Biblioteca universitaria di Pisa

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Biblioteca universitaria di Pisa
Il cortile interno del Palazzo della Sapienza
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Città Pisa
IndirizzoVia Curtatone e Montanara, 15
Caratteristiche
TipoBiblioteca pubblica statale di livello non dirigenziale
ISILIT-PI0112
Numero opere1.389 manoscritti; 161 incunaboli; 702 Cinquecentine; 600.000 volumi; 4.357 periodici di cui 1.030 correnti
Apertura1742
Sito web
Coordinate: 43°43′02.42″N 10°23′59.14″E / 43.71734°N 10.399762°E43.71734; 10.399762

La Biblioteca Universitaria di Pisa è una biblioteca pubblica statale di Pisa. La biblioteca è stata inoltre individuata come istituto designato alla gestione del deposito legale per la provincia di Pisa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca fu aperta al pubblico nel 1742; inizialmente ebbe sede nei locali situati sotto la Specola astronomica, dal 1823 prese invece sede nel Palazzo della Sapienza che ancora occupa in parte, insieme alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa.

Il nucleo originario, costituito dal lascito del costituito dalla biblioteca privata di Giuseppe Averani fu in seguito accresciuto con lasciti e doni di privati e con i fondi provenienti dalle biblioteche delle Corporazioni religiose soppresse.

Successivamente (1757) venne l'acquisto di circa seimila volumi appartenuti ad Anton Francesco Gori, in particolare di ambito archeologico e antiquario, e nel 1771 per volere del Granduca Pietro Leopoldo acquisì numerose opere della Biblioteca Palatina Mediceo Lotaringia, che in quell'anno confluiva nella Biblioteca magliabechiana; poi ancora di Luigi Guido Grandi del Monastero dei Camaldolesi di San Michele in Borgo e il fondo dell'Orto Botanico.

Nell'Ottocento vennero acquisiti tra i vari i manoscritti dell'egittologo Ippolito Rosellini (che fu anche direttore della biblioteca dal 1835 al 1843), il fondo Angelo Fabroni, e quello Michele Ferrucci (che fu lungamente direttore della biblioteca, dal 1848 al 1881), e più recentemente le biblioteche scientifiche di Filippo Corridi e Sebastiano Timpanaro e la raccolta storico-letteraria del Prof. Alessandro D'Ancona.[1]

Nel 2012, a causa di segni di cedimento strutturale dovuti presumibilmente a scosse sismiche, la biblioteca venne chiusa al pubblico;[2] parte del patrimonio è fruibile in sedi distaccate. Il 24 agosto 2015 i magazzini al palazzo della Sapienza si sono allagati a seguito di un temporale, con danni a libri antichi[3].

Nel giugno 2016, una perdita d'acqua ha danneggiato alcune centinaia di volumi, alcuni dei quali antichi.[4] Successivamente, nel novembre di quell'anno è cominciato il trasferimento di parte delle collezioni in depositi messi a disposizione dall'Archivio di Stato di Lucca.[5]

Il 24 gennaio 2020 si è conclusa con vincitori la gara d'appalto per i lavori di restauro alla sede storica[6], che sono cominciati intorno al febbraio dell'anno successivo,[7] ma poco dopo si sono «interrotti a causa della burocrazia e delle difficoltà con l’approvvigionamento dei materiali, causate dal Covid». Inoltre, i lavori di restauro non interesseranno il secondo piano della biblioteca, per cui manca ancora il progetto.[8]. I lavori sono ripresi nel 2022, e si conta di poter disporre nuovamente della sede alla Sapienza per la fine del '23[9].

Patrimonio[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca conserva quasi 1.400 manoscritti, tra i quali il Liber Maiolichinus de gestis pisani populi, che narra la conquista pisana delle Baleari nel secolo XII, e sette manoscritti provenienti dall'Orto Botanico contenenti tavole acquerellate con disegni di fiori, piante, animali e prospetti di giardini; possiede inoltre 162 incunaboli e oltre 7.000 cinquecentine. I volumi monografici e opuscoli sono 600.000; 6.500 le testate di periodici.[10]

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

La cronologia dei direttori è riportata in Direttori della Biblioteca universitaria di Pisa : dall'apertura al pubblico (1742) ad oggi, su AIB-Web.

