Centipeda (botanica)
Centipeda Lour., 1790 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla infiorescenza a capolino. È l'unico genere della sottotribù Centipedinae Panero, 2005 (sottofamiglia Asteroideae, tribù Athroismeae).
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere (Centipeda) deriva da due parole latine: "centi" ( = cento)[1] e "ped" ( = piede)[2] e significa ”cento piedi” . Tale nome è stato assegnato probabilmente a causa del portamento prostrato e con le foglie aderenti al terreno di alcune specie di questo genere. Questo genere è stato descritto per la prima volta dal missionario gesuita portoghese, paleontologo, medico e botanico João de Loureiro (1717-1791) nella pubblicazione ”Flora Cochinchinensis” del 1790.[3] Il nome della sottotribù (Centipedinae) è stato assegnato dal botanico José L. Panero (1959 - ) nella pubblicazione ”Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 87(1): 3” del 2005.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le piante di questo genere hanno un habitus erbaceo (a volte con portamento prostrato) e con un ciclo biologico annuale o perenne.[5][6][7]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno. Sono sessili con lamine a forma lineare o obovata; sono variamente dentate (raramente i bordi sono interi).
L'infiorescenza è formata da capolini terminali (apparentemente ascellari) sessili o brevemente peduncolati. Sono per lo più solitari o in alcuni casi sono disposti in cime di tipo monocasio. I capolini sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) disposte in modo embricato che fanno da protezione al ricettacolo sul quale sono inseriti due tipi di fiori: i fiori del raggio ligulati e i fiori del disco tubulosi. La forma dei capolini è discoide o radiata. L'involucro (il contenitore dei fiori) è piccolo e la forma va da campanulata a emisferica; le squame sono disposte su 1 – 2 serie e sono quasi tutte uguali e a consistenza erbacea con margini scariosi. Il ricettacolo (che fa da base ai fiori) ha una superficie concava o convessa ed è privo di pagliette (a protezione della base dei fiori).
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori del raggio sono femminili (e fertili) e sono disposti su alcune serie. I fiori del disco (pochi) sono ermafroditi
- Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- * K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[8]
- Corolla: le corolle dei fiori periferici in genere sono di tipo ligulato, ma in alcuni casi i lobi (in numero di 3) sono ridotti ad una corolla tubolare; i colori delle corolle sono bianco-crema, verde, giallo pallido o purpureo. Le corolle dei fiori del disco sono tetramere (a quattro lobi) a forma campanulata; sono colorate come quelle dei fiori periferici; la superficie è glabra percorsa da pochi peli ghiandolari tricomi.
- Androceo: l'androceo è formato da 4 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[9] Le antere sono ialine e codate (non sono calcarate); le appendici delle antere, se presenti sono a forma ovata.
- Gineceo: il gineceo è formato da un ovario infero uniloculare composto da 2 carpelli.[9] Lo stilo è diviso in due stigmi con superfici stigmatiche divise e marginali; gli apici sono papillosi.[10]
I frutti sono degli acheni senza pappo. L'achenio ha una forma da clavata a sub-affusolata, con alcune coste longitudinali (3 – 4); la superficie è glabrescente; all'apice superiore sono presenti diversi tricomi disposti a forma di piccola corona.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'habitat tipico delle piante di questo genere è quello delle zone sub-tropicali e temperate soprattutto dell'emisfero australe. Le specie di questo gruppo sono distribuire nelle seguenti località: Australia, Nuova Zelanda, Asia (sud-est), Madagascar, Papua Nuova Guinea e America del sud.[5]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questo genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[11] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[12]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Athroismeae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Athroismeae a sua volta è suddivisa in 3 sottotribù (Centipedinae è una di queste).
Il numero cromosomico delle varie specie del genere è 2n = 20.[5]
Il basionimo per questo taxon è: Cotula sect. Centipeda (Lour.) Baill. (pubblicazione: ”Histoire des Plantes. 8 - 1882”).[3]
Flogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sistemazione tassonomica di questo genere nella tribù delle Athroismeae è relativamente recente. In precedenza (1983) era descritto nella tribù delle Anthemideae, sottotribù Cotulinae in quanto simile al genere Cotula. In realtà le specie del genere Centipeda differiscono nelle infiorescenze e soprattutto nelle corolle tubolari dei fiori femminili. Altri botanici in seguito hanno suggerito di posizionarle nelle Astereae o Gnaphalieae. Solamente in seguito ad analisi di tipo filogenetico su dati molecolari (Panero[5]) sono state assegnate alla tribù delle Athroismeae e alla sottotribù delle Centipedinae come unico genere.[6]
Composizione del genere
[modifica | modifica wikitesto]Il genere comprende le seguenti 11 specie:[3][13]
- Centipeda aotearoana N.G.Walsh, 2001
- Centipeda borealis N.G.Walsh, 2001
- Centipeda crateriformis N.G.Walsh, 2001
- Centipeda cunninghamii (DC.) A.Braun & Asch., 1867
- Centipeda elatinoides (Less.) Benth. & Hook.f. ex O.Hoffm., 1890
- Centipeda minima (L.) A.Braun & Asch., 1867
- Centipeda nidiformis N.G.Walsh, 2001
- Centipeda pleiocephala N.G.Walsh, 2001
- Centipeda pyrethraria
- Centipeda racemosa F.Muell., 1882
- Centipeda thespidioides F.Muell., 1874
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[13]
- Cotula sect. Centipeda (Lour.) Baill.
- Centipeda sect. Sphaeromorphaea (DC.) DC. ex C.B.Clarke
- Myriogyne Less., 1831
- Centipeda sect. Myriogyne (Less.) C.B.Clarke
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ David Gledhill 2008, pag. 97.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 293.
- ^ a b c The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 399.
- ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ Funk & Susanna, pag. 681.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 522.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ a b Global Compositae Checklist [collegamento interrotto], su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 29 febbraio 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 171-189. URL consultato il 1º marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
- Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782. URL consultato il 1º marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 399-400, Berlin, Heidelberg, 2007.
- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 21 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Centipeda
- Wikispecies contiene informazioni su Centipeda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Centipeda eFloras Database
- http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=ef3f9108-e876-4e42-9438-ed0fd15599db[collegamento interrotto] Global Compositae Checklist Database
- Centipeda IPNI Database
- Centipedinae IPNI Database
- http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=d1c3d1ee-abec-4a42-be47-2a4c1714c8d9[collegamento interrotto] Global Compositae Checklist Database