Castello di Saint-Malo

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(FR)

«Qui qu'en groigne,
ainsi sera,
car tel est mon plaisir»

(IT)

«Anche se qualcuno si lamenta,
così sarà,
poiché questa è la mia volontà [1][2][3][4][5][6]»

Castello di St-Malo
(Château de St-Malo)
Ubicazione
Stato attualeBandiera della Francia Francia
RegioneBretagna
CittàSaint-Malo
Indirizzoplace Chateaubriand
Coordinate48°39′05.04″N 2°01′22.08″W / 48.6514°N 2.0228°W48.6514; -2.0228
Informazioni generali
Tipofortezza, residenza
Stilemedievale
Costruzione1424-XVIII secolo
Primo proprietarioGiovanni V di Bretagna
Condizione attualeAperto al pubblico
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L'entrata del castello di Saint-Malo, che ospita attualmente la sede del comune di Saint-Malo
Veduta del castello di Saint-Malo
Veduta del castello di Saint-Malo con, sullo sfondo, il Fort National
Castello di Saint-Malo: la torre "Quic-en-Groigne" e la "tour Générale"
Castello di Saint-Malo: la torre Quic-en-Groigne
Immagine in notturna del castello di Saint-Malo

Il castello di Saint-Malo (in francese: château de Saint-Malo) è un castello fortificato della città francese di Saint-Malo, in Bretagna (Francia nord-occidentale), eretto nella prima metà del XV secolo per volere di Giovanni V (1389 - 1442), duca di Bretagna, ed ampliato in seguito da Francesco II di Bretagna (1435 - 1488) e da Anna di Bretagna (1477 - 1514) e alla fine del XVII secolo dall'ingegnere militare Sébastien Vauban (1633 - 1707).[1][3][4][5][7]

L'edificio ospita la sede del municipio di Saint-Malo e (dal 1929) un museo sulla storia cittadina, suddiviso in due sezioni, il Musée d'Histoire de Saint-Malo e il Musée du Pays Malouin[1][4][7].

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il castello si trova in Place Chateaubriand, vicino al porto di Saint-Malo e all'interno delle mura cittadine, nella parte nord-occidentale della città, a sud del Fort National.[8]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Grande Mastio[modifica | modifica wikitesto]

Il mastio risale al 1424 e la sua costruzione fu commissionata da Giovanni V di Bretagna all'architetto Jehan Prévin.[3][9]
Dal 1927, ospita il Musée d'Histoire de St-Malo.[3][5]

Musée d'Histoire de Saint-Malo[modifica | modifica wikitesto]

Il museo è dedicato alla storia della città, in particolare alle sue tradizioni marinare (illustrate attraverso modellini, mappe, ecc.) e ai suoi cittadini più illustri (Chateaubriand, Jacques Cartier, ecc.).[1]

Tour Générale[modifica | modifica wikitesto]

La Tour Générale, situata vicino al mastio, fu fatta costruire da Francesco II di Bretagna nel 1475 (o 1495).[3][9]
È alta 21 metri[5] e ospita il Musée du Pays Malouin.[1]

Musée du Pays Malouin[modifica | modifica wikitesto]

Il museo verte sulle tradizioni popolari e la storia economica di Saint-Malo, attraverso l'esposizione di oggetti di vita quotidiana (come le coiffes, i celebri copricapi femminili bretoni, ecc.).[1]

Torre "Quic-en-Groigne"[modifica | modifica wikitesto]

La torre "Quic-en-Groigne", situata nell'ala sinistra del castello[2], fu costruita tra il 1498 e il 1501 per volere di Anna di Bretagna.[1][3][6] Prende il nome dalla frase "Qui qu'en groigne, ainsi sera, car tel est mon plaisir" ("Anche se qualcuno si lamenta, sarà così, poiché questa è la mia volontà"), fattavi incidere da Anna di Bretagna in segno di sfida e di monito verso i cittadini che si ribellavano.[1][2][3][4][6]

Costruita in ardesia[6], è alta 20 metri e misura 22 metri di diametro.[5]

Tour des Dames[modifica | modifica wikitesto]

La "Tour des Dames", alta 14 metri[5], deve il proprio nome al fatto che le donne vi avevano libero accesso.[5]

Tour des Moulins[modifica | modifica wikitesto]

La "Tour des Moulins" deve il proprio nome al fatto che al suo interno fu costruito un mulino.[5]

Tour Carrée[modifica | modifica wikitesto]

Piccolo mastio[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo mastio risale al 1393[4], ovvero prima della costruzione del castello attuale, voluta da Giovanni V di Bretagna.

Cappella[modifica | modifica wikitesto]

Nella cappella del castello, si trova un dipinto classificato come "monumento storico", La déploration du Christ di Jean-Baptiste Santerre, risalente al 1704.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h A.A.V.V., Bretagna, Dorling Kindersley, London, 2003 - Mondadori, Milano, 2004, p. 82
  2. ^ a b c A.A.V.V., Francia Nord, Touring Club Italiano, Milano, 2003
  3. ^ a b c d e f g h Ville de St-Malo - Site officiel: Patrimoine > Intra-Muros Archiviato il 1º dicembre 2010 in Internet Archive.
  4. ^ a b c d e Tourisme à Saint-Malo: Patrimoine Archiviato il 24 novembre 2010 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d e f g h Carphaz.com: Le Château Ducal de Saint-Malo, su carphaz.com. URL consultato il 29 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010).
  6. ^ a b c d Topic Topos: Tour Quic-en-Groigne Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  7. ^ a b A.A.V.V., "Bretagna", op. cit., p. 78
  8. ^ A.A.V.V., "Bretagna", op. cit., p. 81 e 82
  9. ^ a b Juste à temps: Histoire > St-Malo

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]