  1. Giovanni Gualberto De Soria: dal 1742 al 1767
  2. Giovanni Del Turco: dal 1768 al 1780
  3. Cesare Malanima: dal 1780 al 1819
  4. Giuseppe Piazzini: dal 1820 al 1832
  5. Giuseppe Branchi: dal 1832 al 1835
  6. Ippolito Rosellini: dal 1835 al 1843
  7. Gaetano Savi: nel 1843
  8. Francesco Bonaini: dal 1843 al 1848
  9. Michele Ferrucci: dal 1848 al 1881
  10. Ferdinando Ranalli: dal 1881 al 1883
  11. Emilio Teza: dal 1884 al 1885
  12. Felice Tribolati: dal 1885 al 1898
  13. Ugo Morini: dal 1898 al 1911
  14. Guido Manacorda: dal 1911 al 1913
  15. Adolfo Avetta: dal 1913 al 1915
  16. Gaetano Burgada: dal 1918 al 1921
  17. Ulisse Ortensi: dal 1921 al 1935
  18. Cesarina Pacchi: dal 1935 al 1956
  19. Elena Amico Moneti: dal 1956 al 1969
  20. Maria Jole Minicucci: dal 1970 al 1973
  21. Lilia Paradisi D'Elia: dal 1973 al 1991
  22. Francesco Prinzi: dal 1991 al 1994
  23. Emilio Michelucci reggente: dal 1994 al 1997
  24. Marco Paoli: dal 1997 al 2002
  25. Alessandra Pesante: dal 2002 al 2012
  26. Angela Marseglia: dal 2012 al 2018
  27. Daniele Cianchi: dal 29 marzo 2018[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biblioteca Universitaria - Pisa, su Internet culturale.
  2. ^ Gianluca Campanella, Fondo danneggiato in Sapienza, in Il Tirreno, 26 maggio 2012. URL consultato il 15 agosto 2016.
  3. ^ Mario Neri, Fondo danneggiato in Sapienza, in Il Tirreno, 11 settembre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  4. ^ Antonia Casini, Fondo danneggiato in Sapienza, in La Nazione, Pisa, 25 maggio 2016. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2016). Comunicato stampa della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, su Biblioteca Universitaria di Pisa.
  5. ^ Biblioteca Universitaria: libri a Lucca per velocizzare i lavori alla Sapienza, in Pisa Today, 14 novembre 2016. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato il 27 novembre 2016).
  6. ^ Lotto 1 - Centrale di Committenza per MIBACT - RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO NORMATIVO DELLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI PISA, su invitalia.it, 24 gennaio 2020. URL consultato il 5 febbraio 2020 (archiviato il 5 febbraio 2020).
  7. ^ Riccardo Del Lungo, Biblioteca Universitaria: "In partenza i primi lavori", ma c'è il problema dei libri, in Pisa Today, 3 febbraio 2021. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato il 3 febbraio 2021).
  8. ^ Eleonora Mancini, "La Biblioteca lasciata da sola", in La Nazione, Pisa, 21 settembre 2021. URL consultato il 26 settembre 2021.
  9. ^ Eleonora Mancini, "Entro il 2023 ritorneremo in Sapienza La Bup? Sempre aperti, ma quanta fatica", in La Nazione, Pisa, 14 luglio 2022. URL consultato il 15 luglio 2022.
  10. ^ Patrimonio bibliografico, su Biblioteca Universitaria di Pisa. URL consultato il 15 agosto 2016.
  11. ^ Daniele Cianchi, Curriculum vitae (PDF), su Biblioteca universitaria di Pisa, 9 aprile 2019. URL consultato il 10 luglio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN120689941 · ISNI (EN0000 0001 2358 8933 · LCCN (ENn84091967 · J9U (ENHE987007298051505171 · WorldCat Identities (ENviaf-120689941