Classe Elbrus (navi ausiliarie)

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Classe Elbrus
Progetto 23120
immagine della Vsevolod Bobrov
Descrizione generale
Tiponave da salvataggio
Numero unità3
Proprietà Voenno-morskoj flot
Ordine2012
CantiereKronstadt
Impostazione2015
Varo2016
Completamento2017
Entrata in servizio2017
Caratteristiche generali
Dislocamento10,000t[1]
Lunghezza95[1] m
Larghezza22[1] m
Pescaggio9[1] m
Propulsione4 generatori diesel da 17,8 MW
Velocità18 nodi (33,34 km/h)
Autonomia5,000 mi
Capacità di carico2000 t
Equipaggio27
Passeggeri43
Equipaggiamento
Sensori di bordo
  • radar per evitare collisioni in banda X e S
  • sistema di navigazione satellitare GLONASS
  • radar di ricerca
Armamento
Mezzi aereielicottero Ka-27
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Le unità appartenenti alla classe Elbrus (progetto 23120 secondo la classificazione russa) sono grandi navi per appoggio logistico, dotate di ponte di volo con capacità rompighiaccio. La classificazione russa probabilmente[non chiaro] è SS (Spasitel'noye Sudno: nave da salvataggio)[1][2][3]

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 giugno del 2012, il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha chiuso il contatto tra lo stabilimento cantieristico Severnaya Verf Shipyard (San Pietroburgo) e l'ufficio Rosoboronpostavkoj (abolito il 1 gennaio 2015) di costruire tre navi da supporto logistico per ammodernare la sua flotta[4]. Il valore totale del contratto, secondo i dati di fonte pubblica, ammontava a 11,715 miliardi di rubli. Secondo i termini del contratto, la prima nave doveva essere consegnata il 25 novembre 2014, la seconda il 3 novembre 2016. Tuttavia, nel 2013 i tempi si erano allungati già di un anno dopo. La prima nave "Elbrus" (numero di serie 880) è stata impostata il 14 novembre 2012 con varo previsto per il 17 luglio 2015 per la flotta settentrionale[4]. La prima nave full-scale MB-75" (numero di fabbrica 881) è stata impostata il 19 dicembre 2013, varo maggio 2016, entrata in servizio a novembre 2016 con consegna alla flotta del Mar Nero. La seconda nave full-scale" Captain Shevchenko" (numero 882) prevista per il 24 giugno 2014, varo per maggio 2017, l'entrata in funzione a novembre 2017 con consegna alla flotta del Pacifico. La nave di supporto logistico Vsevolod Bobrov è stata consegnata alla Marina russa presso il cantiere Severnaya Verf[4]. "Il presidente della Commissione per l'accettazione delle navi da parte dello Stato, il capitano I Rank Andrei Yegorov, ha firmato un certificato di accettazione per i test di stato della nave di supporto logistico Vsevolod Bobrov del progetto 23120, costruita a Severnaya Verf", si legge nella dichiarazione del 6 agosto 2021[4]. A sua volta, il direttore generale di Severnaya Verf, Igor Orlov, durante la cerimonia di firma del certificato di accettazione ha dichiarato, che dopo l'esecuzione dell'ordine principale, il progetto 23120 era stato migliorato aggiornando le caratteristiche tecniche della nave[4].

Caratteristiche generali[modifica | modifica wikitesto]

Le unità sono dotate di una prua a bulbo e di uno scafo in acciaio rinforzato per fornire la capacità di rompighiaccio. La lunghezza è di 95 m mentre la larghezza è di 22 m, il pescaggio massimo è di 9 m. La nave può ospitare un equipaggio di 27 persone e fino a 43 passeggeri.

Con un dislocamento di 10.000 t, le navi possono trasportare, stipare carichi del peso di 4,5 t o fino a 40 container. Il ponte di carico di 700 m² può ospitare circa 2.000 t di materiale[1].

Il ponte è dotato di due grandi gru elettroidrauliche pieghevoli verso poppa per sollevare carichi fino a 50 t. È inoltre dotato di argani di traino primari e secondari con una capacità che va dalle 120 alle 25 t, usati per trainare navi in difficoltà.

Due gommoni a scafo rigido sono alloggiati a babordo e a dritta per condurre missioni di trasporto e salvataggio in mare.

