volo di I grado a Genova e poi quello di secondo nel 1962, sempre a Genova.[3][4] Nel 1968 riesce a comprarsi un aereo, un Falco F.8L.[5] Nel 1968 sposa Maria Valle da cui ebbe tre figli: Ida, Giuseppe e Aldo.[6] Nel 1974 intraprende alcuni voli verso l'Africa, prima a Tangeri e poi a Casablanca, partendo sempre da Genova.[7] Nel 1975 attraversa l'Atlantico per giungere fino a Fortaleza.[8] Nel 1976 ripete l'impresa di attraversare l'Atlantico, ma ha l'incidente che gli sarà fatale sulla via del ritorno, in Venezuela.[9]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

L'aereo acquistato da Giorgi era un Falco F.8L, costruito dalla Aeromere di Trento nel 1960, con una potenza di 150 CV (110 KW) e serbatoi per un totale di 155 l di benzina, per un'autonomia di circa 3 ore. L'aereo, registrato come I-GETT, aveva tra i vari precedenti proprietari il figlio dell'aviatore Arturo Ferrarin, che aveva compiuto la trasvolata Roma-Brasile nel 1928.[10][11]

Giorgi aggiunse serbatoi ausiliari per arrivare fino a 360 l che gli permisero di volare con un amico fino a Tangeri.[12] Successivamente si fece costruire un'unica cisterna da 255 l[13] a cui aggiunse altri serbatoi ausiliari per arrivare a un totale di 530 l al momento del decollo per raggiungere il Brasile, per un peso complessivo di 1200 Kg, a fronte dei 780 Kg massimi previsti per l'aereo.[14] Alcuni serbatoi ausiliari erano fatti di plastica per essere infilati negli anfratti liberi dell'abitacolo, rendendo la guida alquanto scomoda.

Giorgi aveva anche installato un ADF per la navigazione strumentale.[15]

Le trasvolate[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 febbraio 1975 Giorgi decollò da Voghera, dove si trovava l'hangar dell'aereo, poco dopo le 8:00, e dopo venti minuti atterrò a Genova dove riempì i serbatoi. Nessuno sapeva dove fosse destinato. Decollato da Genova raggiunse Casablanca verso le 17:00 e fece rifornimento. Il giorno seguente, di primo mattino, decollò per Praia (Capo Verde), prima costeggiando l'Africa fino a Saint-Louis in Senegal. A Praia fece l'ultimo rifornimento e ripartì il giorno seguente. Giorgi volò per poco più di 11 ore a un'altezza di crociera di 3000 metri (10000 piedi), attraversando due temporali e raggiungendo le coste del Brasile circa 400 km a sud di Fortaleza, dove poi atterrò alle 17:25. Non essendo Fortaleza un aeroporto internazionale ebbe alcuni intoppi burocratici che gli permisero di ripartire solo sei giorni dopo. Il 3 marzo ripartì, atterrando rocambolescamente sull'isola di Fernando de Noronha (un serbatoio cominciò a spargergli benzina addosso e l'aeroporto dell'isola all'epoca era una base militare vietata ai civili). Riuscì a ripartire solo il 14 marzo alle 3:15 di mattina. Volò in una perturbazione per molte ore e giunse a Saint-Louis in Senegal alle 16.50, dopo oltre tredici ore e mezza di volo. Arriverà a Genova il 16 alle 16:30 e poi a Voghera, dopo 22 giorni di viaggio.[8]

Il 31 ottobre 1976 partì di nuovo all’insaputa di tutti e rifacendo lo stesso percorso, ma stavolta arrivando a Belém, più a nord di Fortaleza. Da qui poi raggiunse Caracas[16], Il Panama, l'Ecuador e si spinse fino alle Galápagos.[17] Il 22 novembre, sulla via del ritorno, ebbe un incidente a Barcelona in Venezuela. L'aereo precipitò poco dopo il decollo e prese fuoco. Giorgi fu avvolto dalle fiamme, forse anche a causa di una perdita di benzina che gli aveva bagnato i vestiti,[18] come già successo a Fernando de Noronha, e si procurò ustioni sull'80% del corpo che lo portarono alla morte il 6 dicembre, all'età di 38 anni.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Padovan, 7.
  2. ^ Padovan, 8.
  3. ^ Padovan, 12.
  4. ^ I titoli aeronautici, su www.e-ser.eu. URL consultato il 22 agosto 2023.
    «il primo era un brevetto che abilitava a volare da soli, esisteva solo in Italia, poi c'era il secondo grado che equivaleva all'attuale PPL e quindi il terzo grado che corrispondeva al CPL
  5. ^ Padovan, 15.
  6. ^ Padovan, 21.
  7. ^ Padovan, 25,31.
  8. ^ a b Padovan, 33-74.
  9. ^ Padovan, 89-93.
  10. ^ Padovan, 14-16.
  11. ^ (EN) The Rome-Brazil non-stop flight, su Flightglobal, www.flightglobal.com, 12 luglio 1928. URL consultato il 19 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  12. ^ Padovan, 23-25.
  13. ^ Padovan, 28.
  14. ^ Padovan, 32.
  15. ^ Padovan, 29.
  16. ^ Il temerario pilota-contadino ha rifatto il salto temerario, in Il Giorno, Milano, 14 novembre 1976.
    «Contardo Giorgi, conosciuto come il ”pilota contadino di Broni” è di nuovo in America Latina. Vi è tornato dopo un anno e mezzo. Come allora è atterrato oltre oceano con il piccolo aereo monomotore F8-L da 150 cavalli costruito una quindicina di anni fa»
  17. ^ Padovan, 86.
  18. ^ Padovan, 89.
  19. ^ Padovan, 93.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Padovan, Contardo Giorgi - storia di un uomo e di un aereo, Milano, Editrice Italia Letteraria, 1978.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN50494594 · ISNI (EN0000 0000 2144 1092 · LCCN (ENn79017780 · WorldCat Identities (ENlccn-n79017780