Chiesa dei Santi Felino e Gratiniano

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Chiesa dei Santi Felino e Gratiniano
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàOsogna (Riviera)
IndirizzoPiazza della Chiesa 3, 6703 Osogna
Coordinate46°18′48.06″N 8°59′13.63″E / 46.31335°N 8.98712°E46.31335; 8.98712
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Lugano
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa parrocchiale dei Santi Felino e Gratiniano, ad Osogna (frazione di Riviera in Canton Ticino), è attestata dal XIII secolo; della chiesa romanica rimane solo la parte inferiore del campanile che sorge accanto al lato nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio fu costruito alla fine del medioevo (1498). Sul portale sud si trovano infatti alcuni fregi risalenti al XV e inizio del XVI secolo, mentre all'interno si trovano frammenti di affreschi quattrocenteschi. Il coro fu invece costruito tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII. Dal 1978 al 1984 si sono svolti i lavori di restauro diretti dall'architetto Giancarlo Durisch.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

L'esterno della chiesa è molto semplice. La facciata, a capanna, presenta un semplice portale ed una finestra a lunetta. Lungo il fianco meridionale della chiesa, si apre un secondo portale, di origine tardomedievale,[1] con architrave scolpita con figure sotto un porticato di dieci arcate.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La navata è coperta da una volta a botte, che arriva fino al coro[2], decorato con stucchi settecenteschi. Le figure dei Santi Felino e Gratiniano sono riportate sui medaglioni nell'intradosso, mentre sui piedritti ai lati si trovano rappresentati Sant'Ambrogio e San Carlo Borromeo. Nelle lunette è rappresentata la crocifissione.

Gli affreschi e le tele sono del pittore Bartolomeo Rusca, che li realizzò nel 1719. Rappresentano episodi della vita dei santi titolari e figure allegoriche di Fede, Speranza e Carità.

Due statue seicentesche dei santi titolari si trovano ai lati dell'altare[3].

Gli affreschi della cappella nord sono invece attribuiti ad Alessandro Gorla e risalgono al periodo 1620-1630. Nella cappella si trova anche una statua della Madonna, in una nicchia affiancata da cariatidi, e una pala d'altare rappresentante la Madonna del Rosario.

Nella sagrestia si trova una tela che raffigura la Pietà.

Sulla cantoria lignea in controfacciata, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1136[4], costruito nel 1996. Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica, ha due tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera di 30.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il portale tardomedievale - Inventario dei beni culturali Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Il coro - Inventario dei beni culturali Archiviato il 26 febbraio 2014 in Internet Archive.
  3. ^ Anderes, 1980, 38.
  4. ^ L'organo a canne - Informazioni e galleria fotografica, su orgeldokumentationszentrum.ch. URL consultato il 4 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 69.

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