Storie (film 2000)

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Storie
Juliette Binoche in una scena del film.
Titolo originaleCode inconnu: Récit incomplet de divers voyages
Lingua originalefrancese, maninka, rumeno, tedesco, inglese, arabo, LSF
Paese di produzioneFrancia, Germania, Romania
Anno2000
Durata118 min
Generedrammatico
RegiaMichael Haneke
SoggettoMichael Haneke
SceneggiaturaMichael Haneke
ProduttoreAlain Sarde, Marin Karmitz, Thilo Kleine (co-produttore), Michael Weber (co-produttore), Christoph Holch (co-produttore), Titi Popescu (co-produttore)
Produttore esecutivoYvon Crenn
Distribuzione in italianoBiM Distribuzione
FotografiaJürgen Jürges
MontaggioKarin Hartusch, Nadine Muse, Andreas Prochaska
Effetti specialiPierre Foury, Daniel Lenoir, Benoît Squizzato
MusicheGiba Gonçalves
ScenografiaEmmanuel de Chauvigny
CostumiFrançoise Clavel, Gloria Papura
TruccoIsabelle Luzet, Ion Toma, Thi-Loan Nguyen
Interpreti e personaggi

Storie (Code inconnu: Récit incomplet de divers voyages),[1][2] distribuito anche come Storie - Codice sconosciuto,[3] è un film del 2000 diretto da Michael Haneke.

È stato presentato in concorso al 53º Festival di Cannes.[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Parigi, fine anni '90. Anne (Juliette Binoche), una giovane attrice, uscendo di casa incontra Jean (Alexandre Hamidi) il fratello minore del suo compagno, Georges (Thierry Neuvic), un fotoreporter spesso in giro per il mondo. Il ragazzo spiega ad Anne che è andato via di casa a causa di un litigio con il padre, il quale lo vorrebbe al lavoro nella fattoria di famiglia, ma alla richiesta di rimanere ospite per un po' di tempo viene liquidato frettolosamente poiché nell'abitazione del fratello non c'è spazio a sufficienza.

Assorto nei suoi problemi, Jean getta distrattamente una cartaccia addosso a una mendicante seduta all'angolo della strada. Mentre la donna (Luminița Gheorghiu) è sorpresa da questo gesto, un passante, Amadou (Ona Lu Yenke), chiede al giovane di scusarsi. La discussione degenera rapidamente in un violento litigio, al punto di causare l'intervento della polizia.

Da questa episodio, si snodano e si intrecciano le vite di diversi personaggi.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film è liberamente ispirato alla vita dello scrittore e reporter di guerra Oliver Weber. Il titolo originale, che in italiano si può tradurre con "codice sconosciuto", si riferisce alla difficoltà di comunicare, tema che viene trattato non in maniera astratta o filosofica, ma mostrata concretamente in diverse scene; una delle scene più significative del film è forse quella iniziale, in cui una bambina fa segni (LSF) e suoni incomprensibili per lo spettatore, fino a quando non vengono mostrati dei bambini sordi che la osservano e interagiscono con lei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storie, su cinematografo.it, Cinematografo.it. URL consultato il 15 novembre 2020.
  2. ^ Storie (2000), su filmtv.it. URL consultato il 15 novembre 2020.
  3. ^ Storie - Codice Sconosciuto di Michael Haneke, su lafeltrinelli.it, LaFeltrinelli. URL consultato il 15 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Official Selection 2000, su festival-cannes.fr. URL consultato il 6 luglio 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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