Petrosedum montanum

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Borracina montana
Petrosedum montanum
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
OrdineSaxifragales
FamigliaCrassulaceae
SottofamigliaSempervivoideae
TribùSemperviveae
GenerePetrosedum
SpecieP. montanum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRosales
FamigliaCrassulaceae
GenerePetrosedum
SpecieP. montanum
Nomenclatura binomiale
Petrosedum montanum
(Songeon & E.P.Perrier) Grulich, 1984
Sinonimi

Sedum montanum
Songeon & E.P.Perrier, 1864

La borracina montana (Petrosedum montanum (Songeon & E.P.Perrier) Grulich, 1984) è una piccola pianta della famiglia delle Crassulacee[1], di aspetto erbaceo, strisciante, perenne e sempreverde.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico (“montanum”) indica la zona privilegiata di sopravvivenza della specie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La forma biologica è camefita succulenta (Ch succ) : sono piante che frequentano ambienti piuttosto aridi, con gemme perennanti radenti il suolo (disposte ad una altezza non maggiore di 20 cm) e con organi (fusti, foglie e fiori) adatti a conservare l'acqua.

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono sottili prodotte da stoloni.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

Il fusto in genere è legnoso, strisciante e contorto; la specie ha inoltre la particolarità di presentare due tipi di fusti :

  • fusto sterile : di dimensioni più piccole, strisciante e più densamente foglioso;
  • fusto dell'infiorescenza : più alto, con disposizione più distanziata delle foglie; diritto nella fase immatura e patente durante l'infiorescenza.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono lesiniformi (cilindriche di forma arcuata), acute, mucronate (all'apice è presente una piccola punta molto acuta e rigida). Anche le foglie si distinguono in due tipi :

  • foglie dei rami sterili : sono glauche e più piccole (6 – 12 mm di lunghezza);
  • foglie dei rami con infiorescenza : raggiungono i 15 – 22 mm di lunghezza (larghezza massima 3 mm); sono lievemente arrossate.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza con fusti eretti

L'infiorescenza è del tipo corimbosa, ampia con molto fiori.

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

I fiori sono dialipetali, attinomorfi, ermafroditi, pentameri e peduncolati.

  • Calice: i sepali sono ghiandolosi e lunghi 3 – 7 mm, del tipo gamosepalo saldati alla base; mentre la parte superiore del sepalo ha la forma di una lacinia triangolare, staccata dalla corolla soprastante (lunghezza della parte libera : 1,5 – 3 mm).
  • Corolla: i petali sono 5 e di colore giallo. Alla fioritura sono patenti.
  • Androceo: i filamenti degli stami sono lisci e di colore giallo come i petali: pure gialle sono le antere.
  • Fioritura : da maggio a luglio

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto consiste in follicoli, fusiformi eretti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il geoelemento della nostra pianta è : mediterraneo – montano. Specie con areale centrato sulle coste mediterranee, ma limitatamente alle zone montane. In Italia si trova unicamente sulle Alpi e zone limitrofe, sui muri, rupi (calcaree) e terreni incolti sassosi (pietraie). Altitudine : 0 – 1500 m s.l.m..

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Petrosedum montanum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5/5/2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 683.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 498, ISBN 88-506-2449-2.

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