La nave è inoltre dotata di sistemi di comfort del personale come il riscaldamento, la ventilazione e condizionamento dell'aria,l. Dotata di attrezzature per l'ormeggio e la movimentazione dei carichi[1].

Comando e controllo[modifica | modifica wikitesto]

La nave è guidata dal ponte di navigazione situato in cima verso la sezione di prua. Vari sistemi di navigazione e comunicazione sono posizionati sopra la sezione del ponte per garantire la navigazione in qualsiasi condizione atmosferiche.

Ha sistemi si radar in banda X e S per evitare le collisioni, radar di ricerca, ricetrasmettitore radar, sistema di posizionamento globale e sistema satellitare di navigazione globale (GLONASS). Le tecniche di crittografia vengono utilizzate per fornire una comunicazione di dati sicura e affidabile[1].

Motore[modifica | modifica wikitesto]

Le unità sono alimentate da quattro generatori diesel da 17,8 MW di potenza. Sono inoltre dotati di eliche per il timone, montate a prua, che garantiscono un'elevata manovrabilità per la nave[1].

Un sistema di posizionamento è installato per mantenere la posizione della nave utilizzando eliche e propulsori in tutte le condizioni atmosferiche.

La nave può navigare a una velocità di 18 nodi in mare e ha un'autonomia di circa 5.000 miglia nautiche e di due mesi[1].

Ha la capacità di navigare attraverso il pack di ghiaccio spesso 80 cm a una velocità di 2 nodi[1].

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 maggio 2022, Serhiy Bratchuk, portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odesa, ha dichiarato che la nave da supporto Vsevolod Bobrov è stata colpita probabilmente da missili R-360 Neptun vicino all'Isola dei Serpenti provocando un grosso incendio a bordo[5]. La nave è stata rimorchiata presso il porto di Sebastopoli[6].

Le Unità[modifica | modifica wikitesto]

La chiglia della capoclasse Elbrus, che da anche il nome alla classe delle navi, è stata impostata nel novembre 2012 e la nave è stata varata nel giugno 2015. Le prove in mare della nave sono state effettuate a settembre 2016 e sono state completate nel giugno 2017. Le prove effettuate dal Ministero sono state completate il mese successivo.

La costruzione della Vsevolod Bobrov, la seconda unità della classe, è iniziata nel 2013. Lo scafo della nave è stata completato a marzo 2016 e il varo si è tenuto a novembre 2016.

La chiglia del Capitano Shevchenko, terza nave appoggio della classe, è impostata nel luglio 2014.

Le navi saranno introdotte nelle flotte della Marina russa del Nord, del Mar Nero e del Pacifico.

Sigla Nome Immagine Impostazione Varo Entrata in servizio Flotta Servizio
Voenno-morskoj flot Rossijskoj Federacii
Elbrus novembre 2012 giugno 2015 giugno 2017 Flotta del Nord Attivo
MB-75 Vsevolod Bobrov 19 dicembre 2013 14 novembre 2016 8 agosto 2021 Flotta del Mar Nero Attivo
Capitano Shevchenko 2014 Flotta del Pacifico Attivo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Elbrus Class (Project 23120) Logistics Support Vessels, su naval-technology.com, 5 luglio 2017. URL consultato il 13 maggio 2022.
  2. ^ (EN) Project 23120 Vsevolod Bobrov Heading to Black Sea Fleet, su seawaves.com, 27 agosto 2021. URL consultato il 13 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2022).
  3. ^ Logistic vessel Vsevolod Bobrov completes sea trials, su navyrecognition.com, 15 aprile 2021. URL consultato il 13 maggio 2022.
  4. ^ a b c d e (EN) Project 23120 Longvinik Logistic Support Ship, su globalsecurity.org. URL consultato il 13 maggio 2022.
  5. ^ Un’altra nave russa in fiamme davanti a Odessa (video). Azov resiste nell’acciaieria: “Non cediamo”, su secoloditalia.it, 12 maggio 2022. URL consultato il 13/maggio 2022.
  6. ^ (EN) Ukraine lines up Russia’s Vsevolod Bobrov ship off coast of Snake Island, su ukrinform.net, 12 maggio 2022. URL consultato il 13 maggio 2022.