Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Pederobba)

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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàPederobba
Indirizzopiazza IV novembre
Coordinate45°52′24.85″N 11°56′49.06″E / 45.87357°N 11.94696°E45.87357; 11.94696
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanti Pietro e Paolo
Diocesi Treviso
CompletamentoXX secolo

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è la parrocchiale di Pederobba, in provincia e diocesi di Treviso[1][2]; fa parte della vicariato di Montebelluna[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione della pieve di Pederobba, sorta forse nell'VIII secolo, è datata 3 maggio 1152 ed è contenuta in un elenco di papa Eugenio III di chiese sottoposte al vescovo di Treviso; una seconda menzione di poco posteriore risale al 1181[4].

Il campanile

La chiesa venne rimaneggiata anteriormente all'Ottocento, secolo in cui, come si legge nelle descrizioni dell'epoca, aveva il portale d'ingresso rivolto a occidente, un'unica navata, l'abside di forma semiesagonale e il campanile sul lato meridionale[1].

Attorno al 1910 la parrocchiale fu interessata da un intervento di rifacimento totale, in occasione del quale si procedette all'aggiunta delle navate laterali, alla rotazione della pianta di 180 gradi e alla demolizione della torre campanaria[1].

L'edificio subì verso la fine del primo conflitto mondiale vari danni, che furono poi sanati nel dopoguerra, allorché si provvide pure a rimuovere il protiro della facciata; il nuovo campanile venne eretto nel 1933[1].

Negli anni settanta si provvide ad eseguire l'adeguamento litrugico secondo le norme postconciliari, in occasione del quale si procedette ad installare l'altare rivolto verso l'assemblea e l'ambone; la facciata venne restaurata nel 1985 e poi ancora nel 2015[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a nordest, si compone di tre corpi: quello centrale, più avanzato, presenta centralmente il portale d'ingresso timpanato e sopra il rosone ed è scandito da due ordini di lesene sorreggenti il frontone, mentre le due ali laterali sono caratterizzate da una monofora ciascuna[1].

L'interno

Accanto alla parrocchiale si erge su un alto basamento a scarpa il campanile, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla guglia poggiante sul tamburo ottagonale[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate, coperte dalle travi lignee del tetto, da colonne d'ordine tuscanico sorreggenti degli archi a tutto sesto, sopra i quali corre la cornice modanata e aggettante e si impostano poi i due ampi archi che introducono ai bracci del transetto; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala raffigurante la Vergine del Rosario, realizzata nel XVI secolo presumibilmente da Jacopo da Bassano[5], le due statue marmoree ritraenti i santi patroni della chiesa, in altare seicentesco costruito da Giacomo Piazzetta[5], e la statua con soggetto la Beata Vergine Maria, scolpita da Guido Cadorin[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Pederobba>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 giugno 2023.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ PEDEROBBA Santi Pietro e Paolo, su diocesitv.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  4. ^ Pederobba: sintesi storica, su ecclesia-pederobba.it. URL consultato il 2 luglio 2023.
  5. ^ a b c Pederobba - chiesa dei Santi Pietro e Paolo, su microturismodellevenezie.it. URL consultato il 2 luglio 2023.

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